L'appello pei a tutte le forze politiche: governiamo insieme di Adalberto Minucci

L'appello pei a tutte le forze politiche: governiamo insieme Si apre questa sera il congresso regionale L'appello pei a tutte le forze politiche: governiamo insieme Certa la conferma di Adalberto Minucci alla segreteria - E' la prima volta che le cariche vengono distribuite con votazione dalla base Oltre mille delegati, In rappresentanza di più di centomila iscritti delle otto federazioni piemontesi (Torino, Cuneo, Asti, Alessandria, Novara, Verbania, Vercelli e Biella) si riuniranno questa sera, ore 20,30, al teatro Nuovo per la relazione politica di Adalberto Minucci che aprirà il primo congresso regionale del pel. I lavori proseguiranno sino a domenica mattina, quando avverrà l'elezione del nuovo comitato. La riconferma di Minucci alla segreteria regionale è quasi certa. Anche se, da tempo, negli ambienti politici cittadini si parla di un possibile trasferimento ad incarichi romani. Minucci commenta: «Sono voci da salotto. Per il momento non c'è nulla di vero. L'unica realtà è il mio desiderio di rimanere a Torino». Con la partenza per Roma di Ariemma, però, molti considerano imminente anche 11 suo ((abbandono» deUa capitale subalpina. C'è chi fa in Bruno Ferrerò persino il nome del successore. Minucci pone fine alle illazioni con una battuta: «Sarà perché da ormai 23 anni mi occupo della politica torinese: dal 1954 al '60 come redattore de "L'Unità", poi nell'organizzazione del partito». E il congresso? «JVon sarà certamente trionfalistico, ma un momento di riflessione. Il pei per la prima volta elegge in un'assise pubblica i propri organi regionali, proprio per tenere il passo con la realtà che cambia, per ristrutturarsi e dare il via ad una moderna organizzazione territoriale». Lo slogan che campeggerà sulla platea del «Nuovo» è: «Partito di lotta e di governo: unità delle forze democratiche per salvare e rinnovare l'Italia». Un impegno «pesante» che prelude al «salto di qualità» della politica comunista, di un pel teso al governo non solo locale. Minucci conclude: «Dal congresso provinciale di marzo, il quadro politico è ancora cambiato. La spirale di violenza è aumentata. Per questo, se prima ritenevamo necessaria una maggior solidarietà fra tutte le forze democratiche, oggi la reputiamo indispensabile. Anche in Piemonte rilanceremo l'appello sia alla de, sia ai partiti minori, per governare Insieme». A questo discorso sono particolarmente attenti l repubblicani, come hanno testimoniato nel recente congresso regionale di Asti. Meno propensa la de, eh; finora ha preferito la strada dell'opposizione «dura». L'Invito comunista però non vuole «far fretta» a nessuno. Si tratta di una manovra di avvicinamento alla collaborazione che potrebbe avvenire in tempi lunghi. Per questo l'analisi del pel baderà, oltre al problemi generali, soprattutto a quelli concreti: dalla situazione giovanile, al mondo del lavoro, al rilancio dell'agricoltura. Sono i temi presentati Ieri in una conferenza stampa tenuta In via Chiesa della Salute da Gianni Motetta e Bruno Ferrerò, della segreteria regionale, 1 quali hanno spiegato lo svolgimento del congresso che si Inizia questa sera con la relazione di Minucci, prosegue domani mattina con i lavori delle commissioni, quindi nel pomeriggio e sabato tutto il giorno in assemblea plenaria per concludersi domenica a mezzogiorno con l'Intervento di Gerardo Chi aromonte, membro della direzione nazionale. Un'assise Importante: anche se, allo stato attuale delle cose, probabilmente non sarà ancora in grado di Incidere sul quadro politlco piemontese. I rapporti pci-psl dovrebbero comunque uscirne rinsaldati. Proprio per il probabile «rifiuto» della de ad entrare nella maggioranza o, anche solo, ad accettare incarichi di prestigio neUe maggiori assemblee elettive.. La situazione Italiana e piemontese è però critica e, forse, l'appello comunista potrà «far breccia» fra le forze Intermedie. Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Adalberto Minucci, Ariemma, Bruno Ferrerò, Gianni Motetta, Giuseppe Sangiorgio, Minucci