Malumore tra i militari e dimostrazioni della destra

Malumore tra i militari e dimostrazioni della destra Malumore tra i militari e dimostrazioni della destra Madrid: un ministro si è dimesso contro la legalizzazione del pce Madrid, 12 aprile. Fonti governative hanno confermato che il ministro spagnolo della marina militare ammiraglio Gabriel Pita De Vega ha rassegnato le dimissioni per protestare contro la legalizzazione del partito comunista spagnolo. Il ministro dell'aeronautica gen. Carlos Franco Iribar- { negaray è stato invece persuaso da re Juan Carlos a rimanere in carica. La notizia delle dimissioni era stata anticipata dai quotidiano di destra «Alcazar», il quale sosteneva tra l'altro che il riconoscimento ufficiale del pce aveva creato forti reazioni negli ambienti militari. Il consiglio supremo dell'esercito spagnolo è riunito a Madrid da oltre quattro ore per esaminare, con ogni probabilità, i riflessi della legalizzazione del partito comunista sugli ambienti militari. Al consiglio partecipano tutti i generali che esercitano un comando e tutti i capitani generali delle regioni militari spagnole. E' intanto tornato nella capitale, interrompendo una visita di ispezione nelle Canarie, il generale Manuel Gutierrez Mellado. vice primo ministro incaricato dei problemi della difesa. Si è riunita anche la «giunta generale della falange spagnola », presieduta da Raimundo Fernandez Cuesta, « per esaminare la situazione creatasi nel panorama politico con la legalizzazione del partito comunista spagnolo». Una « manifestazione motorizzata » dell'estrema destra è avvenuta nel tardo pomeriggio nel centro di Madrid. Una cinquantina di automobili tutte imbandierate con le insegne nazionali spagnole, con a bordo persone che gridavano « Viva l'esercito » e « Arriba Espana » hanno percorso la « Castellana » fermandosi dinanzi alla sede del ministero dell'Esercito, dove già era riunito il consiglio supremo dell'esercito. Dopo una sosta di qualche minuto, la carovana di automobili ha ripreso la marcia lungo la « gran via». Alcune fonti dell'opposizione affermano intanto che il presidente del partito comunista spagnolo, Dolores Ibarruri, «la pasionaria», si appresta a rientrare in patria dopo quarant'anni di esilio. La Ibarruri — che ha 82 anni — si trova attualmente a Mosca dov'è in attesa del passaporto da parte del governo spagnolo. Secondo fonti comuniste di Madrid, il ritorno della Ibarruri sarebbe que stione di ore e non è escluso che essa possa addirittura presenziare il comitato esecutivo del partito che si riunirà giovedì. «La pasionaria», figura di primo piano nella guerra civile spagnola, si presenterà candidata alle prossime elezioni, nel collegio settentrionale delle Asturias dove nel 1936 fu eletta deputata. Oggi, infine, la polizia ha interrotto una tavola rotonda dei partiti «più a sinistra del pce», tutti in attesa di legalizzazione. La riunione aveva per scopo l'esame dell'attuale posizione di questi partiti e la decisione sull'atteggiamento da adottare in vista di un possibile nuovo ritardo della loro legalizzazione. La tavola rotonda si teneva presso la sede del partito del lavoro. La polizia ha svolto una minuziosa perquisizione dei locali del partito stesso. ( Ansa-Agi-Ap )

Persone citate: Alcazar, Carlos Franco Iribar, Dolores Ibarruri, Gabriel Pita De Vega, Ibarruri, Juan Carlos, Manuel Gutierrez Mellado, Raimundo Fernandez Cuesta

Luoghi citati: Madrid, Mosca