Tra Usa e Urss una "guerra delle aringhe"

Tra Usa e Urss una "guerra delle aringhe"Tra Usa e Urss una "guerra delle aringhe" Washington, 12 aprile. | Il portavoce della Casa Bianca Powell si è premurato j di dichiarare che non si tratta di « un atto di guerra », ma la vicenda dei pescherecci sovietici fermati nell'Atlantico ha chiaramente inserito un nuovo elemento di frizione nei rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica. L'ultimo sviluppo nella vicenda si è avuto ieri quando l'incaricato d'affari sovietico Vladillen Vasev è stato convocato dal vice segretario di Stato Warren Christopher per ascoltare una protesta connessa alla recidiva russa in tema di violazioni delle norme sulla pesca e insieme l'avvertimento che nuovi incidenti potrebbero mettere in crisi i rapporti tra le due potenze. E' la prima volta che da parte americana si collegano le violazioni del limite di pesca al quadro generale dei rapporti tra Mosca e Washington. Mai, fino a ieri, incidenti e controversie su questo argomento erano stati portati sul terreno dei rapporti diplomatici. Christopher, secondo un annuncio ufficiale, ha ribadito al rappresentante di Mosca « la profonda preoccupazione del governo americano... per il ripetersi delle violazioni » e ha sollecitato « misure straordinarie da parte sovietica perché le violazioni cessino in modo che questa situazione non contribuisca a un peggioramento delle relazioni bilaterali ». L'intervento minimìzzatore del portavoce presidenziale si era avuto poco prima del passo del dipartimento di Stato. Invitando a non trascurare la « natura circoscritta » della controversia, Jody Powell aveva sottolineato che il sequestro del peschereccio Taras Shevchenko non era in alcun modo in rapporto con la volontà espressa da Carter di « tener duro » con Mosca dopo il recente « no » alle proposte americane in tema di disarmo nucleare. « Non siamo di fronte a un atto di guerra — aveva detto Powell — ma solo di fronte alla applicazione della legge sulla pesca ». La controversia è sfociata sabato nell'intervento personale del presidente Carter che ha dato il suo benestare al sequestro del battello sovietico. Il peschereccio era stato sorpreso ci largo del New England, entro il limite delle duecento miglia decretato da Washington ed entrato in vigore il I marzo. All'incidente ne è secuito un altro con il fermo di un secondo peschereccio, Z'Antanas Sneckhus, il cui carico di aringhe è stato sequestrato per violazione del limite di carico. Al momento non è possibile dire se nell'incontro odierno fra Carter e l'ambasciatore sovietico Anatoly Dobrynin la questione sarà sollevata. Ufficialmente, si è parlato solo di un abboccamento sullo sta- 10 dei rapporti russo-amerijani, ma non si può escludere che i due incidenti verranno discussi se non altro per chiarire il senso dell'avvertimento del dipartimento di Stato. Già la settimana scorsa, Christopher aveva convocato Vasev facendo presente che pescherecci russi avevano violato in 27 occasioni il limite delle duecento miglia dopo la sua entrata in vigore. Tre volte, secondo Powell, la guardia costiera aveva raccomandato 11 sequestro di altrettanti battelli incontrando il « no » sia del dipartimento di Stato, sia del consigliere presidenziale per la sicurezza nazionale, Brzezinski. Ma dopo il secondo incidente. Carter aveva chiesto al dipartimento di Stato di avvertire l'ambasciata russa che in caso di ulteriori violazioni si sarebbe proceduto al sequestro « se giustificato ». (Agi-Ap)

Persone citate: Anatoly Dobrynin, Brzezinski, Jody Powell, Powell, Taras Shevchenko, Warren Christopher

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti, Unione Sovietica, Urss, Usa, Washington