LA TV di Ugo Buzzolan

LA TV LA TV di Ugo Buzzolan Cinema e televisione rivalità senza tregua Guardando l'altra sera il film Linea rossa 7000 di Howard Hawks, abbiamo riflettuto sul come certa attualità televisiva ammazzi la • ricostruzione » cinematografica. Hawks è un regista americano con un glorioso passato: non sarà un genio, ma è uno di quei mestieranti davanti a cui non c'è che da cavarsi il cappello. Eppure il film dell'altra sera, che prendeva spunto da un mondo prediletto di Hawks, quello dei motori, appariva falso, incredibile, talora persino ridicolo, al limite — nonostante gare e incidenti — noioso. Porche? Ma perché nelle gare automobilistiche la tv è in grado di darci riprese impeccabili, di una suspense assoluta, di una immediatezza che colpisce e avvince gli appassionati: gli obbiettivi sono piazzati nei punti strategici, esplorano anche i retroscena, offrendo lo spettacolo del box in fermento, e i momenti prima della partenza, e, alla fine, incontri e Interviste con i protagonisti. Al paragone, le sequenze di corsa in Linea rossa 7000 erano misera cosa, anche se si vedeva qualche macchina fracassarsi. E l'ambiente delle gare automobilistiche pareva ridotto ad una serie di intrighi amorosi molto convenzionali, con seduzioni, tradimenti, ravvedimenti, riconciliazioni, lacrime ecc. ecc. Quando era uscito, il film si presentava con un'etichetta prettamente documentaristica: ma nel riquadro televisivo, dove l'automobilismo viene documentato in ben altro modo, l'etichetta è apparsa veramente fasulla. Abbiamo parlato di rapporti fra televisione e cinema (in un caso favorevole al mezzo televisivo; parecchi altri casi, invece, ovviamente, registrano una netta superiorità del cinema). Ora all'argomento specifico è stata dedicata ieri alle 12.30 sulla rete 2 la rubrica di Vedo, sento, parlo a cura di Gianni Rondolino, in quanto il film preso in esame è stato il premlatissimo, interessante ma squilibrato ■ Quinto potere > dove, com'è noto, il cinema, servendosi di un regista già della tv, Lumet, sferra alla televisione e ai suoi uomini un furibondo, spietato attacco (in cui, chiaramente, c'è pure l'acrimonia della concorrenza). E' una pellicola che si può discutere per ore: la rubrica ne ha discusso per mezz'ora, ma diremmo succosamente, aiutandosi con alcuni brani significativi. Ecco un dibattito che per il tema avrebbe coinvolto milioni di persone: la tv è davvero un mostro? siamo tutti succubi della tv? la realtà che ci offre il video diventa quotidianamente la « nostra • unica realtà? le nuove generazioni sanno vagliare e reagire? Peccato che la rubrica sia andata in onda tra le 12,30 e le 13, e che in quest'ora possa raccogliere soltanto un pubblico assai limitato. Di « Tg 2 Direttissima > riferiremo domani e diremo se la seconda puntata è riuscita a funzionare meglio dell'arruffata puntata d'esordio.

Persone citate: Gianni Rondolino, Hawks, Howard Hawks, Lumet