Borg è il vero "principe,, di Montecarlo Barazzutti lotta due set poi si arrende

Borg è il vero "principe,, di Montecarlo Barazzutti lotta due set poi si arrende Borg è il vero "principe,, di Montecarlo Barazzutti lotta due set poi si arrende Ocleppo si è aggiudicato il torneo riservato agli "under 21" battendo lo svizzero Gunthardt (Dal nostro inviato speciale) Montecarlo, 11 aprile. Corrado Barazzutti, primo giocatore italiano finalista in un torneo del Wct, oppone a Bjorn Borg maggiori grattacapi di quanti gliene abbia procurati Nastase nell'ultima finale di Wimbledon ma il risultato è sempre lo stesso, un pesante 6-3, 7-5, 6-0. Lo svedesinu si conferma così l'unico antagonista dello statunitense Jimmy Connors al vertice della graduatoria mondiale. I «mostri» del tennis d'oggi sono loro, gli altri anche i più bravi sono tutti di una buona spanna inferiori. Barazzutti sta dando la scalata alle prime piazze di questi comprimari. Aveva iniziato abbastanza bene il circuito del Wct poi una maledetta storta lo aveva bloccato per un paio di mesi. Ora ha ripreso con rabbia e cattiveria. Rispetto alla finale di Coppa Davis in Cile ha acquisito un paio di chili in più di muscoli nel tronco, gli servono per migliorare il servizio che è ancora il suo tallone d'Achille. A Montecarlo è arrivato alla finale eliminando l'ungherese Taroczy. giovane di talento sulla terra rossa, e poi in una drammatica semifinale il cecoslovacco Kodes, che sta vivendo una seconda giovinezza, annullandogli ben cinque match-points. Un servizio del «ceko» ha sollevato polemiche a mai finire. Per Kodes era il punto della vittoria avendo risposto male Corrado. Il giudice ha decretato fuori la palla, l'arbitro di sedia Bertie Bowron mi conferma: « DI due dita ma la palla era fuori, Corrado non ha avuto nessun regalo ». Qualche guaio per il giudice di linea strattonato e malmenato da qualche spettatore. « Sai — mi dice la collega francese Judit Elìan — non erano solo italiani quelli del pubblico ». In effetti nella favolosa cornice del Principato di «Bengodi» erano più gli italiani che non i francesi. Al richiamo della finale di Corrado contro Borg c'erano più di cinquemila spettatori, in una cornice fantastica di un circolo che ricorda il tennis d'elite con i giocatori in campo in bianco con i calzoni lunghi alla maniera degli eroi di Fitzgerald. In tribuna la principessa Grace, tailleur bianco con fascia di chiffon a trattenere i capelli dal vento, il fisico un po' appesantito dall'età come si può notare quando scende in campo a fine match per premiare i protagonisti. Al suo fianco la dolce Carolina. Il suo flirt con Borg, primo cittadino di Monaco per questioni fiscali, è stato solo una vecchia trovata della « presse-du-coeur «. Per Bjorn ora soffre sugli spalti Marianna Simionescu, la giocatrlce romena finalista nel torneo Under 21. Barazzutti perde in campo ma si riscatta per il tifo della B.B. numero uno del tennis mondiale, la moglie Barbara che con i suoi occhi verdi ed il suo charme mette k.o la fidanzata di Borg. Ma Bjorn vince ed incassa trentamila dollari, Corrado perde e deve accontentarsi della metà ed ha giustamente modo di lamentarsi. ' Borg — dice Corrado — non fa parte del circuito del Wct. Anzi è addirittura in causa con I pe trolieri americani che sponsorizzano il circuito. Aveva preso l'impegno di giocare il circuito poi ha rinunciato quando ha ricevuto una offerta da capogiro per giocare II torneo intercittà americano. Ma qui a Montecarlo ha troppi Interessi e cosi si è conquistato uno dei posti in palio per I giocatori provenienti dalle qualificazioni. Se non c'era, avrei potuto vincere il mio primo grande torneo internazionale. Un traguardo che non sono ancora riuscito a centrare ». Poi Corrado spiega la finale: « Dicono che io abbia delle ottime gambe, ma lui si muove che meglio non sì può. D'altra parte in una di quelle gare fra "superstar" dello sport mondiale si è aggiudicato quattro prove battendo persino la medaglia d'oro del 110 ostacoli, il francese Drut, nei 500 siepi. Così può essere sempre puntuale sulla palla limitando al massimo gli errori, lo pertanto ho dovuto sempre conquistare I miei punti, faticando a più non posso anche per le sue rotazioni che ti fanno sempre rimbalzare la palla altissima e difficile da controllare ». Ma Barazzutti aveva trovato la tattica giusta per invischiare il rivale che difettava come Corrado solo nella battuta (pochissime le prime palle di servizio messe a segno). Impediva allo svedese di giocare in forcing continuo, lo chiamava avanti per giocare la volée bassa di rovescio che è un colpo che Borg patisce, cercava di sorprenderlo tirando al massimo il diritto sul rovescio del rivale, come non si stancava di raccomandargli Giordano Maioli. Borg. però, schizzava via nel primo set sino a 5-0 anche se Corrado sembrava lottargli alla pari, poi l'italiano infilava tre giochi consecutivi ma quando era sul punto di agguantare il rivale, un facile smash sbagliato, un successivo doppio fallo propiziavano il break decisivo. Corrado aveva capito di potere lottare con buone chances e nel secondo set insisteva, dopo essere andato sotto per 3-0, infilava due giochi. Arrivavano dai monti sovrastanti nubi oscure con pioggia. Tutti scappavano a ripararsi. Mezz'ora di sosta. Poi la ripresa e la svolta del match. Corrado gioca trenta minuti ad altissimo livello ma lo tradisce la furtuna. Sul 3-3 e servizio di Borg ha due palle per il break ma non le concretizza e lo stesso si ripete sul 5 pari. Spiega Corrado: « Lo ha ammesso anche Borg. Sul 5 pari è stato il momento chiave. Serviva lui ed io sono andato 40-15. Due palle facili mi hanno tradito. Prima uno smash a rete e poi una facilissima volée di rovescio uscita fuori di non più di due dita. Avessi fatto il punto avrei vinto con ogni probabilità il set ed anche il match poteva subire un cambiamento. Invece mi sono innervosito ed il terzo set non ha avuto più storia, era come lottare contro i mulini a vento ». Ora Corrado parte per gli Stati Uniti per giocare gli ultimi due tornei del Wct: « Spero di qualificarmi per la finale di Dallas. Devo però arrivare una volta in semifinale e superare almeno un turno nell'altra. Spero di farcela ma dovrò vincere la concorrenza di giocatori forti come Okker, flosewall e Panatta ». Ma come va Adriano? « E' un po' demoralizzato — spiega Corrado — per i risultati negativi di quest'inizio di stagione. A mio avviso, non gioca male, gli manca solo un po' di condizione atletica : Adriano che pure eliminato è rimasto a Montecarlo sino alla finale, facendo da valida spalla a Lea Pericoli come telecronista alla tv di Montecarlo, non ammette di essere demoralizzato: « Non sono certo soddisfatto, per ora ha girato storta. Ma qui ho continuato ad allenarmi con impegno, giocando molto con Ocleppo. Conto anch'io di qualificarmi per Dallas. Devo pure incominciare a vincere ». E scappa via con la moglie ed il piccolo Niccolò. Con moglie e figlio è il papà più felice del mondo. « Al diavolo il jet-tennis ». Delusi a Pasqua i sostenitori italiani si rifacevano a « pasquetta » con Ocleppo vincitore sul giovane svizzero Gunthardt nella finale ' under 21 » per 6-4, 6-3, un successo firmato per gli italiani in precedenza solo nel 1972 proprio da Corrado Barazzutti. Una delusione per Borg nella finale giovanile femminile con la Simionescu battuta dalla cecoslovacca Marsikova. Rino Cacioppo

Luoghi citati: Cile, Dallas, Monaco, Montecarlo, Stati Uniti