Milan, un passo indietro

Milan, un passo indietro Il Genoa arbitro e la Sampdoria protagonista nella lotta per la salvezza Milan, un passo indietro Sconfitta a Marassi da un gol di Damiani, la squadra rossonera torna in zona pericolo - "Dovremo soffrire fino in fondo", dice l'allenatore Rocco - Una giornata sotto tono del cannoniere rossoblu Pruzzo (Dal nostro Inviato speciale) Genova, 11 aprile. •E' inutile — diceva Rocco dopo la partita di Marassi —: bisognerà soffrire sino in fondo per toglierci dal pasticci. Il Genoa aveva un ragazzo In porta e non possiamo nemmeno sapere se è bravo o no, perché per lui la gara con il Milan è stata quasi una vacanza. I nostri avversari hanno fatto un gol e ci hanno vissuto sopra, noi Invece abbiamo fatto della gran fatica per niente'. La storia dell'uno a zero del Genoa al Milan è tutta nello sconforto del «Paron» che condisce con il suo repertorio di battute, la consapevolezza di dover racimolare qualche punto di brutto di fronte alle dirette concorrenti per raggiungere quella «quota salvezza» che non è lontana ma non è neppure troppo vicina. Il Genoa, scottato dalla disavventura di una settimana fa col Bologna, giocava con grande puntiglio anche se non con altrettanta lucidità e Rocco sperava che la sua squadra, perdendo una certa percentuale della sua sostanza tecnica con la rinuncia allo squalificato Rlvera, acquistasse almeno qualcosa In più in temperamento, in agonismo, in dinamismo, in modo da contrastare validamente l'assalto dei rossoblu di Simonl. Invece con un Bigon dal muscoli vuoti, annaspante e sovente al di fuori dell'azione, con un Capello che gioca ormai ogni volta una partita tutta sua propiziando il sonno a chi osa guardarlo, con un Silva che pare fatto apposta per riabilitare uno stopper avversarlo un po' In crisi — com'era II caso di Matteonl — la squadra di Rocco ha evitato di vestire i panni della • banda del buco», solo perché il Genoa ha segnato subito dopo una decina di minuti ed ha continuato la partita senza il mordente Indispensabile per causare grosse difficoltà ad una difesa non certo trascendentale. Il vecchio Albertosi, sempre bravissimo, ha corso qualche rischio e ha dovuto anche in una occasione trasformarsi in «libero» ed uscire su Damiani fin sulla linea laterale, visto che gli altri dl- Genoa-Milan 1-0 GENOA: Tarocco; Secondini, Ogliari; Onofri, Matteonl, Castronaro; Damiani, Arcoleo, Pruzzo, Ghetti, Basilico. MILAN: Albertosi; Collovati, Maldera; Turane, Bet, Bìasiolo; Lorini, Bigon, Silva, Capello, Celioni, ARBITRO: Gonella. RETE: Damiani al 10'. tensori si erano fatti ingenuamente risucchiare in avanti; ha deviato sulla traversa un maligno spiovente di Arcoleo (30') e, in un'altra circostanza (48'), è stato perdonato da Gonella che ha giudicato con una certa Indulgenza, una strattonata di Collovati a Damiani in piena area ed, infine, al ! '86' è stato graziato da Ghetti che, smarcatisslmo, ha buttato a! vento il pallone del due a zero. I reparti arretrati del Milan, insomma, sia pure s°.nza raggiungere livelli più che discreti — ad eccezione di Albertosi — hanno fatto tutto il possibile limitando il passivo a quell'unico gol quasi trovato da Damiani al 10' del primo tempo. Un calcio d'angolo battuto corto da Basilico, Oscar che alza la palla di testa e ali 'indietro, sorprendendo nettamente Albertosi che era pronto ad intervenire nei pressi del palo opposto, sul tiro dalla bandierina. Un gol che è bastato al Genoa per vincere, visto che il Milan, in chiave offensiva, proprio non esiste. Slmoni, approfittando delle non perfette condizioni fisiche del portiere titolare Girardi, aveva deciso di lanciare Tarocco, finora abbonato alla panchina. Per la verità, data la sicurezza con cui il ventunenne mantovano ha sbrigato i pochi interventi che gli sono toccati, nessuno si è accorto che tra i pali della porta del Genoa ci fosse un esordiente e questo è il miglior elogio che si possa fare a Tarocco. Ma bisogna dire, altrettanto sinceramente, che gli attaccanti rossoneri gli hanno spianato il cammino verso un comodo debutto in serie A, limitando a livello di preoccupante stitichezza i tiri verso la porta genoana. Tarocco si è salvato bene al 56' da un tiro Improvviso da lontano di Biasiolo. respingendo di pugno il pallone allontanato poi da Matteonl; si è sbrigato altrettanto bene pochi minuti dopo ancora su una sortita di Biasiolo. Forse non sarebbe riuscito a rimediare al 58' quando Cai Ioni, azzeccando su punizione dal limite (l'unica palla buona di tutta la partita), ha mandato la sfera ad effetto a rimbalzare sulla parte alta della traversa, prima di finire sul fondo. Ma, aggiungendovi forse una trattenuta in area di Silva da parte di Matteonl, su azione di calcio d'angolo, gli sforzi del Milan per arrivare al pareggio sono condensati tutti qui. Troppo poco per giudicare con ottimismo II futuro della squadra di Rocco. Il Genoa, al contrarlo, ha fatto in pieno il suo dovere, battendosi con ragionato Impegno fino al momento del gol, ma senza dannarsi l'anima una volta raggiunto II vantaggio. Forse il punteggio avrebbe potuto assumere aspetti più concreti, se Pruzzo non si fosse concessa una mezza vacanza in previsione dell'Impegno di mercoledì a Basilea nella nazionale sperimentale. Il capocannoniere si è fatto vivo solo con due colpi di testa (uno a lato, l'altro deviato in angolo da Albertosi) ma per il resto ha sonnecchiato un po', accontentandosi lui, come gli altri, di vivacchiare sul gol di Damiani. Un Genoa non brillante ma sufficientemente positivo, insomma, che ha permesso a Simonl di portare a termine esperimenti e controprove che gli interessavano particolarmente. •I due punti — ha detto Slmoni — ci permettono di arrivare a quota 24 che è già un bel vivere. Ma più che la vittoria, mi interessava collaudare Tarocco ed offrire una possibilità di riscatto a Matteonl e Ghetti I quali, contro II Bologna, avevano deluso. E sotto questo profilo, la partita mi ha pienamente soddisfatto: Gianni Pigliata Damiani, un gol da due punti

Luoghi citati: Basilea, Bologna, Genova