Una Pasqua invernale mari e monti esaurito

Una Pasqua invernale mari e monti esaurito NON Ct CRISI 0 BRUTTO TEMPO CHE FERMI I VILLEGGIANTI Una Pasqua invernale mari e monti esaurito (Dal nostro corrispondente) i Genova, 11 aprile. | (p. I.) Secondo una valutazione, forse enfatizzata, ma tutto sommato abbastanza rispondente alla realtà, circa 400 mila turisti si sono fermati da un minimo di tre giorni ad un massimo di una settimana in Liguria, in occasione della Pasqua. E' stata un'esplosione di presenze non prevista e improvvisa: dalle abituali prenotazioni non si sarebbe potuto tracciare una previsione di massima. Questo fenomeno della «Pasqua in riviera» sembra, sulla base di un primo esame delle presenze effettuato dalle Aziende di soggiorno e dagli enti provinciali del turismo, soprattutto legato alla riscoperta della seconda casa. Questa riscoperta porta con sé, però, alcuni elementi che non sono soltanto positivi, soprattutto per l'avvenire, e cioè per la stagione estiva. Il primo aspetto parte da una considerazione scontata: chi possiede una seconda casa e ha l'abitudine e le possibilità finanziarie di trascorrere fuori città i fine settimana, esaurita la stagione sciistica, s'è nuovamente riversato sulle due riviere. Si è riversato anche chi la «seconda casa» l'aveva da tempo affittata: e qui sorge l'aspetto per così dire più preoccupante. Ci sono stati molti contratti di locazione che non sono stati rinnovati, segno della crisi economica che incalza. I proprietari di villette e mini-appartamenti, a questo punto, non hanno saputo far di meglio che occupare almeno le loro case per il momento. E così accadrà, con buona probabilità, per la prossima estate. Questo fatto appare confermato dalla situazione delle presenze negli alberghi: sia nella zona di Sanremo, sia nel Savonese, sia nel Tigullio, per citare i tre «pool» turistici della Liguria, gli alberghi hanno registrato presenze fino al 70-75 per cento del loro potenziale ricettivo. Una percentuale più che accettabile e certamente superiore alle previsioni della vigilia, ma. da una serie di dati e di sondaggi già effettuati con i turisti attualmente presenti, la situazione appare tutt'altro che rosea per l'avvenire. Non sono in molti quelli disponibili a tornare nella stagione estiva: le presenze attuali negli alberghi di lusso sono infatti limitate a persone anziane, per lo più a pensionati agiati, che in genere non scendono mai al mare nei mesi più caldi. Non è escluso quindi che nei prossimi giorni gli operatori turistici e i pubblici amministratori delle due riviere cerchino di correre ai ripari e tentino oganizzazioni e canalizzazioni del flusso turistico estivo, per evitare una stagione di magra che appesantirebbe lo stato di crisi turistica che la Liguria soffre da qualche anno a questa parte. Per il momento, per questo scorcio di stagione primaverile, si attendono ancora arrivi di villeggianti tedeschi e italiani. Dei francesi non si può far conto su una prospettiva di soggiorni lunghi: ormai è assodato che il loro moto è tipicamente «pendolare» e limitato al weekend. I giorni di Pasqua nelle riviere sono trascorsi abbastanza tranquillamente, nonostante il maltempo abbia infierito sui 400 mila presenti. E' nevicato perfino tra sabato e domenica alla periferia di Genova e su quella di Sanremo, fatto che non si verificava da quasi cinquant'anni in questa stagione. Le operazioni di rientro sono cominciate oggi pomeriggio, mentre usciva, dopo una settimana di cielo nuvoloso e di precipitazioni, il primo, timido sole. A metà pomeriggio, su tutte le direttrici di traffico, sia lungo le autostrade che lungo l'Aurelia, si sono formate lunghe code e qualche piccolo intasamento. I blocchi maggiori si sono avuti soprattutto nei pressi dei caselli posti vicino alle località maggiori. Aosta, 11 aprile. (g. g.) Il freddo, anche se in parte mitigato dal sole riapparso qua e là in quasi tutta la regione, ha caratterizzato anche la giornata del lunedì di Pasqua in Valle d'Aosta, dove, alle moltitudini di turisti giunti nei giorni scorsi, si sono uniti oggi masse di gitanti che non hanno rinunciato, malgrado il clima più invernale che primaverile (a mezzogiorno ad Aosta il termometro segnava 8 gradi) alla tradizionale scampagnata. Per molti è stata una colazione al sacco sui campi di sci: nelle vallate laterali infatti, i prati sono ancora ammantati di neve e ne hanno appro¬ fittato centinaia di sciatori. Le stazioni sciistiche più attrezzate, Cervinia, Courmayeur, Cogne, Champoluc, Gressoney, La Thuile, Pila, affollatissime, hanno registrato un afflusso paragonabile a quello del periodo natalizio e di fine anno: gl'impianti di risalita hanno funzionato a pieno ritmo grazie alle ancor buone condizioni delle piste. I primi, sommari bilanci, ancora privi di cifre ufficiali, sembrano essere più che positivi; quasi ovunque è stato raggiunto il tutto esaurito. A Cervinia e Courmayeur, alberghi e pensioni, appartamenti privati sono stati al completo già dai primi giorni della settimana, grazie soprattutto alle presenze degli stranieri che nella conca del Breuil hanno raggiunto, secondo le stime dell'Azienda di soggiorno, quasi il 90 per cento della ricettività. Anche le località minori, Champorcher, Torgnon, Chamois, Brusson, Rhèmes, Valsavaranche hanno avuto un discreto afflusso. Il traffico automobilistico si è intensificato oggi sino a toccare, nel tardo pomeriggio e in serata, il culmine per il rientro dei gitanti verso le città. A causa del freddo quasi invernale a Roma non c'è stato il « grande esodo ». La polizia stradale e gli addetti alle autostrade hanno registrato « traffico sostenuto, ma scorrevole ». Nella foto un picnic « fuori porta » nonostante il tempo incerto (Ansa)

Persone citate: Aurelia, Brusson, Chamois, Pila