Rivolta di Silvana Mazzocchi

Rivolta Rivolta (Segue dalla 1" pagina) mano ai componenti del «Nucleo») due giovani lanciano ad un gruppo di giornalisti un tubetto di «Ulcelac» (un medicinale contro l'ulcera) che contiene il testo del messaggio già fatto avere in nottata alla direzione del carcere. Il comunicato avverte che l'evasione tentata non è stata possibile «per la casuale pre-senza nella portineria del carcere di alcune guardie armate che hanno aperto il fuoco sui compagni che stavano per attraversare il cortile interno prospiciente l'uscita, mettendo a repentaglio la vita del brigadiere e degli altri agenti di custodia» e seguita: «Precisiamo di essere bene armati e disposti a tener duro a qualsiasi prezzo fin che tutte le richieste non siano state accettate». «Non possiamo stare in questa situazione per cinque o sei giorni — commenta il procuratore generale Mauceri —; in un modo o nell'altro dovremo pure sbloccarla». Verso le 18 arrivano alcuni reparti della «Celere», «per ogni evenienza», dicono le voci ufficiali. Le trattative proseguono; si ripetono gli interrogativi uguali a quelli che postillano ogni evasione tentata o riuscita. Come sono entrate le armi nel carcere? Come mai le guardie di custodia sono state colte di sorpresa? Il carcere di Perugia non è nuovo alle rivolte; eppure neanche 50 agenti sorvegliano 240 detenuti, tutti condannati a lunghe pene se non all'ergastolo. Ieri, poi, era Pasqua: tra ferie e altre assenze, nel penitenziario era rimasta di guardia neanche una ventina di agenti. Una situazione ormai entrata nella tradizione delle nostre carceri, che certamente i detenuti hanno voluto sfruttare. Silvana Mazzocchi

Persone citate: Mauceri, Rivolta

Luoghi citati: Perugia