Juventus e Torino in slalom parallelo

Juventus e Torino in slalom parallelo Mentre Gigi Riva chiude ufficialmente la sua splendida carriera Juventus e Torino in slalom parallelo Un finale da vivere domenica per domenica - Gli stati d'animo delle squadre e dei giocatori avranno un peso determinante sulla battaglia per lo scudetto - Proprio vietati i 49-50 punti? La partenza non è proprio alla pari (pensiamo anzi che il punto di vantaggio della Juventus peserà più di quanto non si creda] ma stando alle impressioni generali ed alle convinzioni espresse da Trapattoni e Radice — quello che si inizia oggi fra le due squadre torinesi è una specie di slalom parallelo, con la variante che le « porte > da affrontare non saranno proprio le stesse di volta in volta. La formula presa a prestito dallo sci vale soprattutto come immagine, quindi, ma è suggestiva. Juventus e Torino dopo un derby portato a termine alla pari si voltano le spalle: ciascuno per la propria strada, ed alla fine si tireranno le somme. Oggi i bianconeri, giocando in trasferta a Firenze, chiudono il conto (stasera sapremo come) con la media inglese. Nelle restanti sei partite, poi, le due rivali avranno tre turni in casa ed altrettanti in trasferta. La Juventus inizia il lungo sprint con un punto di vantaggio, con una trasferta tradizionalmente ostica ma apparentemente semplificata questa volta dal forzato ringiovanimento della squadra di Mozzone, bersagliata dagli infortuni, e priva anche dello squalificato Antognoni. Ma il campionato è giunto ad un punto in cui più che degli avversari bisogna valutare le situazioni delle due squadre in lotta per lo scudetto, ed in proposito la Juventus sembra nelle migliori condizioni di spirito, galvanizzata da una Coppa Uefa che se affatica indubitabilmente i muscoli degli atleti, ne rinsalda il morale. La partita contro l'AEK ha avuto delle curiose analogie con il derby. Bianconeri per primi in vantaggio e poi raggiunti (sia pure in modo fortunoso, con l'errore di Marchetti a due passi da Zoff che ha favorito Papadopulos), quindi in difficoltà per un certo periodo di fronte alla dura melina degli avversari, come lo erano stati nella sfida cittadina al cospetto del periodo in cui I granata erano riusciti ad assicurarsi il controllo del gioco. Poi, nella ripresa, in ambedue le occasioni i fondisti di Gluan Trapattoni sono usciti alla ribalta. Più sofferto, ma dirompente nel finale anche senza risultati tangibili cambio ~dTmarcTa~ operato nel" der-! by (ma i pali sono pur sempre dei « quasi-gol »], più travolgen te il forcing di Coppa, ed accorri pagnato dalle reti a ripetizione. E' chiaro che dopo due prove del genere, i bianconeri sono ancora più sicuri delle loro possibilità e della loro tenuta alla distanza, tanto necessaria In questo momento della stagione che per loro Impone una doppia fatica. Il Torino affronta lo sprint con un calendario lievemente favorevole, secondo tutti. Slamo Invece dell'opinione che certi discorsi, certe previsioni sul tema, siano francamente impossibili. Si deve procedere solo giornata per giornata, partita per partita. Prendiamo la trasferta odierna della Juventus a Firenze: sarà più temibile alla resa dei conti questa squadra viola che vivrà presumibilmente sulla foga e sulla volontà dei giovani, o quella che avesse in Antognoni l'uomo di maggior spicco, più forte di chi va in campo al suo posto ma forse più individuabile come pericolo? Ogni partita ha il suo mistero ed avrà la sua storia: pensiamo alla fin fine che persino il traguardo dei 49-50 punti non sia negato ad una delle due torinesi. Sarebbe una cosa « mostruosa > dicono gli stessi interessati, ma tutto il campionato è stato - mostruoso » nel senso che non si ripeterà mai più il fenomeno di due squadre che se ne vanno a braccetto, e delle altre che si ritrovano quando i buoi sono fuggiti dalla stalla (o non si ritrovano affatto). A vantaggio del Torino, più del calendario, può pesare il fatto di avere una « rosa » di titolari più ampia. Ed in proposito, la stagione è stata miracolosa per entrambe le squadre torinesi. Per la Juventus che non avendo un parco giocatori molto largo ha potuto procedere (merito precipuo della preparazione, ma non si può escludere un po' di buona sorte per l'aver evitato quegli incidenti traun atici che sono al di fuori della salute muscolare) con gli stessi uomini o quasi dall'Inizio dell'anno. E miracoloso il Torino, in quanto se ora l'attenzione generale è giustamente appuntata sulle sette gare che restano, non va dimenticato il tormentato inizio di stagione, con gli infortuni a Pecci e Claudio Sala. Ma anche questi sono discorsi sul plano della dialettica, più che mai da oggi contano i punti, solo quelli. Sul piano psicologico, si può solo aggiungere ancora che il Torino, convinto a ragione di aver disputato un grosso campionato (ricordando proprio certe disavventure toccate agli elementi più rappresentantlvl), è sbalordito dal fatto di trovarsi davanti di un punto una Juventus che aveva iniziato la stagione rinnovata profondamente negli uomini e negli schemi. La situazione dovrebbe dare ai granata una rabbia particolare, pari almeno alla sicurezza degli avversari. Il campionato entra nella fase più delicata, più drammatica, con tutto questo corollario di stati d'animo attorno al protagonisti della battaglia. Si deve solo sperare che l'assegnazione di uno scudetto cosi in bilico non diventi alla fine una roulette, che il verdetto premi i meriti come sinora ha premiato in campionato Juventus e Torino. Bruno Perucca

Luoghi citati: Firenze, Torino