Una famiglia di quattro persone sterminata da una fuga di gas

Una famiglia di quattro persone sterminata da una fuga di gas In una villetta a Casorezzo presso Legnano Una famiglia di quattro persone sterminata da una fuga di gas (Nostro servizio particolare) Legnano, 9 aprile. Quattro persone della stessa famiglia sono morte asfissiate dalle esalazioni dello scaldabagno a gas. Sono Lorenzo Gornati, di 43 anni, guardiano alle dipendenze del comune di Milano, la moglie Giuseppina Artusi di 41 anni e i due figli Giancarlo di 14 anni e Daniela, di otto. La famiglia Gornati, abitava in una villettina di Casorezzo, in via Silvio Pellico: una palazzina di due piani che i coniugi (Giuseppina Artusi lavorava come tessitrice in una fabbrica della zona) si erano costruita con i proventi del loro lavoro. L'allarme è stato dato da un cognato del Gornati, Francesco Bianchi, di 50 anni, anche lui residente a Casorezzo. Stamani verso le 9,30 l'uomo è andato alla villetta di via Silvio Pellico per accompagnare suo figlio che doveva incontrarsi con Lorenzo Gornati. Ha bussato e suonato, ma nessuno ha risposto. Dall'esterno ha sentito il rumore dello scroscio dell'acqua nel bagno, ma non si è insospettito, in quanto ha pensato che la famiglia al completo fosse andata a fare una gita al ma-re, lasciando l'acqua aperta. Infatti durante la notte c'era stato un violentissimo temporale che aveva causato nella zona l'interruzione dell'erogazione sia dell'energia elettrica sia dell'acqua. Per questo il Bianchi ha pensato che i Gornati se ne fossero andati sen- za ricordarsi di controllare se avevano chiuso i rubinetti. Il Bianchi, dall'esterno del, la villetta, ha allora chiuso i er sicurezZa il rubinetto dei1 l'acqua, quello del gas ed ha interrotto l'elettricità. Poi se ne è andato, ma è tornato verso mezzogiorno in quanto, ripensandoci, gli era sembrato strano che i Gornati fossero partiti senza avvertire nessuno. E' corso a guardare nel garage della palazzina ed ha I I a o e a a a a o i a constatato che l'auto dei Gornati era al suo posto. Allora ha immediatamente avvertito il fratello del capofamiglia, Ferdinando Gornati, di 36 anni. Insieme hanno forzato una finestra del piano terra ed hanno riferito di aver sentito odore di gas. Giunti nella camera da letto matrimoniale, hanno scoperto la disgrazia: i quattro cadaveri giacevano tre sul pavimento, in diverse posizioni, ed uno, quello del bambino, sul letto matrimoniale. I due fratelli dormivano in altrettante camerette, separate da quella dei genitori ma i carabinieri hanno trovato i loro letti intatti. Evidentemente ieri sera si erano spaventati per il temporale, ed erano andati a dormire insieme ai genitori. I carabinieri ritengono che i quattro si siano accorti, prima di morire, del pericolo. I cadaveri dei coniugi infatti sono stati trovati vicino alla porta della stanza. Evidentemente, hanno cercato disperatamente di raggiungere l'uscita, ma sono mancate loro le forze, hanno perso i sensi e sono crollati a terra. I militi ritengono che la disgrazia sia stata provocata dallo scaldabagno che era rimasto aperto. E' uno scaldabagno a gas del tipo « a pronto riscaldamento ». Ieri sera, quando è scoppiato il temporale, la doccia era aperta e l'apparecchio in funzione. Quando luce ed acqua sono mancati, i Gornati si sono dimenticati di chiuderlo. Lo scaldabagno è rimasto aperto per tutta la notte, fino a che stamani non sono stati chiusi i rubinetti del gas e dell'acqua. Si sono così sprigionati gas venefìci che hanno invaso il piano superiore della villetta e la stanza da letto causando la morte di padre, madre e dei due figli. g. m. Legnano. Daniela e Giancarlo Gornati (Foto De Bellis)

Luoghi citati: Casorezzo, Legnano, Milano