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Sono previsti 50 miliardi Roma: folle viene salvato dal suicidio per la bonifica di Seveso mentre detta memorie al magnetofono Sono previsti 50 miliardiper la bonifica di Seveso Milano, 8 aprile. Cinquanta miliardi di spesa globale sono stati previsti per la bonifica del territorio di Seveso inquinato dalla diossina uscita dalla Icmesa di Meda il 10 luglio dello scorso anno. Lo ha annunciato stamattina l'assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Vittorio Rivolta, nel corso della consueta conferenza stampa settimanale tenuta regolarmente dalle autorità per fare il punto sulla situazione dell'inquinamento in Bassa Brianza. Diciassette miliardi sono destinati al programma di bonifica del territorio, dieci per l'attività assistenziale nei confronti della popolazione colpita e privata delle proprie case e del lavoro, poco più di 8 miliardi sono destinati alla edificazione di opere di interese pubblico, mentre gli ultimi 15 miliardi verrano utilizzati per il programma sanitario. Nelle previsioni di spesa, secondo quanto annunciato da Rivolta, verranno definiti anche i particolari di intervento. Dopo le dichiarazioni dell'assessore, la parola è passata ai giornalisti presenti. Rispondendo alle domande rivoltegli, l'assessore alla Sanità ha parlato delle manifestazioni di dissenso registrate negli ultimi tempi nella zona. A protestare sono gli abitanti della zona «B», che mal sopportano di vedere depositato a poche decine di metri da ca¬ sa loro il terreno decorticato nei punti in cui l'inquinamento è maggiore. Secondo Vittorio Rivolta, la reazione dei cittadini è strettamente legata al problema dell'inceneritore, malvisto da molte persone che vedono in esso un pericolo di aggravamento della situazione. «Tale atteggiamento — ha di chiarato l'assessore — non ha nessuna fondatezza e ragionevolezza». Rivolta ha poi parlato dei casi di cloracne che attualmente ammontano a 545, compresi due adulti, su un totale di 29 mila persone esaminate. Questi fenomeni, secon do l'assessore alla sanità, non devono preoccupare oltre misura in quanto la malattia non si diffonde per contagio (Ansa)