Ancora scontri nel Libano presso i confini israeliani
Ancora scontri nel Libano presso i confini israeliani Ancora scontri nel Libano presso i confini israeliani Beirut, 8 aprile. Si sono ancora intensificati oggi gli scontri nel Sud del Libano dove la Siria, rischiando un confronto diretto con Israele, è tornata ad appoggiare i guerriglieri palestinesi nella loro lotta contro i villaggi cristiani. Un portavoce delle forze cristiane ha per la prima volta ammesso la pei dita di Taybeh: il villaggio, in cima a un colle, è di alta importanza strategica e l'alleanza islamo-palestinese ne aveva annunciata la conquista domenica scorsa. Taybeh è prossima al confine israeliano. Lo stesso portavoce ha ammesso la perdita di un altro villaggio, Khyam, ma ha aggiunto che non esisteva possibilità alcuna per i fedayn e per i loro alleati di avvici¬ narsi oltre alla piazzaforte cristiana di Marjayoun, e ha detto che oggi nel Sud la situazione stava nuovamente migliorando per la sua parte. Dal canto loro i palestinesi hanno riferito di nuovi cannoneggiamenti, sia intorno a Taybeh, sia presso Marjayoun. Il portavoce dei falangisti ha detto che il comandante delle forze cristiane al Sud, il maggiore Saad Haddad, era tornato dall'ospedale, dove era stato curato delle ferite riportate in battaglia nei giorni scorsi. I fedayn sono andati all'assalto della massima piazzaforte falangista al grido: « Marjayoun cadrà oggi ». L'artiglieria siriana li ha coperti. « Al Saika », la corrente siriana dell'Olp (che durante la guerra civile si era schierata contro i fedayn) ha preso a inviare rapidamente nel Sud unità pesantemente armate. Un alto funzionario dell'Olp ha commentato: « Saika non muove un dito se Damasco non le dice di farlo ». I massimi esponenti del governo siriano hanno recentemente visitato Mosca e la nuova svolta del governo di Damasco fa seguito al rafforzamento dei contatti con il Cremlino. Oggi un portavoce di Al Saika ha dichiarato: « Le forze sioniste e i loro strumenti della destra libanese hanno cominciato i feroci attacchi contro le nostre basi rivoluzionarie e contro i villaggi libanesi per approfittare del vuoto militare, e trasformare il Sud in una zona-cuscinetto». (Ansa-Upi)
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