Ventisei scolari di dieci anni difendono un operaio

Ventisei scolari di dieci anni difendono un operaio Alla "Pianelli e Traversa Morte sul lavoro Tre incriminati Un operaio ebbe la testa schiacciata - Rinviati a giudizio i capi squadra, reparto e officina Pierino Mossino, 45 anni, abitante a Rivoli in via Aosta 17, capo officina dello stabilimento nPlanelli e Traversa» di Cascine Vica, è stato rinviato a giudizio per aver provocato la morte di un operaio. Sono imputati con lui un I caporeparto, Michele Capello. 51 1 anni, via Caluso 22, Rivoli, e un caposquadra, Donato D'Eliclo di , 30 anni, via Manzoni 10, Rivoli. L'Infortunio avvenne il 22 marzo dell'anno scorso. L'operalo Leonardo Menegatti era impegnato con altri coleghi alla rifinitura di un sollevatore «Staker» la cui consegna a! cliente era prevista per il mese successivo. Mentre si trovava con il capo e 11 busto infilati tra due pareti mobili per ese| gulre alcuni controlli, una di queste venne messa in movimento e il Menegatti restò schiacciato. La morte fu istantanea. Sul posto intervennero i carabinieri e l'Ispettorato del lavoro che rilevarono come contemporaneamente alle operazioni di rifinitura eseguite dal Menegatti, altri operai stavano lavorando per la messa a punto della macchina. Uno di loro inavvertitamente mise in moto la parte mobile provocando la tragica fine del collega. Secondo 11 giudice Istruttore Giordana, l'errore potè avvenire In quanto nessuno si era curato di dare disposizioni precise e rigorose perché venisse sospesa ogni altra attività fino a quando 11 Menegatti non avesse terminato il suo compito. Responsabili sarebbero appunto il capo squadra, il capo reparto e il capo officina i quali non si attennero alle regole elementari di prudenza e non le fecero osservare ai loro dipendenti. * Processo e condanna per porto abusivo di una pistola di grosso calibro e falso. Imputati, Giovanni Aliotta, arrestato casualmente alcuni giorni fa dalla polizia davanti ad un bar-bisca di Barriera Milano. « Che ci fai con la pistola? » gli hanno chiesto, e lui di rimando: « Cerco gli assassini di mio fratello per vendicarlo ». Infatti, il fratello di Giovanni, Vitale Arlotta, è stato ammazzato da due killer In un bar di via Allioni alla fine di gennaio. Un omicidio misterioso, con gli assassini ancora liberi, il cui movente va ricercato nella turbolenta esistenza della vittima. Il tribunale (quarta sezione, pres. Capirossl) ha condannato l'Arlotta a 2 anni e 9 mesi di reclusione. Difesa, aw. Maggi.

Luoghi citati: Rivoli