Un punto beffa la Girgi

Un punto beffa la Girgi Al Maccabi di Tel Aviv la Coppa Campioni di basket Un punto beffa la Girgi La squadra varesina sconfitta a Belgrado per 78-77 - Incredibile prova negativa degli uomini di Gamba (Dal nostro inviato speciale) Belgrado, 7 aprilo. Una Coppa d'Europa con maxisorpresa, più stupefacente di un uovo di Pasqua confezionato da un mago degli scherzi. Nel basket no i sempre conta solo la logica ed infatti stasera a Belgrado non ha vinto la Girgl, lo squadrone favorito e detentore del titolo continentale, ma il Maccabi Tel Aviv, giunto per la prima volta alla finalissima di Coppa dei Campioni e subito incoronato da un successo che renderà orgoglioso stasera pure il generale Moshe Dayan, il più illustre tifoso di questa formazione rinforzata da ben sei americani, ma soprattutto trascinata da una carica di entusiasmo che si trasmette dal pubblico agli atleti. Solo un punto segna la differenza fra le due squadre nel risultato finale: 78-77, al termine di una partita piena di emozioni ma anche di errori, con una Girgi irriconoscibile, trovatasi sempre in svantaggio, costretta incredibilmente a fare corsa in salita, perdendo cos) le sue migliori caratteristiche e risultando sempre impacciata all'attacco, come testimonia II gran numero di errori, di palloni gettati via. Nel sentire il risultato alla radio, nel seguire I minuti finali sui teleschermi, laggiù, in Israele, saranno scattati questa sera tutti I campanelli d'allarme della gioia collettiva, cos) come si è scatenata qui l'esultanza degli oltre duemila israeliani presenti a questo appuntamento pieno di significati extra-sportivi per la gente di Israele. I sostenitori del Maccabi, arrivati da tutta Europa, hanno fatto cornice con colore e calore massimi, accompagnando la squadra ad un traguardo inebriante. Tra i protagonisti del grande successo, il cannoniere Boatwright, con 24 punti segnati, mentre nella Girgi solo Morse (22 pun¬ ti) e a tratti Meneghin non sono stati come gli altri la controfigura di se stessi. Alla fine del primo tempo la Girgi era in ritardo di 9 punti, 30-39. Un primo tempo tutto in salita per la squadra campione d'Europa, nervosa subito all'Inizio e poi via via sempre più in difficoltà, contro i sorprendenti israeliani (e soprattutto i loro americani). I quintetti Iniziali delle due formazioni vedevano, da una parte, lellini - Ossola - Morse - Meneghin - Melster, dall'altra Aroesti - Perry - Berkovitz Silver - Bostwright. Subito si intuiva la serata dif¬ ficile per la Girgi, perché il Maccabi, incitato da circa duemila tifosi addirittura bollenti, metteva a segno i primi due tiri con Silver e Bostwright, presentando nel frattempo una difesa a uomo inattesa, alquanto efficace, che trovava gli italiani poco lucidi e piuttosto affannati. Il ■ nerone ■ Perry si prendeva cura di Meneghin e intanto risultava azzeccata la marcatura su Morse, che veniva inseguito da Silver. Morse metteva a segno un canestro dopo sei minuti e 20 secondi, mentre gli israeliani trovavano abbastanza facilmente la via del cesto, raggiungendo 7 punti di vantag¬ gio all'8', 14-7. A questo punto l'allenatore Gamba chiedeva una sospensione per rlloccare qualcosa, soprattutto negli schemi d'attacco della squadra, che non riusciva assolutamente ad avere fluidità di gioco, a trovare penetrazione nell'area del Maccabi, dove Perry, con le sue maxi-braccia, conquistava i rimbalzi sui tiri frequentemente sbagliati della Girgi (per esemplo lelll.il un centro su cinque tentativi in tutto il primo tempo). Entrava al 10' Bisson al posto di Meister, rimasto all'asciutto in fatto di canestri e costretto due volte al fallo su Perry: nemmeno la - mossa » Bisson cambiava la sostanza tattica dell'incontro Sempre efficace la difesa degli israeliani, mentre aumentavano gli errori, soprattutto da parte della Girgi, che, oltre ai tiri, sbagliava pure i passaggi. Meneghin, pure protagonista di qualche buona azione contro Perry (costretto ai falli per fermarlo), falliva tre tiri liberi, dimostrando il suo nervosismo. Gamba mandava in campo pure Zanatta al 13', quando gli israeliani avevano raggiunto II loro massimo vantaggio, che preservavano bene fino al 16' (30-19). Negli ultimi minuti del primo tempo Morse azzeccava una bella serie di centri (4 su 4] e risultava l'unico incisivo nella manovra offensiva dei campioni d'Europa, che in compenso subivano parecchi punti sia da Bostwright che da Berkovitz, che non è americano di nascita ma studia negli Stati Uniti, dove ovviamente ha affinato la sua tecnica cestistlca. Nella ripresa, il Maccabi ripresentava Perry che però, condizionato dalla paura di commettere il quinto fallo, non poteva fare gran che In difesa. Cos) Meneghin poteva segnare due canestri, ma soprattutto si risvegliava Melster, che con tre centri consecutivi riportava sotto la Girgi, che rlduceva il distacco a solo due punti, 45-47, al 6'. In attacco, però, Perry si faceva vedere parecchio e, dopo aver subito una clamorosa • stoppata » da Meneghin al 7', centrava due volte il bersaglio dalla lunga distanza e si rifaceva consistente II vantaggio del Maccabi che, comunque, adesso doveva temere un tentativo di « ritorno • della Girgi. Il quarto fallo fischiato a lellini frenava un po' il recupero dei campioni d'Europa, che comunque erano adesso sempre abbastanza vicini nel punteggio (53-57) al 10'. Finalmente al 13' la Girgi raggiungeva gli avversari, otteneva il primo parziale pareggio della partita. Lo « firmava » Morse, efficacissimo con il tiro da fuori in questa fase della gara: 61 a 61 il risultato a 7' dal termine. Subito dopo però un canestro di Perry e uno in acrobazia del vecchio Brody riportavano avanti il Maccabi, proprio mentre Meneghin accusava dei crampi alla gamba destra, probabilmente affaticato dal gran dispendio di energie richiestogli per la lotta ai rimbalzi e soprattutto per la marcatura del gran tiratore Boatwright, affidato alle sue cure dopo l'esplosivo primo tempo nel quale ha ottenuto 12 punti (6 su 10 la media di tiro). In un finale incandescente si decideva la Coppa. La Girgi arrivava ancora ad un punto dagli avversari (67-68) al 16', poi a 2'36" dal termine 71-72. Purtroppo, subito dopo, Bisson falliva il tiro del possibile sorpasso, mentre dall'altra parte Boatwright, inesorabile, andava a segno. Replicava Bisson 73-74, poi ancora Botwright 73-76 quindi Morse dalla lunetta. Massima tensione negli ultimi secondi sul 78 a 77 per il Maccabi che conservava il possesso del pallone e si assicurava una Coppa dei campioni certamente Inattesa. Antonio Tavarozzi GIRGI: lellini 10. Zanatta 2. Morse 22, Ossola 4, Meneghin 19 Meister 9, Bisson 11. N.e.: Campiglio, Bechini e Rizzi. MACCABI: Menkin, Schwartz 4, Brody 9, Aroesti 2, Perrv 12, Berkovitz 17, Griffin, Silver 8, Bostwright 26. N.e.: Yaffe. ARBITRI: Turner (Gran Bretagna) e Van Der Willige (Olanda). Anche Dino Meneghin è apparso sfocato nella finale di Coppa Campioni di basket