Inedita finale contro gli israeliani del Maccabi

Inedita finale contro gli israeliani del Maccabi Inedita finale contro gli israeliani del Maccabi Girgi per l'ultima coppa La squadra plurititolata sarà forse smantellata a fine stagione - Belgrado mobilitata per proteggere gli ospiti (Dal nostro inviato speciale) Belgrado, 6 aprile. Ogni tanto lo sport si prende qualche rivincita sulla politica, regalandole qualche episodio pieno di significati e di risvolti. Come questo di Belgrado, dove per la linalissima della Coppa dei Campioni di basket — una questione di giganti e di canestri — sono arrivate ieri una squadra di Varese (Mobilgirgi) ed una di Tel Aviv (Maccabi): evento importante anche sul piano diplomatico perché ha consentito di registrare l'atterraggio su suolo iugoslavo di un aereo della compagnia di bandiera israeliana, un « Jumbo • che ha trasportato giocatori e tifosi e toccando la pista dell'aeroporto di Belgrado ha aperto una parentesi nei contatti Ira due Paesi (Jugoslavia e Israele) che non hanno fra loro rapporti diplomatici ultic'ali. Grazie al basket saranno ospitati negli alberghi della capitale slava oltre duemila cittadini Israeliani « autorizzati • da un visto speciale che accomuna I residenti in patria agli emigrati nei vari Paesi europei (sono attesi per domani anche molti studenti provenienti da Bologna). Grazie al ba sket si crea l'occasione per verificare una volta di più la passione e i problemi che la gente di Israele si porta dietro nel mondo come zavorra condizionante nel bene e nel male: infatti, puntuali e irrinunciabili, sono scattate pure stavolta le misure di sicurezza attorno ai cestisti di Tel Aviv e ai loro accompagnatori, sono spuntati a decine agenti armati e posti di controllo in albergo e al Palazzo dello Sport. Con questo insolito e significativo ' contorno • si celebra la prima partecipazione del Maccabi ad una finale di Coppa Europa. E' un inserimento nella » élite - del basket quanto mai importante al termine di una competizione contrassegnata pio pi io da problemi di coesistenza politica: i russi del Cska Mosca e i cecoslovacchi dello Spartak Brno si sono rifiutati di giocare a Tel Aviv nella fase eliminatoria ed hanno perso a • tavolino • le due partite d'andata, ma sono poi stati seccamente sconlitti sul campo dagli israeliani nelle gare di ritorno disputate su terreno neutro, In Belgio. E le scene di entusiasmo che in Israele hanno accompagnato questi risultati riempiono I racconti dei giornalisti di laggiù: accoglienze trionfali per la squadra al rientro all'aeroporto Ben Gurlon, bagno in mare di centinaia di persone completamente vestite all'annuncio della vittoria, clima da paradiso dello sport attorno a giocatori in gran parte nati e cresciuti negli Stati Uniti (sei americani in formazione, cinque • naturalizzati •) ma tutti accomunati nell'euforia di chi ha seguito la loro • escalation -, poco prevedibile e molto apprezzabile, fino alla sfida decisiva per il titolo europeo. Domani seri questo Maccabi dei miracoli — e degli americani — si trova di fronte allo squadrone di Varese, campione d'Europa in carica e protagonista — prima come Ignis, poi come Girgi — di otto consecutive finali dal 1970 ad oggi, di cui cinque vittorie. La logica impone di tagliare addosso ai cestisti della Girgi la veste dei lavoriti, i precedenti stagionali servono come cucitura visto che nei mesi scorsi I due avversari si sono incontrati nel girone di avvicinamento alla finalissima e gli italiani hanno saputo imporsi sia in trasferta (102-79) che in casa (81-70). SI può adesso scommettere su un • tris • di Meneghin e compagni, che però sanno bene di dover usare concentrazione, grinta e applicazione difensiva in razioni massime per piegare ancora una volta un avversario per niente arrendevole e parecchio dotato sul piano tecnico. SVENDITA — Potrebbe essere questa però la più amara Coppa Europa dello squadrone di Varese, un autentico canto del cigno. Tra qualche settimana dovrebbe iniziare — se certe previsioni sono esatte — una vera e propria • svendita - dei giocatori più prestigiosi e quotati: qualcuno pensa di smettere l'attività ad alto livello (Bisson, Ossola), qualche altro è gip sotto osservazione e In trattativa con altri club (Meneghin, lellini, Zanatta, lo stesso Bisson). La • liquidazione - può risultare la conseguenza non di problemi d'abbinamento — perché la ditta Mobilgirgi è disposta a spendere ancora i suoi milioni come 'Sponsor- del basket, magari in un'altra città — ma di decisioni ni'.ll'ambito della famiglia Borgi;< ancora 'proprietaria- del cartellini dei giocatori ed orientata da una parte a proseguire l'attività cestistica a Genova (con l'Emerson), dall'altra a incassare quanto si può con la cessione di campioni alla fine della carriera. CORAZZA — Un bel simbolo della Girgi di oggi è Martino Zanatta, capitano della Nazionale olìmpica, trentenne con grinta sempre intatta ed acciacchi sempre rinnovantlsi: domani giocherà • corazzato -, con un busto di cartone e cotone sotto la maglietta a proteggere una costola, incrinata da una gomitata, che gli procura problemi di respirazione. Zanatta ha la tenacia solita, in attesa delle vacanze estivo, in Turchia col Club Mediterranée e della • buonuscita - promessagli dalla Fip quale veterano azzurro, è pronto ad una ennesima battaglia: come Ossola, presente in tutte e otto le finali dal 1970 ad oggi, come I due americani Morse e Meister, come tutti I giganti di questa quasi invincibile armata del canestro che sa tirare a lucido elmi e scimitarre per gli appuntamenti decisivi. VELOCITA' E DIFESA - // ritmo rapido del Maccabi contro la difesa solida della Girgi. Il tema del match è soprattutto questo, l'esito è legato alle possibilità realizzatrici degli americani d'Israele che con il nerone Perry, ex professionista, e tanti buoni | tiratori, sa giocare un basket ve- ; locissimo ma si trova imbrigliato I e affannato di fronte ad una bar¬ riera difensiva mobile e ruvida come quelle che Meneghin e compagni sanno costruire tanto spesso. Una Girgi attenta, aggressiva, concentrata nella sua dilesa individuale (o a zona) è sicuramente superiore al Maccabi. E può attendere senza problemi di vedere come si disporrà In retroguardia l'avversario che — preoccupandosi di contenere la produzione di canestri in Morse — può ricorrere ad una dilesa • mista ». quattro giocatori schierati a zona e uno impegnato a uomo sul cannoniere della Girgi (toccherà a Boatwrlght?). ARBITRI — Come sempre in Coppa e in tutte le sfide ad alto livello internazionale, conterà molto il tipo di giudizio dei due arbitri, giovani e dotati, Turner e Van Der Wlllige, un inglese e un olandese degni della massima stima, miglioratisi In fretta pur provenendo da Paesi cestistica- mente in via di sviluppo. Auguriamoci che non ci siano nelle loro menti remore psicologiche dovute alle Incredibili violenze registrate ieri sera a Genova, auguriamoci che non restino scorie di dubbi sull'esito di una finalìssima ripresa da quattordici reti televisive europee che segna il punto d'incontro fra una - grande • al tramonto (Girgi) e una neo-ricca in ascesa (Maccabi). Antonio Tavarozzi Finale in tv con 8 americani GIRGI 5 lelllni 7 Campiglio 8 Zanatta 9 Morse * 10 Ossola 11 Meneghin 12 Melster * 13 Bechini 14 Bisson 15 Rizzi MACCABI 4 Menkln * 5 Schwartz 6 Brody * 7 Aroesti 8 Perry * 9 Berkovitz 10 Intlbo 11 Griffin ° 12 Silver * 15 Boatwright ' ARBITRI: Turner (G.B.) e Van Der Wlllige (01.). Inizio ore 20,30, tv diretta sulla rete due. Con l'asterisco sono contrassegnati i giocatori americani.