Le scelte

Le scelte Problemi dell'occupazione e il decreto per enti locali La Regione vuole portare il proprio contributo al dibattito sui problemi dell'occupazione giovanile che s'è aperto in Senato. Gli assessori Alasia, Fiorini e Ferraris hanno inviato al ministro Tina Anselmi, insieme con gli atti della conferenza tenutasi in gennaio, una lettera in cui rivendicano al Piemonte e a tutte le amministrazioni regionali « un ruolo specifico e compiti particolari » sulla questione del lavoro in genere e dell'occupazione dei giovani in particolare. La Regione, fra l'altro, chiede la revisione del progetto di governo nella parte riguardante 1 giovani senza qualifica e per i quali è previsto un rapporto di lavoro a termine. « Dovrebbe essere salvaguardata la possibilità di rapporto stabile in legame, per esempio, con il turnover », afferma Alasia. In considerazione della gravità del fenomeno disoccupazione è stata proposta un'Integrazione del progetto di governo perché preveda « incentivi per la occupazione femminile ». L'agricoltura può essere uno dei settori in grado di garantire posti di lavoro. Occorrono, però, interventi della durata almeno biennale. E' Inoltre necessario che le Regioni siano dotate di appositi fondi. Pubblico impiego: su questo punto la Regione chiede per sé e per gli Enti locali maggiori possibilità d'Intervento nella formulazione dei programmi, nonché la riorganizzazione in generale del settore (natura e durata del rapporto di lavoro, modalità delle assunzioni). Nel documento inviato dai tre assessori. Infine, si chiede una sollecita definizione in materia di formazione perché siano garantiti « il controllo e la natura pubblica della stessa » e definite « le forme e l'entità del finanziamento statale » alle Regioni. « Attualmente i fondi sono inadeguati — commenta Fiorini —. Riceviamo 6-7 miliardi per anno, ne spendiamo 14 ». Approvazione all'unanimità per due leggi che prevedono l'inquadramento regionale del personale dell'ex Gli (32 persone) e del personale dell'Istituto per il servizio sociale delle case lavoratori e dell'Istituto per lo sviluppo dell'edilizia scolastica (15 persane). Passa all'unanimità anche un ordine del giorno per la modifica dei criteri ministeriali di finanziamento agli enti di sviluppo agricolo. Venttsei si, 18 no e 4 astenuti, invece, per un decreto del presidente della giunta regionale in merito a variazioni di bilancio. Sono state effettuate alcune nomine. Massimo Lo Cicero sostituisce Angelo Bosso nel consiglio di amministrazione della Mandria. L'assessore Marchesotti è stato eletto presidente della commissione regionale sul commercio ambulante. L'assessore Moretti ha riferito sui risultati di un dibattito svoltosi a Roma sui problemi dello sport; il consigliere Oalsolaro ha presentato un'interrogazione sulla Biennale di Venezia. Prima dell'Inizio del lavori, il presidente Sanlorenzo ha ricevuto una delegazione di rifugiati politici uruguayani che hanno chiesto anche l'intervento della Regione « per salvare la vita » del parlamentare Jalme Perez, in carcere dal primo settembre '76, e di altre migliaia di perseguitati politici. * * Nella seduta del consiglio provinciale si è discusso ieri dello schema di decreto per l'attuazione della legge 382 sulla delega al governo di provvedimenti legislativi per gli enti locali. Solvetti ha preso una posizione di critica chiedendo un nuovo e diverso schema. Ha aggiunto che il consiglio deve far sentire la sua voce « non per ottenere la conquista di nuove competenze da esercitare alla vecchia maniera, ma per rivendicare una maggior razionalizzazione e qualificazione della spesa locale secondo indirizzi di programmazione veramente democratica ». Sartoris (de) ha invece difeso 10 schema di deoreto, ponendo l'accento sui pericoli di un eccessivo trasferimento di deleghe agli enti locali, e ricordando che « le Regioni sono lo Stato e non gli Stati ». Contrario Meschleri (pel): « Sf tratta di un'ennesima violazione del dettato costituzionale. Anche oggi viene eluso il completamento delle funzioni che spettano alle Regioni ». Bozzello (psi): «Questo schema non consente alcuna riorganizzazione della struttura dell'amministrazione locale, che viene rinviata ancora una volta alla riforma della legge comunale e provinciale ». Francisco (pri) ha esaminato la posizione delle Comunità montane, dimenticate dal legislatore e ridotte al ruolo di enti vegetanti: «Si può anche pensare ad un loro processo di aggregazione per adeguarle at compiti che possono affrontare ». * ★ La seduta del Consiglio comunale si è svolta ieri all'Insegna dell'ordinaria amministrazione. Qualche spunto polemico è emerso dal capo gruppo de Valente, 11 quale, a commento della delibera per 1 assegnazione di due lotti (bocciati dal Comitato regionale di controllo) della « monorazione », ha oritleato il sistema adottato dal Comune per l'appalto. « Non è stata una vera gara. La commissione pur presentando un elenco di ditte che a- vrebbero potuto partecipare, in realtà ha favorito le prescelte, perché le altre non avevano l requisiti richiesti dal capitolato e l'amministrazione lo sapeva ». Ha poi sottolineato ohe la Socama chiede un prezzo maggiore rispetto alla De Montis, di 100 lire a refezione. « Ciò comporta una differenza dì costo fra le due aziende di 30 milioni per i 50 giorni che ci separano dalla fine dell'anno scolastico ». Il de Lucci ed il pli Dondona hanno sollecitato « possibilità alternative » rispetto alla monorazlone. Il primo ha chiesto la discussione della delibera presentata dalla de. Il secondo ha domandato che si costituisca una apposita commissione per studiare 11 problema. Ha risposto l'assessore all'Economato Rossi: « La gara d'appalto è stata regolare. Certo avevamo fretta, poiché il servizio è indispensabile per la scuola integrata. E. un peccato che Valente abbia ancora sollevato dubbi: abbiamo iscritto per l'appalto tutte le ditte presenti nell'albo di categoria della Camera di Commercio ». L'assessore ha rassicurato infine Lucci e Dondona: « Apriremo, per il prossimo anno scolastico, un dibattito ampio fra tutte le forze politiche ».

Luoghi citati: Piemonte, Roma, Venezia