Il romanzo a puntate per l'uccisione di un marito scomodo

Il romanzo a puntate per l'uccisione di un marito scomodo Il romanzo a puntate per l'uccisione di un marito scomodo Un altro amante della bella vedova E' un odontotecnico di 38 anni che ha confermato l'alibi di Franca Ballerini: "Voleva separarsi legalmente, rifarsi la vita con me" - E lei: "Ma Paolo mi confessò di aver ammazzato Fulvio e mi ricattò; allora feci capire a Giuseppe che tutto era finito" - Si riascolta la registrazione di un drammatico colloquio Franca Ballerini nuovamente nel mirino della Corte. Un fuoco incrociato di domande, anche Ieri, per sapere chi, quando e come amava i vari partners succeduti al marito « scomparso »: amanti di pochi giorni o di mesi, abbandonati subito o frequentati in simultanea con l'onnipresente Paolo Pan. Franca Ballerini ha la risposta pronta e grintosa su ogni dubbio. Ed ancora una volta, ieri, ha accumulato punti a proprio favore. Pochi, ma di una certa consistenza. Anche se verso la fine il p.m. dott. Silvestro ha piazzato una robusta botta contro l'Imputata facendo ascoltare alla Corte il confronto registrato due anni fa tra la Ballerini, Paolo e Tarcisio Pan. Ecco la cronaca minuto per minuto dell'ultima udienza. Depongono subito due testimoni di scarso interesse per la causa. Sono Iole Zecchini e Giovanni Conte. Conoscevano Fulvio Magliacani, hanno avuto con lui rapporti d'affari. « Un bravo ragazzo, serio, tutto casa e famiglia ». « Non parlava mal di donne né di avventure ». Arriva quindi Giuseppe Silano, odontotecnico, 38 anni, teste atteso ed importante soprattutto per gli alibi sentimentali e temporali di Franca Ballerini. Piccolo, abbronzato, elegante, Giuseppe Silano non fa buon viso a cattiva sorte. E' imbarazzato, lo infastidiscono soprattutto gli obiettivi dei fotografi. Risponde però a tono. E' l'uomo che ha avuto con Franca una relazione « seria », è l'uomo nel quale Franca cercava, come lei stessa ha ripetuto, affetto e sicurezza nel futuro per sé e la figlia: « le cose perdute quando Fulvio è scomparso ». Pres.: « Dove ha incontrato la Ballerini ». Teste: « Nello studio: era venuta a curarsi i denti. Alcuni anni prima l'avevo conosciuta in un magazzino di libri dove lavorava ». La ritrova il 6 o 7 gennaio del '73, sei mesi dopo la « scomparsa » di Fulvio Magliacani. Pres.: « E' vero che la Ballerini pensava di rifarsi una vita con lei? ii. Teste: « Abbiamo parlato anche di questo, intendevamo vivere assieme non appena risolta la questione del marito ». Pres.: « In che senso? ». Teste: « Lei sperava che il marito tornasse per separarsi legalmente ». Pres.: « Insomma, è stata una avventura con una donna disponibile o no? a. Teste: « All'inizio no, in seguito si perché ci vedevamo saltuariamente: si era inserito Paolo ». Pres : « Dica, dica pure. Non c'è da vergognarsene ». Teste: « A me piaceva. Soltan¬ tpPPdvnditdvtAuntAiIp to che alla fine Franca stava un po' con me e un po' con quel Paolo che non sapevo fosse il Pan ». A questo punto l'interrogatorio diventa serrato perché entra nel vivo dell'alibi di Franca Ballerini. L'imputata sostiene: « Quando Paolo Pan uscì dal carcere il 10 febbraio (era stato arrestato a Ventimiglia per contrabbando di valuta, n.d.r.) gli dissi che volevo smetterla perché frequentavo seriamente un altro uomo. Allora lui mi confessò di aver ucciso Fulvio e che per questo non mi avrebbe permesso di continuare la relazione con Silano ». Aggiunge: « Ero combattuta tra il desiderio di rivedere Silano e Il ricatto di Paolo. Non potevo parlarne ad alcuno per via di SS« « cChvpptadsdr Stefania ». Proprio sul nome di Stefania si chiude Infatti l'alibi « psicologico » della Ballerini: « Ho taciuto fino all'ultivio perché Stefania è figlia di Paolo ». Conclude l'Imputata: « A Silano ho fatto capire che erano sopravvenuti fatti gravi, tali da compromettere la nostra relazione ». Pres.: « Se lo ricorda questo particolare, Silano? ». Teste: « Mi pare. Ne ha parlato parecchie volte accennando appunto a cose importanti. Non davo tuttavia molto peso a queste storie », Pres.: « E lei le ha creduto? ». Teste: a A me stava bene così ». Pres.: « La Ballerini le parlava del marito? ». Teste: « Sì, e senza particolari rancori ». Interviene l'aw. Foti, difensore di Paolo Pan: « Di che umore era la Ballerini nel periodo tra febbraio e settembre quando vi siete lasciati?». TC3te: « A volte serena a volte depressa ». Segue il confronto con l'imputata. Ballerini: « Gli dicevo di prendermi così com'ero, di non chiedermi spiegazioni ». Aw. Foti: « Seguitavate ad andare in gita, a frequentare sale da ballo? ». Teste: « Sì, slamo andati a Parigi. Facevamo quello che fanno di sera un uomo e una donna. Andavamo anche a ballare ». P.m. Silvesbro: « L'ami. Foti vuole sapere se prima la Ballerini si comportava da vedova allegra e poi da vedova angosciata ». Si cerca di dimostrare che Franca Ballerini aveva soltanto voglia di divertirsi e quindi non era affatto depressa per via delle confidenze fattele da Paolo Pan sull'uccisione del marito: come dire che quella confessione se l'è inventata lei. Il teste però conferma gli sbalzi d'umore della « fidanzata » e su queste battute si chiude il suo interrogatorio. La pubblica accusa fa invece centro nel pomeriggio col registratore. Vengono ascoltati 1 nastri del confronto tra i Pan e la Ballerini davanti al giudice istruttore dott. Maddalena. I tre si sbranano a vicenda. Voci concitate, Franca nega, Paolo Pan l'accusa: « L'hai ucciso tu, io ho soltanto fatto il pacco ». Tarcisio batte i pugni sul tavolo: « Ne ho abbastanza delle vostre porcherie. Mi fate schifo ». Poi si coglie una frase di Franca: « Paolo, dilla la verità: come avrei potuto uccidere Fulvio, mio marito, il padre di Stefania ». Un grido che ripropone ai giudici un inquietante interrogativo. Francesco Magliacani, il nonno, accenna a un sorriso e se ne va. Il processo continua oggi. Pier Paolo Benedetto Confronto pieno di suspense tra Franca Ballerini e l'amante passeggero Giuseppe Silano

Luoghi citati: Parigi