La rassegna di Milano il 14 aprile di Mario Salvatorelli

La rassegna di Milano il 14 aprile La rassegna di Milano il 14 aprile La Fiat alla Fiera volontà di continuare Lo "slogan" è realizzato con le macchine utensili (Coman) La Chrysler di Detroit ha ordinato una linea di assemblaggio alle officine di Torino - La conferenza-stampa di Montezemolo La fabbrica di automobili Chrysler di Detroit (Stati Uniti) ha ordinato a Torino una linea di assemblaggio altamente automatizzata per le sue carrozzerie. A costruirla sarà la Comau industriale, l'impresa che riunisce le attività Fiat nel settore delle macchine utensili e dei sistemi di produzione e che è stata presentata alla stampa ieri mattina dal direttore delle pubbliche relazioni del gruppo, Luca Montezemolo, contemporaneamente al «lancio» del padiglione Fiat alla prossima Fiera di Milano. L'abbinamento non è casuale. Infatti, in un momento difficile, com'è l'attuale per l'economia italiana, un'azienda attinge l'impegno a continuare dal numero dei suoi dipendenti, ne verifica la possibilità sul volume del suo fatturato, e dimostra la volontà di farlo con gl'investimenti. Impegno, possibilità, volontà di continuare si concretano per il gruppo Fiat in queste cifre: 328 mila dipendenti (di cui 265 mila in Italia), 9270 miliardi di fatturato nel 1976, oltre 1000 miliardi d'investimenti nel 1977, di cui 800 miliardi in Italia. Alla manifestazione milanese, che con quella di Hannover è la più importante del genere in Europa, la Fiat dimostrerà questa volontà di continuare esponendo macchine utensili, quelle che servono a migliorare le condizioni del lavoro, a ridurre la fatica e ad aumentare la sicurezza per l'uomo, ad accrescere la tecnologia degli impianti, la loro competitività, quindi la base produttiva e l'occupazione. La costituzione della Comau industriale, che segue dopo quattro anni quella del Comau-Consorzio Macchine utensili, nel quale erano raggruppate già varie aziende del settore, ma quasi esclusivamente in funzione commerciale, è l'ultima tappa della profonda ristrutturazione del gruppo Fiat in undici settori operativi, responsabilizzati e autonomi nei rispettivi campi di attività, dalle automobili ai trattori agricoli, dall'acciaio ai veicoli industriali e all'è nergia, sulla linea di una diversificazione che è anch'essa una prova della «volontà di continuare» della Fiat, come gruppo italiano, di livello europeo e con interessi e presenza mondiali. Come ha sottolineato Luca Montezemolo, non c'è stato un gruppo paragonabile per dimensioni a quello Fiat che abbia, nel giro di sette anni, concepito, programmato e realizzato un rinnovamento così profondo. Gli uomini che ne sono stati coinvolti ad ogni livello di responsabilità, al di là della prova di «adattabilità» e di capacità professionale alla quale sono stati sottoposti, sono ora in condizione di guardare con fiducia al futuro, e di trasmettere questa fiducia ai loro collaboratori. La volontà di continuare, a questo punto, nasce dall'interno del gruppo Fiat, con uno spirito di emulazione «sportivo», che Luca Montezemolo ha detto di aver ritrovato nella Fiat, quando credeva di averlo perduto lasciando la direzione corse della Ferrari. Alla Fiera di Milano, che si apre il 14 aprile, saramio presenti, con vari mezzi di comunicazione audio-visivi, anche le altre attività del gruppo Fiat. Ma le macchine utensili, come si è detto, occuperanno il posto d'onore. Ieri mattina, per poterne avere un panorama più completo dal luogo dove si producono a quello dove vengono utilizzate, in attesa di vedere lo «stand» dove saranno esposte, abbiamo visitato uno degli 11 stabilimenti della Comau industriale e la linea di montaggio della «131», a Mirafiori. Ci è stato detto che la costituzione della Comau significa aver concentrato un potenziale umano, di mezzi tecnici e finanziari, di tradizioni, quale oggi solo Torino può vantare, nel settore delle macchine utensili, e che rischiava di andar disperso. La Comau può praticamente fare in casa una fabbrica d'automobili, smon¬ tarla, trasportarla e rimontarla nel luogo della sua attività futura, in qualsiasi parte del mondo. Un esempio della produzione Comau l'abbiamo visto in opera alla Fiat Mirafiori sulla linea di assemblaggio delle «131» dove sono in azione 23 «robot» saldatori che fanno l'84 per cento del lavoro ognuno con il suo «cervellino», comandato da una centrale elettronica. Un altro tipo di «robot», che seguono piste magnetiche, si fermano e ripartono seguendo gl'impulsi di chi li comanda, è adibito al caricamento dei materiali necessari al montaggio delle vetture. Senza entrare in particolari tecnici, si può vedere in questi ritrovati la dimostrazione concreta di uno degli «slogan» che accompagneranno la Fiat alla Fiera di Milano: «Nel 1930 l'uomo andava verso l'automazione, nel 1977 è l'automazione che va verso l'uomo». Nel corso della conferenza stampa, rispondendo a numerose domande dei giornalisti, Luca Montezemolo ha precisato che la «volontà di continuare» della Fiat comprende anche la presa di coscienza che una grande impresa non ha «solo» il compito di produrre e di creare posti di lavoro, ma anche quello di mettere il proprio potenziale di uomini, di mezzi e di esperienza, al servizio delle nuove realtà sociali. Mario Salvatorelli

Persone citate: Coman, Luca Montezemolo