Conseguenze di un pareggio

Conseguenze di un pareggio Conseguenze di un pareggio Juventus e Torino con distacco immutato in classifica, ma con un derby In più alle spalle. Se il pareggio ha lasciato le cose come stavano In quanto a punti, qualcosa può essere mutato nelle due squadre dopo l'esperienza della sfida cittadina, non è detto che le situazioni psicologiche dei due clan siano quelle di prima. Il finale forte della Juventus, per quanto Radice sottolinei II peso degli Infortuni che hanno ridotto il rendimento di alcuni difensori, ha senza dubbio Impressionato i granata, I quali si sono convinti (già lo erano, ma 11 toccare con mano ha il suo peso) del valore dell'avversario che II precede in classifica, delle sue doti di tenuta, per cui ora sanno di non poter far conto su un calo fisico dei bianconeri, malgrado ci sia di mezzo anche la Coppa Uefa. Il palo di Boninsegna, I brividi dell'ultimo quarto d ora, se per un verso hanno colpito II Torino d'altro canto lo spingono ora a non concedersi la minima distrazione, sa di avere a che fare con un avversario che non perdonerebbe. La Juventus per contro, ha visto da vicino che le capacità di manovra dei granata sono intatte, tanto è vero che solo a prezzo di una grossa prova d'Impegno, di una Intensa concentrazione, è riuscita a non avere danni dal periodo migliore degli avversari. Il derby In sostanza ha accresciuto il rispetto reciproco dei due clan, che ora si apprestano a vivere la volata — di sette domeniche — verso lo scudetto. Il comportamento della folla ha rappresentato un ulteriore contributo alla presa di coscienza delle due squadre. L'elogio del pubblico è giusto, la cornice ha avuto la sua parte nella riuscita dello spettacolo, ma non bisogna disconoscere l'Importanza del pareggio agli effetti delle temute reazioni degli « ultras » (delle due parti). Non facciamoci troppe illusioni, anche se la soddisfazione per la tranquilla domenica del derby è più che giustificata. Le impressioni reciproche riportate dai protagonisti, sono le stesse di chi era in tribuna. Due comunque i rilievi più evidenti: da una parte le difficoltà che il Torino ha Incontrato nel suo periodo migliore, quando ha chiaramente comandato il gioco, nel creare delle occasioni da rete (una sola • pulita >, quella neutralizzata da Zoff con la paratacapolavoro su Zaccarelli), dall'altra la facilità con la quale la Juventus è Invece entrata nella difesa avversaria nel finale della partita. Le due situazioni sembrano condannare prima l'attacco, poi la difesa granata: In realtà dimostrano soltanto come il • piacere del gioco » sia cosi sentito dal campioni da far loro commettere persino errori tattici. Il Torino ha confermato ancora una volta di avere un gioco che offre spettacolo, e di non saper rinunciare alla sua vocazione neppure nel momenti difficili. La squadra di Radice, insomma, non abdica dal suo ruolo di leader di un calcio nuovo, offensivo, anche quando le punzecchiature del contropiede avversarlo diventano delle vere coltellate» al cuore. E' vero che II gioco di un certo tipo è caratteristica legata al singoli granata e coltivata da Radice, ma è agevole capire quanto sia difficile unire il bello al¬ l'utile nel gioco del calcio. Anche se II trainar del Torino dice « nel finale bisognava tenere la partita », la realtà non è parsa altrettanto prosaica per I campioni d'Italia. La tensione del derby, Il desiderio di cercare di forzare per arrivare al successo, non hanno consentito al Torino di chiudersi In difesa come sarebbe stato logico di fronte agli attacchi Juventini (ed al cospetto della realtà rappresentata dagli acciacchi di Caporale, Danova e Salvadorl). Se II Torino fosse una squadra fredda (e sarebbe un difetto) avrebbe tolto uno degli Infortunati, Inserito Butti fresco a centrocampo, portato Zaccarelli libero davanti a Castellini. L'Idea non ha neppure sfiorato Radice, e non per scarsa sensibilità. Questione di mentalità, per questo si dice che II derby ha chiarito In pieno le differenze tra le due formazioni. L'umiltà con la quale la Juventus ha accettato la superiorità del Torino aspettando II momento per restituire la botta è stata per contro ammirevole. Due squadre cosi diverse, opposte, sono al comando della classifica. Bruno Perucca

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