Il Carignano diventerà sede del Teatro Stabile? di Bona Alterocca

Il Carignano diventerà sede del Teatro Stabile? Pronto il piano di riforma dell'ente Il Carignano diventerà sede del Teatro Stabile? Tra fine aprile e principio di maggio, il Teatro Stabile indirà un convegno sui problemi dell'ente. Sarà pubblico, aperto alla cittadinanza che potrà intervenire esprimendo la sua opinione e dando eventuali suggerimenti. Questa la decisione presa dai dirigenti e gli amministratori, nel corso di ripetuti incontri politici tenuti nelle ultime settimane dai partiti di maggioranza (comunisti e socialisti), al fine di esaminare la situazione. Gli incontri sono terminati con un piano preciso, che è stato sottoposto all'amministrazione comunale da cui si attende l'autorizzazione (e il finanziamento) per avviare la riforma intesa a potenziare lo Stabile. Anche dalla Regione si sollecitano contributi, con un progetto di legge presentato dal psi in base all'articolo 4 dello statuto che prevede iniziative regionali a favore degli istituti pubblici «operanti nel settore dello spettacolo di prosa, al line di contribuire a una maggiore estensione sociale della fruizione di beni culturali». I punti del piano sono quelli di cui si parla ormai da anni, e con particolare insistenza dal maggio scorso, cioè da quando è cambiata la direzione artistica e Mario Missiroli è succeduto a Aldo Trionfo. Purtroppo in questi mesi la situazione è andata peggiorando, tanto che a Missiroli è stato recentemente affiancato Giorgio Guazzetti come direttore amministrativo e organizzativo. I problemi non sono facili da risolvere: sia per certe eredità del passato, e sia per certi errori del presente. Non si può rifare tutto da un momento all'altro, soprattutto non si può pretendere di mutare i gusti e le abitudini dei torinesi nel giro di poco tempo. Ma il piano non riguarda il repertorio. Questo è di competenza del direttore artistico, il quale sa benissimo come regolarsi (anche se lo ha dimostrato più con la sua compagnia privata, che non nell'attività dell'ente pubblico cittadino). Uno dei punti deboli lamentati dagli organizzatori è la mancanza di locali. Il Teatro Gobetti, sede primitiva dello Stabile, è piccolo e inadatto ai grandi spettacoli; l'Alfieri e il Carignano sono per lo più occupati dalle compagnie di giro. Quest'ultimo è di proprietà del Comune, ma fino ai 1980 è vincolato a una gestione privata. C'è un pregetto per anticipare la soluzione del contratto tra le parti, tuttavia esistono alcune difficoltà per realizzarlo: prima fra tutte la cifra ritenuta esorbitante che solleciterebbe l'attuale gestore come risarcimento. Una volta resosi disponibile il Carignano, l'amministrazione civica intenderebbe assegnarlo allo Stabile come sede principale, nell'ambito di una gestione economica sul tipo del Lirico di Milano: usandolo cioè alternativamente anche per scambi, compagnie di giro ed altre istituzioni culturali, men¬ tre il Gobetti servirebbe alle compagnie giovanili, funzionando anche come laboratorio o scuola teatrale. Il progetto si completerebbe con il trasloco degli uffici del Teatro Stabile dagli attuali locali in piazza Castello (sopra quelli del Regio) alla sede odierna della Biblioteca Musicale in via Roma 53 e cioè nello stesso edificio del Carignano. La Biblioteca verrebbe trasferita alla Villa Tesoriera in corso Francia, dove si svolgerebbero anche altre attività musicali ed affini riguardanti ad esempio i corsi per insegnanti e la Corale universitaria. Nei locali rimasti liberi in piazza Castello, si potrebbe installare finalmente la scuola di ballo del Regio vagheggiata da anni. Ci sono probabilità che il piano vada in porto? Pare di si, il sindaco Novelli sarebbe d'accordo e si accingerebbe a presentarlo alla Giunta per la parte finanziaria. «Non si può attuare un programma di rilancio dello Stabile senza liberarsi del suo deficit annuo di mezzo miliardo — dice il presidente Egi Volterrani —, ripianato finora con aperture di credito presso le banche a tassi altissimi. Se il Comune ci dà le necessarie garanzie per contrarre invece dei mutui, gli interessi passivi diminuirebbero di molto. Ma le buone intenzioni non bastano. Qualunque programma implica un finanziamento adeguato: occorre la volontà politica di prendere le decisioni necessarie in tempo utile. Anche un piano perfetto, muore se finanziato in ritardo. Il fattore tempo è importantissimo». Se tutto va bene, lo Stabile potrebbe avere la nuova sede al Carignano per la prossima stagione. E' prevista anche la formazione di una compagnia unica e stabile Cadesse c'è soltanto il Gruppo), che sia all'altezza dei programmi e della sede centrale. Infatti l'attività non sarebbe itinerante, oltre al Carignano si pensa a sedi periferiche (come le Cupole di via Artom, l'ex Dopolavoro Fiat in corso Moncalieri ecc.) per applicare il decentramento teatrale attraverso un rapporto più articolato con il territorio cittadino. Bona Alterocca

Persone citate: Aldo Trionfo, Alfieri, Egi Volterrani, Giorgio Guazzetti, Gobetti, Mario Missiroli, Missiroli

Luoghi citati: Milano