Azioni Trenno e dividendi

Azioni Trenno e dividendi Si DIZIONARIO ma AZIONISTI E DIRITTI DI OPZIONE RICCARDO CHIABERGE La Società Generale Immobiliare — com'è noto — non è riuscita a vendere in Borsa le nuove azioni (oltre 321 milioni, per un valore di circa 48 miliardi di lire) emesse per aumentare il suo capitale, e non « optate » dal vecchi azionisti. Il diritto di opzione, previsto dal codice civile, è il diritto attribuito al soci, in caso di aumento del capitale sociale, ad essere favoriti con precedenza nella sottoscrizione di nuove azlonl, in proporzione a quelle possedute. Nel caso dell'Immobiliare sono stati in pochi ad esercitare questo diritto, non solo fra 1 piccoli azionisti, ma anche fra i « pezzi grossi » che hanno il controllo della società. Poiché la legge prevede che, trascorso un certo periodo (dai 15 al 30 giorni), senza che venga esercitato 11 diritto di « opzione », questo si Intende decaduto, il consiglio di amministrazione ha offerto le azioni al pubblico, senza successo. I diritti di opzione sono negoziabili, sotto forma di « buoni di opzione ». Può accadere Infatti che gli azionisti preferiscano rinunciare al loro privilegio, cedendolo ad altri, oppure che si trovino fra le mani un « resto » inutilizzabile dopo lo scambio fra vecchie e nuove azioni. Per esemplo, se è prevista l'assegnazione di un titolo nuovo ogni tre posseduti, chi ne abbia mille potrà sottoscriverne 333 (contro 999) rimanendo con un « diritto » che non può essere usato: quindi gli conviene disfarsene, o In caso contrario acquistarne altri due.