Ravenna: allarme in un quartiere per una nuvola di ossido di ferro

Ravenna: allarme in un quartiere per una nuvola di ossido di ferro Ravenna: allarme in un quartiere per una nuvola di ossido di ferro La polvere, che conterrebbe arsenico, si è depositata su case, strade e orti Vietato l'uso alimentare dei prodotti della terra e dell'acqua dei pozzi Ravenna, 2 aprile. La fuoruscita di una nube rossastra di ossido di ferro dalla caldaia di una fabbrica di Ravenna di concimi ha destato l'aliarne in un intero quartiere della città. In un raggio di circa 200 metri dalla fabbrica la notte fra giovedì e venerdì si è depositato uno strato di polvere rossa che ha coperto automobili, case, strade, orti. Alcuni abitanti della zona interessata (dove abitano 200 famiglie) ieri hanno fatto una manifestazione di protesta in piazza del Popolo con auto ricoperte di cartelli e mostrando ai passanti ortaggi « arrossati » dalla nube. La giunta comunale pci-psi ha subito emesso « in via cautelativa» un'ordinanza notificata ai cittadini abitanti in un raggio di 300 metri dalla fabbrica, in cui si vieta « l'utilizzo per uso alimentare umano, e animale » dei prodotti della terra e dell'acqua dei pozzi. Inoltre un documento firmato dalla giunta municipale e dai gruppi consiliari del pei, psi, psdi, pri, de, dall'assessore regionale alls. Sanità Lanfranco Turci, e dall'ufficiale sanitario afferma che « sono stati immediatamente effettuati prelievi delle ceneri sparse per accertarne la composizione chimica e la presenza di eventuali sostanze tossiche ». « Risultando — continua la nota — la presenza nelle ceneri di composti di arsenico di cui si stanno accertando l'entità ed il grado di pericolosità, al fine di accertare con la massima sicurezza tutte le eventuali cause di nocività per potere intervenire con la massima tempestività, si è predisposto un esame analitico del terreno e delle acque dei pozzi della zona per determinare con precisione l'area interessata». Saranno infine analizzate le ceneri accumulate nel piazzale dell'azienda e le acque del canale Candiano, che scorre nel quartiere Trieste dove è avvenuto il fenomeno. La fuoruscita della nube è avvenuta verso l'l,30 della notte di venerdì, per la rottura di un ponte di sostegno di una caldaia della « Sir » (Società interconsorziale ro¬ magnola). Si sono aperte due fessure nel recipiente dove si raccolgono le ceneri di pirite al termine di un processo chimico basato sulla combustione dell'acido solforico e noto come « arrostimento della pirite ». Anche se il personale del turno ha bloccato quasi subito gli impianti, dalla caldaia è uscita una dose abbastanza consistente di ossido di ferro. Le strade « arrossate » ieri sono state lavate con getti di acqua dai vigili del fuoco, per impedire che, asciugandosi l'asfalto dopo la pioggia dei giorni scorsi, la polvere volasse dovunque. Stamane alcune persone, soprattutto donne, si sono presentate negli ambulatori con eritemi alle braccia e al viso: si sta cercando di stabilire l'origine dell'irritazione. « Dai primi risultati, — dice una nota — gli elementi emersi paiono essere tali da non giustificare allarmismi, tuttavia si è deciso di procedere in modo sistematico negli ulteriori esami e di nominare una commissione di esperti ». (Ansa)

Persone citate: Candiano, Lanfranco Turci

Luoghi citati: Ravenna