La diabetica incinta morta al Fumagalli

La diabetica incinta morta al Fumagalli Inviati avvisi giudiziari La diabetica incinta morta al Fumagalli Milano, 31 marzo. Il sostituto procuratore della Repubblica dott. Paolo CoIella, il magistrato che si occupa delle indagini sulla morte di Elena Cavinato, la trentaseienne diabetica morta domenica alla clinica ginecologica Mangiagalli, incinta di 5 mesi, ha convocato oggi a Palazzo di giustizia, come teste, il marito. Luigi Malatesta. Subito dopo il magistrato ha emesso una serie di comunicazioni giudiziarie nei confronti di alcune persone. Il Malatesta inoltre ha fatto sapere che nominerà un perito di parte che assista all'autopsia sulia salma della donna insieme agli esperti nominati dalla procura della Repubblica. Infine il dott. CoIella ha ordinato il sequestro, presso la Mangiagalli, della cartella clinica della donna e del fascicolo che riguarda il primo parto avvenuto in condizioni dirficilisjsime dieci anni fa nella stessa clinica. Il passaggio dalla fase di polemiche a quella giudiziaria per individuare eventuali responsabili della morte di Elena Oavinato è stato iniziato dai familiari della donna che ieri sera hanno voluto affermare, in maniera ufficiale, come la loro congiunta avesse effettivamente chiesto di abortire. Malgrado questa chiara presa di posizione del resto suffragata dalla testimonianza di una paziente della Mangiagalli compagna di istanza della morta, oggi il direttore sanitario della Mangiagalli, prof. Ermenegildo Spaziante, ha dichiarato che sulla cartella clinica di Elena Cavinato non risulta nessuna richiesta di aborto. « Per di più — ha aggiunto — ho sentito diverse persone, sia tra il personale medico sia tra quello paramedico. Non solo non sono riuscito a trovare traccia di una richiesta, anche informale, di interruzione della gravidanza, ma ho avuto numerose conferme che la Cavinato era serena e felice di portare avanti una gravidanza che del resto era già al quinto mese ». Questa affermazione è contraddetta dal marito della donna il quale dà una versione dei fatti completamente diversa. Secondo quanto racconta, la moglie, preoccupata che la gravidanza potesse essere pericolosa a causa della grave forma di diabete mellito di cui soffriva da quasi venti anni, aveva consultato numerosi specialisti e sin da due mesi fa sì era convinta della necessità di interrompere la gravidanza. m. f.

Persone citate: Cavinato, Elena Cavinato, Ermenegildo Spaziante, Fumagalli, Luigi Malatesta, Mangiagalli, Paolo Coiella

Luoghi citati: Milano