GRANDE SCOPERTA NEL SISTEMA SOLARE

GRANDE SCOPERTA NEL SISTEMA SOLARE GRANDE SCOPERTA NEL SISTEMA SOLARE Anche Urano ha gli anelli L'annuncio di ricercatori americani - Una meraviglia celeste che non ha ancora una spiegazione Los Angeles, 30 marzo. Il pianeta Urano è circondato da anelli come Saturno. I particolari della scoperta, fatta da ricercatori della Cornell University il 10 marzo nel corso di osservazioni da bordo di un aereo specialmente attrezzato a 12.000 metri di quota, sono stati illustrati oggi da uno degli scienziati, il dr. lames Elliott. « E' — ha detto Elliott — la prima importante scoperta strutturale nel sistema solare da cinquanta anni a questa parte ». Gli anelli di Urano sono cinque, grosso modo simili a quelli di Saturno ma più sottili. Elliott ha imposto loro i nomi delle prime lettere dell'alfabeto greco, Alfa, Beta, Gamma, Delta e Epsilon. Sulla natura degli anelli non si sa nulla. Secondo Elliott, potrebbero essere formati da qualche tipo di ghiaccio ma ulteriori ricerche dovrebbero permettere di chiarire questo punto. (Ap) Gli anelli di Saturno — e ora sappiamo anche di Urano — sono la meraviglia del Sistema Solare. Intravisti la prima volta da Galileo (che nel 1610 così annunciò la sua scoperta, Altis-1 simum planetam tergeminum. observavi, vale a dire: Ho notato che il pianeta più distante da noi, come allora si riteneva fosse Saturno, è triplice, cioè «accompagnato da due servitori che lo sorreggono per le ascelle») vennero riconosciuti nella loro vera forma da Huyghens nel 1659 e studiati a fondo da Cassini. Si tratta non di uno solo ma di più anelli concentrici che ruotano a velocità variabile attorno al pianeta. Per ragioni meccaniche non possono essere corpi rigidi, ma sciami di particelle di tipo meteorico che ruotano tutte insieme come altrettante gocce d'acqua d'un immenso fiume o come tanti granelli di polvere di un unico vortice. Secondo rilievi recentissimi si ritiene che queste particelle possano essere ricoperte, o addirittura costituite, di «ghiaccio secco» (ammoniaca ghiacciata). Ma dobbiamo andar cauti a giudicare, dopo lo svarione delle calotte di Marte, che ritenevamo anch'esse fatte di ghiaccio secco e che sono risultate invece di ghiaccio d'acqua. La larghezza massima degli anelli è di 276 mila chilometri e nella loro parte inferiore si avvicinano a Saturno fino a 11 mila chilometri dalla superficie. Lo spessore è piccolissimo, forse di appena tre o quattromila metri. Ciò che sorprende è la straordinaria bellezza e complessità di quel mondo. Vedere Saturno ad un telescopio anche di non grande apertura è uno spettacolo che a goderlo una volta non si dimentica per tutta la vita. Archi immensi gettati come volte attraverso il cielo, e tutt'intorno dieci satelliti (dei quali alcuni più grandi della nostra Luna) che vengono eclissati, nascosti o riappaiono mentre il Sole lontano appare, ad un immaginario abitante di quel pianeta, come un diamante infocato sullo sfondo nerissimo. Gli anelli ruotano sul piano equatoriale del pianeta, quindi a volte li vediamo di piatto, altre volte più 0 meno di taglio fino a ridursi ad un esile filo, quasi un'ombra nera sul massiccio corpo di Saturno. La scoperta che anche Urano è avvolto da una fascia di anelli come Saturno pone agli astronomi grossi problemi. Anzitutto fa ritenere che esista una certa unicità di origine dei due pianeti, ambedue assai più grandi e meno densi della Terra; e ambedue cosi distanti da noi che, se in particolare volessimo mandare un messaggio-radio ad una nostra base su Urano (le onde radio viaggiano a 300 mila chilometri al secondo) dovremmo aspettare cinque ore per ottenere una risposta. Hanno un'atmosfera così spessa e velenosa (metano, idrogeno e ammoniaca) che non potremmo certamente viverci se non dentro cupole pressurizzate, probabilmente i due pianeti ncn presentano nemmeno una superficie solida su cui poggiare il piede. Ora si tratta di trovare una spiegazione agli anelli, non più fenomeno particolare di un singolo pianeta, ma realtà che possiamo ritenere «normale» per pianeti situati ad una certa distanza dall'astro primario. Ciò potrebbe avere importanza enorme per ipotizzare le vere origini del Sistema Solare e della nostra stessa Terra, e quindi di noi stessi uomini. Urano (scoperto visualmente da Hershel nel 1871; ne prese nota sul coperchio d'una scatola di fiammiferi) presenta grandissime difficoltà all'osservazione, e ciò spiega come gli anelli siano stati scorti appena ora. Inol- 1 tre è dotato di una caratteristica (singolare: ruota su se stesso in meno di dodici ore (la Terra. molto più piccola, ne impiega ventiquattro) e il piano di rotazione assiale è quasi adagiato sul piano dell'orbita circumsolare. Ne risulta che il polo è come fosse al posto dell'equatore; e siccome l'anno di Urano dura 84 anni terrestri, la notte — e rispettivamente il giorno — durano decine di anni. Un bel pasticcio. Umberto Oddone Urano con gli anelli e i suoi cinque satelliti

Persone citate: Cassini, Gamma, Saturno, Umberto Oddone Urano

Luoghi citati: Los Angeles