Il Congresso regionale ad Asti

Il Congresso regionale ad Asti Il Congresso regionale ad Asti Il pri giudica il voto elettorale e la crisi "Lanceremo un appello al pei per una politica salariale non inflazionistica e alla de per il rigore nella finanza pubblica" Il congresso regionale del pri si svolgerà sabato e domenica al teatro Alfieri di Asti, dove gli oltre 150 delegati eletti nelle 105 sezioni delle 7 • consociazioni • provinciali, esprimeranno il primo giudizio generale sul voto del 20 giugno 1976 e sulla linea politica del partito per uscire dall'attuale crisi economica e sociale. Il pri, con 5 mila Iscritti è una piccola, ma vivace forza. Nelle elezioni dello scorso anno ha ottenuto In Piemonte circa 124 mila voti, cioè due deputati: gli onorevoli Giorgio La Malfa (TorinoNovara-Vercelli) e Vitale Robaldo nella circoscrizione Sud, CuneoAstl-Alessandrla. Per II Senato le preferenze hanno sfiorato le 125 mila unità (4,5 per cento) consentendo l'ingresso a Palazzo Madama del prof. Bruno Visentini. Alla Regione I repubblicani contano su due consiglieri, la dott. Aurelia Castagnone Vaccarino ed il dott. Enrico Gastaldi; i consiglieri provinciali complessivamente sono sei e gli amministratori comunali 130: a Torino dopo la scissione di Biffi Gentili e Francone, nella Sala Rossa di Palazzo Civico è rimasto solo l'on. Giorgio La Malfa. « Ma — spiega Aldo Gandolfi, segretario regionale uscente — la nostra consistenza è rimasta Intatta >. Il maggior successo, il pri l'ha ottenuto nel Cuneese con il 4,6 per cento (17.642 voti); seconda, la provincia di Asti (4,4 e 6911 voti), quella di Torino è terza (4,3 per cento), ma i voti a causa della densità demografica superano largamente la metà dei suffragi ottenuti dall'« edera > in tutta la regione, circa 70 mila, su un totale di 124 mila. Come sono stati utilizzati questi consensi? Risponde Gandolfi: • Dopo le elezioni amministrative del '75 abbiamo rifiutato la linea del psi e di Vlttorelli per la costituzione di maggioranze di sinistra ovunque possibile. Ritenevamo allora come adesso, che fosse necessaria una ricerca di accordi programmatici molto ampi In grado di affrontare la crisi ». Volete un governo di emergenza? « No. Anzi eravamo e slamo convinti che accelerare il capovolgimento degli equilibri costituisca un grave pericolo : E in Piemonte? Gandolfi è critico: « La maggioranza di sinistra alla Regione, formata su basi molto fragili, con apporti acquisiti in modo piuttosto disinvolto, è fallita. Soprattutto sul plano di sviluppo. Motivo? Ha continuato sulla strada tradizionale del programmi onnicomprensivi, Incapaci di definire scelte prioritarie, di rispondere ai problemi ». Veniamo ad un'analisi interna al pri. Nella regione esistono posizioni diverse da quelle della segreteria nazionale? Gandolfi: «// 90 per cento del delegati è sulla linea La Malta-Biasini. Bucalossi fa destra] non ha seguaci, mentre! circa il 10 per cento si riconosce nella sinistra del lombardo Olcese ». La linea « lamalflana » a Torino è rappresentata • totalmente » dall'ori. Giorgio La Malfa e si esprime in primo luogo sotto il profilo economico. Un profilo che, ad esempio, determina un preciso - rifiuto » ad Andreotti. Dice Giorgio La Malfa: » Fino a qualche giorno fa II governo dichiarava suo obiettivo contenere l'aumento dei prezzi nel 77 entro il 16 per cento. Ma i dati di febbraio 1+2 per cento) lo smentiscono, poiché prolettati su base annua significherebbero un incremento del 26-27 per cento ». Ecco allora che il pri lancia il proprio appello ai maggiori partiti: • Al pei, per far valere una politica salariale che non sìa inflazionistica e che consenta margini per gli Investimenti produttivi, per l'allargamento dell'occupazione. Alla de, affinchè innovando rispetto al suo tradizionale disinteresse per questi problemi, sappia indicare una politica rigorosa nel campo della finanza pubblica, contenendo l'espansione della spesa corrente, uno dei fattori dell'Inflazione ». Sono problemi grossi, non solo piemontesi, anche perché il pri, come in conclusione afferma Giorgio La Malfa, vuol sapere, al di là degli schieramenti, se i partiti • tenteranno di governare la crisi, a costo di scontentare quote di elettori ». Un appello che potrebbe partire proprio da Asti, cioè da un congresso regionale al quale è prevista la presenza del sen. Visentini e, forse, del segretario nazionale, Biasini. Giuseppe Sangiorgìo

Luoghi citati: Asti, Malta, Piemonte, Torino