Una stimata dottoressa rivela " Non ho mai avuto la laurea"

Una stimata dottoressa rivela " Non ho mai avuto la laurea"E' il secondo caso all'ospedale di Monza Una stimata dottoressa rivela " Non ho mai avuto la laurea" (Dal nostro corrispondente) Monza, 29 marzo. Ancora un medico privo di laurea all'ospedale di Monza. Dopo il caso del sedicente dottor Giuliano Gerardo Barni, 32 anni, arrestato la scorsa settimana dai carabinieri di Vercelli perché coinvolto in un «giro di lauree false», è venuta ora alla luce anche la vicenda della «dottoressa» Laura Ughi, 31 anni, residente a Monza e come il suo «collega» ora rinchiuso in carcere, da tre anni in servizio presso l'accettazione e il pronto soccorso dell'ospedale annessi alla divisione di chirurgia d'urgenza, diretta dal professor Vincenzo Nociti. Sembra inoltre che la Ughi recentemente abbia aperto un proprio ambulatorio a Sesto San Giovanni. E' stata la stessa Laura Ughi a rivelare di non essere in possesso del diploma di laurea, ma di avere frequentato solo fino al terzo anno l'Università statale di Milano. La sedicente dottoressa sapeva che l'amministrazione comunale, dopo il caso del «dottor Barni», aveva deciso di effettuare un controllo di tutti i certificati dì laurea dei medici che lavorano nel nosocomio a partire dai primari fino ai laureati in medicina assunti di recente: si rendeva quindi conto che prima o poi sarebbe stata scoperta. Per qualche giorno ha resistito alla disperazione. Forse sperava di potersela cavare e di non essere scoperta, poi però non ha più retto alla tensione nervosa. Ieri pomeriggio, dopo avere rivelato al padre, un perito agrario di Monza, il suo segreto, si è recata alla direzione del nosocomio ed ha parlato con il direttore amministrativo. «So che state controllando le lauree di tutti i medici — ha detto fra le lacrime la giovane — prima che veniate a scoprirlo voi voglio dirvelo io: non ho la laurea e i documenti che ho presentato sono falsi». Lo stupore è stato enorme. Come il Barni, anche Laura Ughi era conosciuta e stimata come seria professionista. Sapeva insomma fare bene la sua professione. «Non è assolutamente retorica — ha detto a questo proposito un medico dell'ospedale che conosceva bene Laura Ughi e che proprio per questo motivo vuole mantenere l'anonimato — la mia collega o almeno quella che ritenevo tale era molto brava, seria e coscienziosa. Avere appreso che anche lei non era laureata è stato per me e per gli altri medici un tremendo colpo». Ma perché avvengono questi fatti? Perché giovani di famiglie note e stimate saltano il fosso accorciando i tempi e gli studi per ottenere la laurea senza fatica? Per quanto riguarda Laura Ughi, il «salto del fosso» sarebbe stato dettato dalla necessità di un immediato guadagno. Figlia di profughi jugoslavi, subito dopo l'iscrizione all'Università si era trovata in una situazione familiare difficile, che le imponeva di mettersi a lavo¬ rare. L'impiego lo aveva trovato proprio all'ospedale, dove aveva iniziato a fare pratica in medicina. Poi aveva presentato un certificato di laurea ed era stata assunta in via provvisoria. La legge di sanatoria emessa nell'aprile 1975 le aveva favorito l'assunzione in pianta stabile. Domani mattina il legale dell'ospedale monzese avvocato Giovanni Centemero, per conto della stessa amministrazione ospedaliera, presenterà un esposto denuncia nei confronti della Ughi. E' molto probabile che — come è avvenuto dopo l'arresto del «dottor» Barni — l'ospedale San Gerardo voglia tutelarsi e costituirsi parte civile nel procedimento penale che dovrebbe essere avviato contro la giovane sedicente dot¬ toressa. g. a.

Persone citate: Barni, Giovanni Centemero, Giuliano Gerardo Barni, Laura Ughi, Ughi

Luoghi citati: Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Vercelli