SICUREZZA SOCIALE

SICUREZZA SOCIALE SICUREZZA SOCIALE I contributi dell'emigrante Da qualche tempo il numero dei lavoratori che rimpatriano supera quello dei connazionali che emigrano alla ricerca di ima qualsiasi occupazione. Questo ritorno, che la saturazione degli altrui mercati di lavoro rischia di rendere definitivo, fa insorgere particolari quesiti previdenziali. Il più ricorrente è questo: se i contributi assicurativi versati in dipendenza di lavoro svolto all'estero sono cumulabili con quelli versati per opera retributiva prestata in Italia prima o dopo la parentesi emigratoria. Si vuol sapere, cioè, se il lavoratore rimpatriato ha facoltà di trasferire all'Inps i contributi che gli risultano accreditati presso istituti assicuratori stranieri in seguito a rapporti di lavoro iniziati e conclusi fuori del territorio nazionale. Abbiamo sempre dirottato all'estero la mano d'opera eccedente ed è ovvio che esistano, con gli Stati verso cui si dirige abitualmente il nostro flusso emigratorio, speciali convenzioni per la protezione previdenziale dei lavoratori. Si tratta di accordi di reciprocità, in forza dei quali i lavoratori emigrali nei territori degli Stati contraenti hanno diritto allo stesso trattamento previdenziale che la legislazione assicurativa dei Paesi che li ospitano garantisce ai prestatori d'opera indigeni. Perciò, al compimento dell'età pensionistica (o anche prima, nel caso di invalidità) quegli emigrati possono ottenere — se hanno i requisiti richiesti — la stessa pensione che, con pari retribuzione e anzianità assicurativa, spetterebbe ai cittadini del Paese che li ospita. Se tale contribuzione non basta, di per sé, per ottenere la pensione a cr.rico delle assicurazioni locali, il richiedente può farsela computare — per raggiungere il diritto — con quelle già versate per lavoro svolto in patria. In tal caso spetterà agli istituti assicuratori dei Paesi in questione liquidare la quota di competenza secondo le norme vigenti al riguardo nei singoli Stati. Per i lavoratori del Mec, emigrati nei territori della Comunità, esiste una convenzione multilaterale che garantisce a quei prestatori d'opera le stesse prestazioni previste negli Stati membri dalle assicurazioni sociali obbligatorie. Presso ogni sede provinciale dell'lnps c'è un apposito ufficio dove gli interessati possono rivolgersi per la sistemazione di queste posizioni assicurative. Osvaldo Paita

Persone citate: Osvaldo Paita

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