SECONDO I FUTUROLOGI

SECONDO I FUTUROLOGI SECONDO I FUTUROLOGI Ecco come sarà il mondo domani Come si vivrà fra dieci o quindici anni, diciamo nel 1990? Il mestiere del futurologo è oggi di moda, non solo, ma dappertutto si parla di programmazione e di investimenti a lunga scadenza; e gran parte dei compiti affidati ai giganteschi computers moderni consiste appunto nell'estrapolare il domani dai dati dell'oggi. In tutti gli istituti scientifici si fanno bilanci e si tracciano piani. Il pubblico ha appena una vaga idea di quel che si prepara dalle pubblicazioni specializzate. Ma molte cose, soprattutto nel campo delle armi e più ancora della biologia genetica, sono coperte da un velo di segreto. Vediamo comunque una previsione concreta per i singoli settori apparsa recentemente su «Le nouvel observateur ». Energia. Il consumo generale sarà più che raddoppiato e regneranno tre sovrani «pari grado»: petrolio, carbone (se si giungerà alla idrogenazione in sito) e atomo. Funzioneranno le centrali attuali e quelle autofertilizzanti. I raggi del sole saranno utilizzati in tutto il mondo per gli usi domestici. Avranno grande sviluppo l'energia geotermica e l'utilizzazione dei vulcani. Poi, poco alla volta (se non si giungerà all'energia di fusione, cioè al controllo della bomba H) l'atomo prenderà a regredire. Impareremo sempre più a servirci del sole: è prevedibile la costruzione di grandi satelliti collettori, sincroni con la Terra, che faranno convergere sulla superficie terrestre l'energia necessaria. Si utilizzeranno anche gli «alberi del petrolio», una varietà di euforbie che produce una specie di resina straordinariamente simile al petrolio grezzo, e alghe. Queste ultime, come tutti i vegetali, si decompongono producendo metano, e si potranno coltivare in zone apposite. Trasporti e spazio. Treni sopraelevati a trecento chilometri orari tra tutte le grandi città, metropolitane in tutti i grossi centri, elicotteri tascabili per gli uomini d'affari e i servizi urgenti, una nuova generazione di aerei supersonici per i collegamenti intercontinentali. Il cosmo sarà raggiungibile da tutti, con la navetta spaziale che parte, va in orbita e torna all'aeroporto per ripartirne più e più volte. I satelliti (tipo Spacelab) saranno molti e abitati permanentemente da scienziati e (ahimè) da militari. Non si faranno grandi spedizioni umane sugli altri pianeti ma lo spazio attorno alla Terra sarà frequentatissimo e ci si disputerà le orbite migliori. Quattro ordini di studi: astronomia (telescopi extra atmosferici, raggi gamma e raggi X), risorse della Terra (viste dall'alto con i raggi infrarossi e con gli spettrometri di massa), ricerche di fisica (come saldature, polimerizzazioni ecc.) e ricerche di biologia in condizioni di assenza di peso. Elettronica casalinga. Miniaturizzazione sempre più spinta (un computer in un fiammife¬ ro); i fili elettrici metallici saranno sostituiti da fibre ottiche di vetro e gli impulsi elettrici (per esempio nei telefoni attuali) sostituiti da onde luminose. Ogni filo di vetro, molto meno costoso del rame, potrà trasportare centinaia di comunicazioni telefoniche e televisive. Telefono e televisore si sposeranno e diventeranno la nostra segretaria. Collegati ad un elaboratore risponderanno in un istante ad ogni nostra domanda e impartiranno i nostri ordini a banche, negozi, fornitori, clienti. Tutto il sapere del mondo, immagazzinato in «banche di dati», sarà accessibile direttamente ad ogni richiesta. Si potrà persino giocare al ping pong elettronico, al bridge e agli scacchi con il computer. Il telefono sarà a tastiera. Avremo regolarmente copia o registrazione della conversazione. Lo schermo televisivo regnerà ovunque: il cruscotto stesso dei grandi aerei sarà sostituito da uno schermo con il quale il pilota potrà colloquiare. Medicina. Vittoria sempre più netta contro i virus (il vaiolo è l'ultima malattia quasi sparita dalla faccia della Terra, spariranno l'epatite virale, l'herpes, gli orecchioni, la mononucleosi infettiva). Si otterrà un vaccino antigravidanza, che sarà il contraccettivo ideale. Grossi progressi anche in neurologia: già si controlla con la biochimica il morbo di Parkinson, si vincerà anche la terribile sclerosi a placche che sembra avere molto di comune con il Parkinson. Si creeranno droghe innocue (già l'anno scorso sono state isolate due molecole morfino-simili di pari efficacia e pericolosità infinitamente minore) e tutta una serie di tranquillanti, eccitanti, euforizzanti. Si otterranno le prime grosse manipolazioni geniche (Khorama). Potremo scegliere a volontà il sesso dei figli, il colore dei capelli e altre caratteristiche. In questo campo le prospettive sono così straordinarie che tutti hanno paura. Grandi progressi anche nella chirurgia. Avremo il cuore e i reni artificiali; per i trapianti naturali non avremo ancora vinto il rigetto. Pròtesi (arti, denti) sempre più perfette e funzionali. Pacemakers al plutonio a buon mercato e sicuri. La battaglia contro il cancro invece segnerà il passo. Ancora non sappiamo perché certe cellule degenerano e si mettono a crescere in opposizione all'organismo. Ma si faranno progressi nella terapia collaterale, nella diagnosi precoce, nel rallentare le metastasi. Alimentazione. La popolazione mondiale sarà di forse otto o più miliardi di abitanti. Le coltivazioni attuali saranno tutt'altro che sufficienti. La grande speranza è la manipolazione genetica delle piante. Si lavora per ottenere cereali che riducano di due terzi il consumo di fertilizzanti azotati e che non richiedano irrigazione. Le prospettive sembrano buone. Dovremo poi rivolgerci ai grandi giardini del mare. Si faranno coltivazioni, soprattutto di alghe alimentari, nei fiordi, nei bacini costieri, negli stagni, negli atolli del Pacifico. Nelle stesse zone si potranno fare enormi allevamenti di pesci. E poi si spera nella biochimica, nella realizzazione di alimenti sintetici. Ogni impianto chimico che sorge (ma bisogna impedire gli inquinamenti e la rottura dell'equilibrio biologico!) è una speranza per il nostro futuro. Studio del cosmo. Due ordini di ricerche, nei laboratori di fisica (macchine acceleratrici di particelle) e in quel grande laboratorio che è l'universo. Lo studio delle stelle esplodenti (nove e supernove), dei «buchi neri», delle Galassie in esplosione, dei quasars e delle pulsar (stelle a neutroni) potranno portarci ad identificare i misteriosi quarks, l'enigmatica «materia prima» di cui sono fatti gli atomi. Qui ogni previsione è azzardata, ma ogni cosa potrebbe diventare possibile. Umberto Oddone

Persone citate: Khorama, Parkinson, Umberto Oddone