Quattro evasi arrestati in villa

Quattro evasi arrestati in villa A Bardolino sul lago di Garda Quattro evasi arrestati in villa Anche quattro complici, fra cui due donne, finiti in carcere (Dal nostro corrispondente) Verona, 25 marzo. Questa mattina sei uomini e due donne sono stati arrestati in un villino a Bardolino, sul lago di Garda. Quattro di essi: Silvano Maistrello, 29 anni, da Venezia; Umberto Marchesi, 23 anni, da Bergamo; Costante Carraro, 29 anni, da Venezia; e Pietro Novali, 24 anni, da Castel Calepio (Bergamo) erano ricercati perché evasi rispettivamente i primi tre dal carcere di Venezia e il Novali da quello di Treviso. Gli altri quattro arrestati sono Paolo Bogo, 24 anni, da Venezia; Mauro Forzati, 21 anni, da Mesola di Ferrara; Maria Rosa Cucchi, 24 anni, da Varese; e Wilma Mazzucchetti, di 19. Durante l'operazione, condotta dai carabinieri di Verona, Villafranca, Caprino, in collaborazione con i loro colleghi di Venezia, sono stati anche recuperati due fucili a canne mozze, un mitra del tipo «Mab», una decina di pistole, una bomba a mano del tipo «Srcm», qualche centinaio di proiettili, e ancora passamontagna, parrucche, carte d'identità in bianco e un totale di 15 milioni di lire in banconote di vario taglio. Nel Veneto, senz'altro, il più noto è Silvano Maistrello, conosciuto con il soprannome di «Kociss», maestro nell'arte della fuga dalle patrie galere, avendo al suo attivo ben 6 evasioni; l'ultima dalle carceri veneziane il 26 ottobre dello scorso anno, quando è riuscito a fuggire in compagnia del Marchesi e del Carraro (quest'ultimo conosciuto negli ambienti della «mala» con il soprannome di «Chessman»), dopo aver corrotto una guardia carceraria. Paolo Bogo è il braccio destro di «Kociss» e si trovava in libertà provvisoria. Infine Pietro Novali era fuggito dal carcere di Santa Bona di Treviso il 2 gennaio scorso. Questa, in breve la cronaca che ha condotto all'arresto degli otto. Ore 6. Quaranta carabinieri circondano la villetta a due piani sulla panoramica del lago. Un ufficiale dell'Arma intima a quanti si trovano all'interno, e cioè il Mazzucchetti, il Forzati, il Bogo, il Carraro e il Maistrello di uscire. Gli assediati, però, hanno paura di uscire: te¬ mono di essere uccisi; cominciano a parlamentare. Alla fine, dopo mezz'ora, si mettono d'accordo; escono uno alla volta con le mani dietro la nuca e a mano a mano vengono arrestati. Passa mezz'ora. I carabinieri sono ancora appostati quando arriva una «Renault». A bordo ci sono il Novali, il Marchesi e la Cucchi. Vedono i carabinieri, tentano la fuga, ma una sventagliata di mitra sparata a scopo intimidatorio, li convince a fermarsi. Dopo l'arresto, durante una visita medica, è stato accertato che Paolo Bogo presenta una ferita da arma da fuoco (con ritenzione di proiettile) alla scapola destra. La ferita non è recente; ferite da armi da fuoco vengono trovate anche al Maistrello e a Pietro Novali. Non si esclude che il ferimento del Bogo e del Maistrello sia avvenuto quattro giorni fa, al Lido di Spina, nel Ferrarese, quando dopo una sparatoria venne fermata la moglie del Maistrello e l'amica del Bogo, mentre i due evasi riuscirono in quell'occasione a sfuggire per l'ultima volta alla cattura. f. r. Verona. Silvano Maistrello, detto «Kociss», uno dei quattro evasi arrestati (tel. Ansa)