Mostri e graffi di Augusto Minucci

Mostri e graffi Nelle gallerie Mostri e graffi Liliana Petrovic, una giovane jugoslava che vive ormai da parecchi anni a Roma, espone alla galleria «Ricerche» di via Casalls 12, una serie di dipinti che rivelano, non soltanto le sue Innegabili qualità pittoriche, ma soprattutto un forte temperamento artistico. SI nota Infatti In queste tele, in cui appaiono bambole focomeliche ed emblematici mostri, un rapporto tra il quotidiano e II favoloso che rispecchia angosciosamente le paure e le incognite che affollano la nostra esistenza. Una capacità di coagulare II dramma attraverso un pulsare di note livide che si accendono di improvvisi bagliori, di scaglie di luce, quasi che In mezzo al disfacimento e alla disperazione, si accendesse un germoglio di speranza. E' vero, come sottolinea Davide Lajolo, che la presenta per questa sua mostra torinese, che la Petrovic risente ancora dell'Influenza di alcuni maestri e, In particolare, di Sergio Vacchl, ma è altrettanto vero che, In queste forti opere, già si scorgono l segni di una personalità destinata certamente a diventare sempre più autonoma. ★ ★ Artista raffinato e colto, Il milanese Franco Rognoni, delinea le sue città e i suoi personaggi con un segno sapiente che appare come graffiato su un muro sapido di finissimi colori su cui s'innestano note altissime di verdi rossi e azzurri a creare contrasti pieni di musicalità. Su questi «muri» appaiono le favole di oggi raccontate con un Intelligente sarcasmo mal disgiunto da una profonda poesia. Espone alla «Davico» (Galleria Subalpina). ★ ★ La genovese Renata Boero raccoglie radici, le essica, le schiaccia, le fa bollire e ne ricava dei pigmenti che poi «spalma» sulla tela con un rullo. Un'operazione soprattutto intellettuale che si riallaccia In un certo senso agli antichi maestri (ognuno aveva le sue segrete ricette) e che ie consente di partecipare, e allo stesso tempo evocare, in modo totale. Il mondo della pittura. E se quello che conta è il risultato, ecco I suoi grandi pannelli che appaiono come muri composti da file di mattoni giocati su una gamma di colori sensibilissimi che vanno dal bruno ai seppia, al pallidi ocra, con un risultato affascinante. Espone alla «Martano», via C. Battisti 3. ★ * Disinvolta e piena di vitalità, la pittura di Renata Giusana che, pur essendo giovanissima, non teme di apparire una sopravvissuta e traccia con mano veloce e un colore squillante, ma limpido, case dal tetti infuocati di sole, solitarie barche immobili nel verdeazzurro della laguna, sontuose nature morte e nudi femminili Imbevuti di luce. Luigi Firpo che la presenta per questa sua mostra alla galleria di via Doria 21, dice giustamente che la pittura di questa artista esprime il coraggio di vivere, la ricerca di autenticità, un voler essere se stessa con umile e Inflessibile determinazione. ★ * Vincenzo Forneris. allievo di Giacomo Grosso e Ghivarello, nato nel 1904 e deceduto nel 1956, fu uno di quei pittori (e ce ne furono tanti in Piemonte) che operarono In umiltà e silenzio paghi soltanto di ritrarre quella natura per la quale sentivano un fascino Irresistibile. Ce lo dicono I piccoli dipinti esposti alla «Berman» (via Arcivescovado 9): boschi, torrenti, vigneti (In alcuni si avvertono ancora echi ottocenteschi) realizzati con un colore sommesso, ma limpido capace di restituirci Il mutare delle stagioni, il calore del sole e darci tutto l'incanto di un momento. Augusto Minucci Teatro Gianduia — Oggi e domani alle 16, In via S. Teresa 5 spettacolo delle Marionette Lupi: « Cuor d'oro » e « Pirlmpimplm »

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