Dossier del Parlamento sulla situazione italiana

Dossier del Parlamento sulla situazione italiana Dossier del Parlamento sulla situazione italiana Roma, 23 marzo. Il Parlamento ha concluso l'indagine conoscitiva sui problemi dell'energia, dn relazione ai piano energetico nazionale e alla costruzione delle previste centrali nucleari. U lungo «dossier» che la presidenza della Corrimissione industria della Camera tiene ancora riservato, dovrà subire, probabilmente, numerose modifiche. Su di esso sono, infatti, appuntati gli occhi degli esponenti del «dissenso» che vedono nella costruzione delle centrali nucleari gravi problemi di sicurezza della popolazione e dell'ambiente. Un primo scontro lo si avrà, comunque, giovedì prossimo: in una audizione pubblica, decisa dal presidente della Commissione Loris Fortuna, gli scienziati dovranno chiarire se e quali pericoli comporta l'adozione di impianti atomici per l'energia elettrica. Fisici prestigiosi come Arnaldi, Bernardini, Colombo, Silvestri, Pancini, per la prima volta in un'aula parlamentare, dibatteranno il problema. Nel frattempo, possiamo anticipare alcune partì dell'indagine conoscitiva sui problemi dell'energia. Il documento ricorda come l'importazione di petrolio sia andata via via crescendo e con essa la dipendenza energetica dell'Italia dai Paesi produttori. Fra l'altro, la struttura della base industriale italiana presenta caratteri di grande rigidità, essendo fondata su settori ad alto contenuto energetico, nei quaili, cioè, è molto alta l'incidenza dei costi energetici. La fonte alternativa, prevista in via principale dal piano energetico nazionale, si basa sulla realizzazione di 12 centrali nucleari (le 4 già ordinate, più altre 8) che rappresenterebbero la «soglia minima» perché il sistema industriale italiano possa economicamente effettuare i necessari investimenti per attrezzarsi ade giratamente nel settore nu¬ cleare. Ma al di là della convenienza economica, restano i problemi della sicurezza. Il documento del Parlamento sostiene, in pratica, che gli elementi di pericolo sono marginali, al limite inesistenti. L'energia nucleare, si dice, «ha il vantaggio di provocare un inquinamento chimico trascurabile. Opera in condizioni di affidabilità quale nessun'altra attività industriale ha mai operato nella storia dello sviluppo economico. La maggioranza dei tecnici e degli studiosi assicura l'altissima sicurezza degli impianti nucleari e delle operazioni di trasporto e trattamento dei residui radioattivi». Da questi elementi, la Commissione ritiene urgente individuare subito e superare i fattori negativi che hanno finora impedito di concludere l'iter decisionale per l'emanazione delle licenze di costruzione delle centrali per le quali è stata individuata la localizzazione.

Persone citate: Arnaldi, Bernardini, Loris Fortuna, Pancini, Silvestri

Luoghi citati: Italia, Roma