Misano per riscoprire Agostini di Cristiano Chiavegato

Misano per riscoprire Agostini Assente a Daytona e Caracas non si sente ancora finito Misano per riscoprire Agostini Domenica il motociclismo mondiale torna in Europa per la prima prova stagionale - Incerta (ed affollata) la lotta nelle 350 e nelle 500 Dopo la breve parentesi americana (Daytona per la « 200 miglia » e Caracas per la prima prova del campionato mondiale) il motociclismo farà domenica il suo esordio europeo. Dove poteva andare se non in Romagna, • cu//a » dei motori? L'occasione arriva con la prima giornata del campionato italiano open, cioè aperto agli stranieri, che si disputa a Misano Adriatico, in sostituzione al tradizionale appuntamento di Modena che negli anni passati dava l'avvio alla stagione. Sette giorni dopo, poi, a Imola sarà la volta della « 200 miglia • italiana, legata a quella americana e a quella francese di Le Castellet in un trittico che mette in palio un mare di dollari per chi sarà il vincitore finale. Un inizio intenso, dunque, per il quale non mancano interesse e novità. Le maggiori novità arrivano dagli Stati Uniti. Per la prima volta da molti anni a questa parte I piloti americani puntano al campionato mondiale invece di badare soltanto a far soldi nelle loro ricche e strane corse. La Yamaha giapponese che fa la parte del leone sia come moto in lizza che per il numero di corridori che ha Ingaggiato in ogni parte del mondo, punta le sue carte sul piccolo Steve Baker, il • topolino » (soprannome che si è guadagnato per il fisico minuto, gli occhialoni che porta sempre e dei capelli ricciuti che gli tanno una testa tonda slmile a quella del Mlckey Mouse di Walt Disney) del motociclismo. Nato a Washington, ventiquattro anni, sempre in bilico sulle sue potentissime • due ruote » Baker si presenta come l'uomo più combattivo del momento. Ha vinto a Daytona sia la « 200 miglia » riservata alle 750 che la • 100 miglia » delle 250. Domenica scorsa in Venezuela ha reso la vita dura a Sheene, campione mondiale delle 500 con la Suzuki. Dietro a Baker tentano l'avventura il californiano Pat Hennen con la 500 (Suzuki) e il già conosciuto Kenny Roberts. Tutta gente che può aggiudicarsi un titolo iridato. Ovviamente le classi più inflazionate di pretendenti saranno la 350 e la 500 dove oltre al già citati americani si battono Johnny Cecotto (tornato alla vittoria con la 350 sulla pista di casa a Caracas) e l'Inglese Steve Parrlsh. Nella classe minore il campione uscente è il bravo Walter Villa che è ri¬ masto fedele alla Harley Davidson ed ha trovato quest'anno come compagno di squadra il giovane Franco Uncini, un ragazzo di 22 anni, del quale tutti i rivali parlano molto bene. Villa non è stato fortunato in Venezuela con la 350 ma si è imposto, molto bene, nella 250 dove ha preceduto la rivelazione della giornata, il trancese Patrick Fernandez (è nato nella mondana St. Tropez). Il modenese si è preparato con Impegno e giudizio per quella che sarà la sua stagione di verifica. I due titoli mondiali conquistati l'anno scorso lo hanno messo nel ruolo del pilota più pagato nei Gran Prlx, secondo le quote fissate dalla federazione internazionale: 1 milione 850 mila lire per ogni gara, contro — ad esempio — le 840 mila di Agostini. Queste cifre chiaramente sono quelle ufficiali mentre nei bilanci poi bisogna mettere gli Ingaggi sottobanco che vengono pagati a chi attira il pubblico. Abbiamo lasciato per ultimo, di proposito, il « capitolo » Agostini. Giacomo per la prima volta da dieci anni a questa parte non ha un titolo mondiale da dilendere. E' un po' l'oggetto misterioso del motociclismo internazionale. In America, recentemente, la stampa locale lo ha attaccato a proposito della sua rinuncia a partecipare alla gara di Daytona ed alle prove venezuelane. « E' finito — hanno detto —, è fallito, è anziano, ha bisogno delle pantofole calde ». Lui, Ago, risponde tranquillamente: « Si parla tanto ma I fatti sono pochi, lo parto per vincere due titoli mondiali. Ho perso le gare a Caracas — è vero — e quindi ho un handicap da superare. Ma non vedo poi In lotta quei grandi campioni che possono cancellarmi. La battaglia è aperta ». Per coprirsi le spalle, Ago che correrà con della moto Yamaha ufficiali preparate dalla casa giapponese ma presentate dall'importatore italiano, è ricorso ad una astuzia. SI è garantito una équipe internazionale di meccanici, I migliori che ci fossero sul mercato. Ha preso lo svedese Andersson, Il rhodesiano Nobby Clark, l'italiano Fanali (ex MV Agusta), il giapponese Nalto. Gente insomma che In latto di moto la sa lunga come lui. E domenica a Misano si presenterà con il solito sorriso sulle labbra come se fosse ancora l'uomo da battere. Cristiano Chiavegato Walter Villa