Il governo italiano si impegna a ... di Natale Gilio

Il governo italiano si impegna a ... Il governo italiano si impegna a ... Roma, 19 marzo. La «lettera di intenti» che il governo italiano dovrà inviare al Fondo monetario internazionale per usufruire della nuova linea di credito (Standby) di 530 milioni di dollari, sarà illustrata lunedì da Andreotti ai segretari politici dei partiti e ai presidenti dei gruppi parlamentari. Martedì è previsto, salvo modifiche di programma, l'incontro del presidente del Consiglio con i sindacati. L'elaborazione della «lettera di intenti» è stata piuttosto lunga e laboriosa: gli ultimi giorni di lavoro della delegazione del Fmi, dopo circa due settimane di analisi dei dati forniti dal Tesoro e dalla Banca d'Italia, sono stati dedicati attraverso successive modifiche alla stesura del testo definitivo consegnato giovedì scorso ad Andreotti dal ministro del Tesoro, dal governatore Baffi e dal capo delegazione del Fondo, Alan Whittome. I documenti preparati sono due: l'accordo per la concessione del presti- to che è un documento di carattere giuridico-formale e la «lettera dì intenti» a cui l'accordo si richiama per le condizioni che il governo italiano dovrà osservare ai fini dell'erogazione delle tre tranches, la prima a partire dall'I agosto '77 (salvo tiraggio in anticipo di una piccola quota), della linea di credito. Più che di condizioni imposte de jure nelle 16 cartelle suddivise in 19 punti sono elencate le linee di politica economica che il governo italiano volontariamente si impegna a portare avanti nel biennio 1977-'78. La «lettera di intenti» è firmata in prima persona dal ministro del Tesoro anche se la responsabilità deve far carico all'intero governo. Della «lettera» riassumiamo i punti qualificanti: 1) Con la presente, il governo italiano chiede al Fon. do monetario internazionale (Fmi) un accordo stand-by con il quale, entro il 31 dicembre 1978, avrà diritto di acquistare dal Fondo valuta di altri Paesi membri in cambio di lire per un ammontare pari a 450 milioni di diritti speciali di prelievo (530 milioni di dollari). Prima di procedere ad acquisti in virtù di quest'accordo, il governo italiano si consulterà con il direttore generale del Fmi circa le particolari valute nelle quali dovranno essere effettuati gli acquisti presso il Fondo. 2) Scopo di questa richiesta è sostenere la polìtica adottata dal governo italiano per raddrizzare la bilancia dei pagamenti e creare le condizioni necessarie per ridurre e mantenere basso il livello sia della disoccupazione sia dell'inflazione. L'accordo stand-by contribuirà al mantenimento di condizioni stabili per la lira sul mercato dei cambi. 3) La «lettera» illustra le linee di politica economica finora adottate. Le misure fiscali approvate alla fine del 1976 hanno avuto come obiettivo il contenimento della domanda interna e, quindi, una riduzione delle importazioni ai fini del riequilibrio della bilancia dei pagamenti. Le risorse reali così reperite vanno a riduzione del disavanzo di cassa dello Stato per il 1977. Dai 13.600 miliardi contenuti nel bilancio dì previsione, il deficit dì cassa passa a 9800 miliardi. Questo disavanzo, pari al 6 per cento del reddito nazionale previsto nell'anno corrente, contro il 10 per cento nel '76, indica una tendenza verso il graduale riassorbimento del deficit del Tesoro. Per quanto riguarda la spesa pubblica del Tesoro essa non supererà i 55 mila miliardi, ma il suo tasso di crescita nel '78 dovrà essere inferiore al tasso di inflazione. Il ministro del Tesoro ricorda una serie di azioni condotte per ridurre anche quella parte di deficit facente capo al settore pubblico in senso lato. Fra Natale Gilio (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Alan Whittome, Andreotti, Baffi

Luoghi citati: Roma