Speculazione di 100 miliardi sulla base aerea di Palermo?

Speculazione di 100 miliardi sulla base aerea di Palermo? Forse l'aeronautica abbandona Boccadifalco Speculazione di 100 miliardi sulla base aerea di Palermo? Potenti gruppi edilizi vorrebbero assicurarsi i! vasto terreno (107 ettari) (Dal nostro corrispondente) Palermo, 18 marzo. La prospettiva di un affare edilizio da almeno 100 miliardi sta accendendo dispute a Palermo dove alcuni « gruppi », non ancora usciti allo scoperto, cercano di mettere le mani sui 107 ettari di terreno, nell'immediata periferia sud-orientale della città, nei quali sorge l'aeroporto Boccadifalco dell'aeronautica militare ed in parte dati in prestito all'Aeroclub di Sicilia. Un'interrogazione al presidente della Regione, il democristiano Angelo Bonfiglio, la pronta replica dell'assessore comunale all'Urbanistica, il socialista Anselmo Guarraci, « leader » della sinistra lombardiana nell'isola, ma soprattutto una congerie d'illazioni alimentano la polemica per adesso a distanza e che tuttavia per l'entità della posta in gioco, minaccia di esplodere da un momento all'altro. C'è già chi parla di uno scandaloso valzer d'interessi, manovrati da grossi nomi dell'edilizia. Da tempo l'aeronautica militare ha avviato un graduale ma costante disimpegno della sua base di Palermo che non svolge più alcuna attività operativa e dove è di stanza un distaccamento comandato da un capitano. L'aeronautica da qualche anno invece ha privilegiato lo scalo di Milo, distante una decina di chilometri da Trapani, che per la sua vicinanza al Canale di Sicilia viene guardato con maggiore attenzione dallo stato maggiore dell'aviazione (del resto bene s'innesta nello schema difensivo Nato nel Mediterraneo). Secondo notizie, che nessuno conferma ma che sono insistenti anche a Roma, tra fine anno e il 1978 l'aeronautica militare tenterebbe di smobilitare del tutto da Boccadifalco. E' a questo punto che entra in ballo l'interrogazione che i deputati missini Giuseppe Tricoli, Francesco Virga e Tito Cusimano hanno rivolto al presidente della Regione. Essi avrebbero saputo — sostengono — che gli eredi della famiglia Natoli progettano di rientrare in possesso dell'area sulla quale ormai da mezzo secolo esiste l'aeroporto, appunto 107 ettari ormai lambiti da una quantità di palazzoni. In sostanza, la tesi delle decine di ex proprietari dell'appetibile estensione di terreno, che peraltro è in una zona panoramica da dove si ammira l'intera veduta di Palermo, è abbastanza semplice. Poiché la famiglia Natoli ebbe espropriati dallo Stato i terreni perché vi sorgesse l'aeroporto, nel momento in cui l'aeronautica dovesse abbandonarlo, verrebbero meno i motivi di pubblica utilità che determinarono il provvedimento. E quindi la restituzione. Gli in¬ terroganti hanno chiesto al presidente della Regione di chiarire la posizione del governo regionale sulla vicenda. L'assessore comunale Guarraci è stato ben pronto a parare la botta e non sembra di. sposto a farsi cogliere alla sprovvista: «Boccadifalco non si tocca — ha detto — e non consentiremmo di farlo diventare una giungla di cemento. Palermo, in ogni caso, non può rinunciare a questo polmone verde, indispensabile in una città come questa che ha già un indice di verde tra i più bassi d'Europa». «D'olirà parte non comprendo perché si stia facendo tanto chiasso — afferma l'ingegner Biondo, direttore dell'assessorato comunale all'urbanistica — perché, se davvero un simile progetto dovesse essere proposto, sarebbe indispensabile una variante al piano regolatore, cosa che non mi pare facile». Nella «querelle» è intervenuto il professor Giuseppe Virga, titolare della cattedra di diritto arnministrativo all'Università di Palermo. Egli ha chiarito che per demanializzare Boccadifalco, occorrerebbe comunque un decreto del Presidente della Repubblica il quale farebbe della vasta area un patrimonio disponibile che, attraverso l'Intendenza di Finanza, potrebbe essere venduto; ma in questo caso il Comune sarebbe privilegiato nell'acquisto, in base alla legge 865. Antonio Ravidà

Persone citate: Angelo Bonfiglio, Anselmo Guarraci, Antonio Ravidà, Francesco Virga, Giuseppe Tricoli, Giuseppe Virga, Guarraci, Natoli, Tito Cusimano

Luoghi citati: Europa, Milo, Palermo, Roma, Sicilia, Trapani