Delitto Occorsio" : ieri estradato in Italia il neofascista Tomei

Delitto Occorsio" : ieri estradato in Italia il neofascista Tomei Era stato preso a Bastia, in Corsica Delitto Occorsio" : ieri estradato in Italia il neofascista Tomei L'amico di Mario Tuti (duplice assassinio di Empoli) ha respinto ogni accusa per l'uccisione del giudice ■ Come è stato scovato in Francia (Dal nostro inviato speciale) Ventlmiglia, 17 marzo. Mauro Tornei, 36 anni, ex capo di «Ordine nuovo» di Lucca, legato al gruppo di Mario Tuti, l'assassino fascista di Empoli, ed a quello implicato nell'uccisione del giudice Occorsio, da stamane alle 11 è nelle mani della giustizia italiana. Al vecchio valico di frontiera di Ponte San Luigi gli uomini della «Suretè» 10 hanno consegnato al dott. Joele, capo dei Servizi di sicurezza della Toscana, e al dott. Fasano, dirigente la squadra politica di Firenze, i quali lo hanno preso in consegna e sono ripartiti immediatamente, sotto buona scorta, alla volta del capoluogo toscano dove da stasera Tornei è a disposizione dei magistrati Vigna e Pappalardo. Arrestato ai primi del novembre scorso in Corsica, a Bastia, dove si era rifugiato poco dopo la strage di Empoli, Mauro Tornei ha cercato di evitare l'estradizione spacciandosi per un perseguitato politico. In tale tentativo è stato patrocinato da un avvocato di Draguignan che nell'estate scorsa, aveva assunto la difesa di Mario Tuti dopo 11 suo arresto sulla Costa Azzurra. Dopo quattro mesi e mezzo, la magistratura francese la settimana scorsa ha respinto il ricorso dell'ordinovista. Tre giorni or sono. Mauro Tornei era stato trasferito da Bastia alle Carceri di Marsiglia e stamane ha fatto il suo rientro, ammanettato, in Italia. Al valico di frontiera, quando è giunto il cellulare azzurro della polizia francese, erano in attesa, oltre a Joele e Fasano, il vicequestore Caria, dirigente il commissariato di Ventimiglia, il maresciallo Sica, del settore di polizia di frontiera, ed un gruppetto di agenti del Servizio di sicurezza della Toscana. Il neofascista (giubbotto di renna, pantaloni verdone ed una camicia scura aperta sul collo) è sceso dal cellulare ed ha abbozzato una specie di sorriso, si è lasciato fotografare; mentre si avviava negli uffici della polizia di frontiera ha alzato leggermente la mano destra brontolando verso i fotografi e gli operatori della tv: «Calma, adesso basta, ne avete abbastanza». Il suo modo di fare, leggermente sprezzante, dev'essere continuato nel breve interrogatorio cui è stato sottoposto. «Sono innocente, non so nulla di Concutelli e dell'assassinio di Occorsio», avrebbe detto. La sua linea di difesa sembrerebbe impostata sul diniego assoluto. Ma gli inquirenti sono certi che Mauro Tornei c'entra per qualcosa nelle azioni dei commandos neri. Intanto, c'è il suo passato di esponente di «Ordine nuovo» a Lucca ed i suoi legami con Mario Tuti. Ed è proprio dopo il duplice assassinio di Empoli che Tornei scompare dall'Italia. Si rifugia in Corsica, a Bastia, dove sua moglie, Mireille Bouè, impiegata al municipio di Lucca, ha i genitori e qualche piccola proprietà. In Corsica, comunque, Mauro Tornei non perde i contatti con gli altri esponenti dell'eversione nera, visto che è ormai accertato che Bastia è una delle sei basi (con Roma, Barcellona, Madrid, Zurigo e Londra) ritenute sicure dai neofascisti. La scoperta di Bastia come punto di riferimento per gli ex ordinovisti è stata fatta dai magistrati Vigna e Pappalardo controllando gli imbarchi al porto di Livorno, punto obbligato degli arrivi e partenze per la Corsica. Il luogo di ritrovo dei neofascisti era in un bar del vecchio porto di Bastia, il «Goiland»: da qui, nelle settimane che hanno preceduto il delitto Occorsio sono passati molti dei personaggi ora in carcere sotto l'accusa di aver aiutato Pier Luigi Concutelli. Tornei, dunque, arriva a Bastia nell'estate del '75. A novembre dello stesso anno vi giunge un altro membro dell'organizzazione nera, Giuseppe Pugliesi, conosciuto tra i neofascisti come «Peppino l'impresario teatrale» (come 10 cita Tuti nel suo diario), 11 quale affitta un piccolo appartamento nei pressi di Bastia, ad Erbalunga, nuovo quartiere residenziale. E' in questo alloggio che a brevissima scadenza dall'arrivo di Pugliesi vengono notati anche Gianfranco Ferro, il fascista proprietario della motocicletta che ha consentito di risalire agli assassini di Occorsio, e lo stesso Concutelli. Vittorio Preve Ponte San Luigi. Mauro Tornei subito dopo la consegna alle autorità italiane sul confine francese (telefoto Ansa)