Tra la geometria e il fantastico di Augusto Minucci

Tra la geometria e il fantastico NELLE GALLERIE TORINESI Tra la geometria e il fantastico Il torinese Marcolino Gandini, uno degli artisti più sensibili e attenti del panorama italiano, espone le sue ultime opere nella galleria • IP 220 > In via Mazzini 33. Sono grandi pannelli composti da irregolari figure geometriche che si combaciano, ma su diversi livelli, quasi a formare un rilievo planimetrico, una specie di paesaggio visto dall'alto, scandito da morbidissimi colori. E con il dato naturale, anche se in modo tutto Intellettuale, questi lavori hanno una precisa relazione. C'è infatti alla radice di queste composizioni un particolare modo di considerare la natura che per Gandini è fatta • di tempo, di spazio, di pause, di ritmo, di tensioni, di strutture e dì linee di forza: tutti elementi In costante dialettica e contemporaneità ». Si potrà obiettare che è una visione oggettiva e disquisire come Renato Bari ili sul fatto che la vita organica del corpi animali e vegetali non conosce l'angolo retto, ma solo linee fluide e organizzazioni aleatorie, ma non si può non riconoscere la straordinaria intelligenza e il fascino di questa Interpretazione. ★ ★ Dicono che in casa di Alessandri, capogruppo del • Surfanta ■ e proprietario della ■ soffitta ma- glea ■ alberghino i diavoli, ma io credo che vi abiti soltanto una vivissima fantasia che si abbandona al sogno e all'incubo per fare emergere • senza veli > le immagini che fluttuano nel nostro 10 più profondo. Una fantasia mediata però da una sorvegliata sensibilità che attinge da un vasto patrimonio culturale per raccontare, con una originale simbologia, la vita, i suol misteri, le sue contraddizioni. Questo, alla fine, ci sembra il senso dei bellissimi disegni esposti In questi giorni alla galleria ■ La Tavolozza », corso De Gasperi n. 35, dove adolescenti sottilmente perverse, vengono ghermite e Insidiate da mostri (bellissimi nelle loro orride forme), ma non si sa chi ne uscirà vincitore. Sono 11 bene e il male che si contrappongono, ma senza drammi, anzi con un pizzico di humour. Humour nero finché si vuole, ma mal disgiunto da una certa sua grazia che rende queste tavole, piene di una sarabanda di Invenzioni di sapore orientale, estremamente suggestiva ★ ★ Ecco, come di consueto, alcune segnalazioni. Alla • Cittadella » (via Bertola 31, Elio Depaoli, un artista che galoppa sul filo del fantastico, espone le sue nitide e fredde • macchine mitologiche » che sembrano approdate su mondi disabitati. Alla • Nlck Edel » di via Boterò 23, Mario Vaschette), presenta una serie di lirici paesaggi che rivelano tutto il suo amore per la natura. Infine alla « Erika », via Principe Amedeo 28, Federico Chiales, espone sensibilissime, trepide stesure di colore su cui appaiono minimi segni, come il rapprendersi di emozioni venute dal profondo dell'anima. Augusto Minucci

Persone citate: Alessandri, Edel, Elio Depaoli, Federico Chiales, Gandini, Marcolino Gandini, Renato Bari