Chiesa, il futuro vicino ai poveri

Chiesa, il futuro vicino ai poveri Lezione del cardinale Chiesa, il futuro vicino ai poveri Padre Pellegrino ricorda l'esempio di Papa Giovanni: "Lavorò per il domani" « Non ci deve preoccupare il domani, ma ciò che si può fare oggi per costruire il nostro domani », ha detto, tra l'altro, il cardinale Pellegrino rispondendo alla domanda: « C'è un domani per la Chiesa? », tema della prima di tre conferenze promosse dalla facoltà di teologia (si tengono il giovedì sera alla Camera di commercio, via Giolittl 26; prossimi argomenti: « Visione cristiana della sessualità »; « Ideologia della libertà»). Sono « tanfi e tanto gravi l problemi del presente » — ha sostenuto il cardinale — che non si pecca d'omissione se si lascia da parte 11 futuro. « Non sono un esperto », ha detto, ripetendo con Sant'Agostino: « Futuro e passato non esistono. Esiste soltanto il presente del passato, il presente del presente, il presente del futuro ». Ogni uomo, cioè, deve vivere 11 proprio tempo, con generosità, amore e dedizione. Il futuro scaturirà da cosa ha seminato. Il domani, in sostanza, è frutto di una libera scelta presente. « Il futuro della Chiesa si attua secondo un piano divino che sollecita la libera e intelligente collaborazione dell'uomo ». Insieme con teologi, studiosi e padri della Chiesa, padre Pellegrino ha citato più volte Papa Giovanni: « Non so — ha detto — se abbia fatto profezie. So che ha fatto molto di più, ha lavorato per il domani della Chiesa », entità « dinamica che si costruisce giorno per giorno ». E' legittimo parlare di futuro « nel senso di crescita, nella continua promozione ». In ogni caso, « la Chiesa deve rimanere fedele a se stessa, senza cercare modelli, ma costruendosi continuamente sul suo fondamento, Cristo ». Dunque, « una Chiesa fedele a sé stessa, cioè a Cristo, ma fedele anche agli uomini ». A questo punto il cardinale ha parlato dell'importanza del linguaggio per portare il « messaggio » a chi non lo conosce, ma anche a chi vive in un mondo diverso dalle espressioni che andavano bene un tempo e invece sono ancora oggi usate. Ha portato l'esempio di missionari e di sucre, ha citato « la angoscia di sacerdoti e laici che non riescono a trovare nuove strade per parlare alla gente », affermando: « I nostri metodi pastorali non si adattano sempre all'uomo moderno, che pure ha fame di Dio ». Occorre, quindi, l'aggiornamento dei metodi sollecitato anche dal Concilio vaticano secondo. « Usiamo le parole della tradizione senza renderci conto che c'è un abisso tra ti passato e il presente ». Altro concetto: « Chiesa fedele a sé stessa, ma povera e vicina ai poveri ». Il cardinale ha ripetuto le parole di Cristo: « Gli uccelli hanno il loro nido, ma il figlio dell'Uomo non ha dove posare il capo ». La Chiesa deve « circondare di affettuosa cura poveri e sofferenti », come ha fatto il suo fondatore, che ha sempre operato « in spirito di povertà e di amore ». La Chiesa deve essere sensibile alle esigenze dell'uomo, lontana dalle apparenze e dalle speculazioni, deve rinunciare a ciò che non è necessario, spogliarsi del superfluo e di ogni vanità, stare vicino al poveri. « Una Chiesa lontana dai poveri è lontana da Dio ». Ultimo pensiero: la speranza. Dev'essere la forza del cristiano, lo strumento per superare gli squilibri. « Il futuro si prepara attraverso la speranza ». Con la speranza si pub raggiungere « la pace del Signore, la pace del sabato, la pace senza tramonto ». re. ro. «Le risorse energetiche» — Promossa dall'Usis e dall'Associazione Termotecnica italiana, si svolgerà martedì 22 marzo, ore 17,30 alla Camera di commercio, la conferenza del prof. M. King Hubbert: «Le risorse energetiche: dilemma scientifico e culturale».

Persone citate: King Hubbert, Padre Pellegrino, Papa Giovanni