L'industriale: "Non avevo scelta ho sparato chiudendo gli occhi"

L'industriale: "Non avevo scelta ho sparato chiudendo gli occhi" Gravissimo all'ospedale il giovane rapinatore ferito L'industriale: "Non avevo scelta ho sparato chiudendo gli occhi" Racconta: "Continuava a minacciarmi, ho avuto il tempo di estrarre la pistola e armarla - Poi l'ho puntata, lui ha perduto del tutto la testa e ho premuto il grilletto. Spero che si salvi" Ignazio Bullaro rischia di pagare con la vita 11 suo esordio nella rapina. Il proiettile di pistola esplosogli quasi a bruciapelo dall'aggredlto, ring. Pierlorenzo Gagliardi, gli ha trapassato il ventre causando lesioni gravissime. Il giovane (compirà 18 anni soltanto ad ottobre) lotta con la morte in un letto delle Mollnette, i medici si sono riservati la prognosi. Ladruncolo, già esperto dei rigori del riformatorio, Ignazio ha tentato il salto di qualità nel mondo della mala comportandosi nella maniera peggiore. Ha minacciato con la sua rivoltella l'industriale ricorrendo alla solita truculenta verbale « Su le mani e fermo, un movimento e ti uccido senza pensarci due volte », ma ostentando una goffaggine tale da dare coraggio anche alla vittima designata. Pierlorenzo Gagliardi ha avuto tutto il tempo di portare la destra alla pistola infilata nella cintura dei pantaloni, di impugnarla e far scorrere la pallottola in canna. « Il bandito era a due passi da me —- ha raccontato l'ingegnere in questura — continuava a vomitarmi contro insultt e minacce, ho tentato di ratinarlo. La canna della sua arma era spianata contro Il petto, oscillava terribilmente ». Con uno scatto, approfittando di un attimo di distrazione del rapinatore, Pierlorenzo Gagliardi punta la pistola. Un istante eterno: Ignazio, sempre tremando, perde la testa, cerca di premere il grilletto mirando al vclto del rivale. « Non avevo scelta — si è giustificato in questura l'industriale — ho fatto fuoco chiudendo gli occhi. Non ho capito più nulla, mi sono messo a correre, inseguito soltanto dalle urla dei complici del malvivente che nel fro'.'empo erano scesi dalla 500. He fermato la prima auto nella quale mi sono imbattuto per dare l'allarme ». Ignazio è stato scaricato in riva al Po dai compari, per una decina di minuti è rimasto riverso sull'asfalto, gemente, le mani intrecciate sul ventre per arginare l'emorragia. Malgrado il dolore non ha rinunciato a recitare la parte del duro, agli agenti della « Volante » che l'hanno soccorso hu mormorato: « Mi hanno ferito da una macchina in corsa, non so perché l'hanno fatto ». Non una parola sulla rapina, impossibile strappargli 1 nomi degli amici. Sulle prime, ancora sconvolto, Pierlorenzo Gagliardi ha avanzato l'ipotesi che i malviventi volessero rapirlo. « Una congettura — dirà poi, appena riacquistata la calma — che comunque non sta in piedi. E' assurdo pensare che tre ragazzoni avessero in mc.te un piano complesso come 11M1111111 k 111111111111 i i i 11 u i i 1111111111 i 1111 ■ 111 m 1111 ■ un sequestro. Volevano solo pren- j dermi i soldi. Purtroppo sono stato costretto a sparare, non I avevo alternative. Spero che quel j giovanotto si salvi, oggi pomeriggio sono andato a trovarlo in ospedale, ma non è stato possibile parlargli ». •k In via Cernala, ieri notte alle 2, i carabinieri del « Radiomo- bile » hanno fermato per un con trollo Natale Semeraro, 27 anni, corso Francia 1 bis. Un messag- ■ i ■ 111 ti 111111111111111 ■• ■ 111111 1111111111111 111 e > gio radio alla « centrale » e le manette sono scattate ai polsi del giovane, il quale in pochi mesi ha collezionato ben cinque con- danne per guida senza patente, per un totale di 15 mesi di arresto, oltre ai quali ne deve scontare 4 per una sesta condanna, questa per furto. L'ing. Pier Lorenzo Gagliardi - Primi soccorsi ad Ignazio Bullaro, colpito al ventre

Persone citate: Ignazio Bullaro, Natale Semeraro, Pier Lorenzo