L'UOMO PUÒ AIUTARE LA DONNA

L'UOMO PUÒ AIUTARE LA DONNA L'UOMO PUÒ AIUTARE LA DONNA Quando il sesso è freddo Sono frequenti le situazioni in cui la donna si rivela poco reattiva sul piano erotico cioè scarsamente sensitiva tanto da mettere a dura prova qualsiasi partner... Vi sono schiere di donne incapaci di partecipare attivamente all'amplesso, di dar gioia all'altro e di arrivare loro stesse all'estasi. Dividerei, per maggiore comprensione del lettore, due fasi nel rapporto sessuale: la prima fatta di carezze, di parole sussurrate, di dolci silenzi, in cui partecipano con minore o maggiore intensità tutti i sensi e la psiche della persona. E' la conoscenza profonda, totale, fra due persone. Questa fase, questi preludi, av. vengono con spontaneità, si prolungano con naturalezza quando esiste quello stato di grazia chiamato amore. In questa felice evenienza non c'è da studiare nulla, tanto meno da recitare la parte... questa si vive con le nostre emotività, con lo stato d'animo del momento e con la nostra biologia. La seconda fase riguarda l'atto vero e proprio che inizia con l'introduzione del pene in vagina, fino all'orgasmo. Soprattutto i maschi non dovrebbero mai scordare che la prima fase condiziona ed è determinante per il successo della seconda. La frigidità come disadattamento di coppia è frequente. Esistono tante donne «frigide» (anche sposate) che si masturbano per ricavarne quel modesto piacere che viene loro dall'autoerotismo... Le nostre statistiche dicono che il 36 per cento delle donne finge di arrivare all'orgasmo... Perché fingono? Perché sono incapaci di realizzarlo e conoscono la scarsa sensibilità dei maschi di fronte a questi problemi. Frigide non si nasce. Non esistono donne predestinate alla frigidità... frigide si diventa per ragioni imputabili al maschio e, con minor frequenza, per situazioni create dalla donna stessa. Il lettore ricorderà che il maschio, in buona salute, ha reazioni psicofisiche, sul piano sessuale, che lo rendono più veloce... più pronto all'amplesso... inoltre che la donna per ragioni culturali (soggezione, sudditanza, riserbo) ma molto per sua natura (biologia e psicologia) ha bisogno di un certo tempo, di buona preparazione. Se nel rapporto di coppia il maschio commette l'errore (e ciò può avvenire già dalla prima notte di matrimonio o dai primi rapporti nel periodo prematrimoniale) di badare più a se stesso che alla compagna, forse inconsciamente innesca l'avvio a situazioni difficili: la mancata partecipazione della partner. Questi casi, come si capisce, sono ovviabili, perché lo errore di base sta nella mancata conoscenza da parte del maschio dei problemi femmi¬ nili. Il dialogo è la cura migliore. Che fare? Ci limiteremo a semplici consigli perché non è semplice interferire nella vita di relazione di coppia. Ricordiamo ad esempio che non può esistere un semplice rapporto di tipo erotico... ce lo confermano le relazioni fra giovanissimi che finiscono presto... perché sono dominate dalla ricerca del piacere, senza che esista maturità psichica e stabilità di sentimenti. In caso di difficoltà ses- suali il dialogo, la ricerca contìnua fra le due persone, su ogni problema esistenzia- le (non esclusi quelli intoni)è la migliore medicina. Con- fldenza. comprensione, sensi- bill» per adattare lun lai-tro la propria biologia e per¬ sonalità. Nei casi di donne che non riescono ad accettare il partner... c'è poco da fare. Un aiuto può venire da terapie tipo psicanalitico o da quelle più brevi sessuologiche, nel caso di donne sessuofobiche (paura del pene... del contatto fisico, dei giochi amorosi). Ed i maschi? Per questi il discorso sarebbe più lungo. Ci limiteremo a sinte- tizzare quanto si è già detto: conoscere meglio la psicolo-già e la biologia della donna, per saperle donare, al momento opportuno, la gioia dell'estasi, per cogliere assieme, felicemente, questi brevi istanti della nostra esistenza. Gianni Caletti