La mafia americana era al corrente dell'assassinio di Kennedy a Dallas di Vittorio Zucconi

La mafia americana era al corrente dell'assassinio di Kennedy a Dallas Rivelazioni e reticenze nell'interrogatorio di un "boss" La mafia americana era al corrente dell'assassinio di Kennedy a Dallas (Dal nostro corrispondente) Washington, 16 marzo. Il gruppo di mafiosi arruolati dalla Cia per uccidere Castro sapeva in anticipo del complotto per assassinare Kennedy? E se, come crede l'Fbi, questo è vero, chi li aveva informati? E Jack Ruby, l'uomo che eliminò a revolverate il presunto assassino del Presidente, Lee Jerry Oswald, era amico intimo di questi stessi personaggi mafiosi? Queste domande, finora relegate fra le ipotesi da rotocalco, sono divenute improvvisamente ufficiali e sono state poste oggi dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Kennedy ad un importante personaggio mafioso. Santo Trafficante. Secondo informazioni passate alla commissione inquirente dallTbi, Trafficante disse ad amici, nel 1963 poche settimane prima dell'omicidio del Presidente, di conoscere l'esistenza di un complotto contro Kennedy, ma la notizia fu licenziata all'epoca come «millanteria». Oggi, riportata alla superficie dalle nuove indagini ordinate dal Parlamento, appare sbalorditiva, alla luce dei collegamenti che Trafficante e i suoi amici avevano con la Central Intelligence Agency. Trafficante non ha risposto alle domande dei parlamentari, rifugiandosi — secondo le migliori tradizioni mafiose dietro il quinto emendamento della Costituzione, che permette ad un testimone di evitare risposte che lo possano incriminare. L'ingresso di questo boss mafioso sulla scena delle in dagini su Dallas ha aggiunto, all'ormai incredibile dossier di ipotesi e dì sospetti sull'assassinio, una dimensione ancor più sinistra. Santo Traffi cante, oggi uno dei capi ma fiosi di Miami in Florida, era uno dei pezzi grossi del gioco d'azzardo a Cuba, prima della rivoluzione castrista, ed era intimo amico di altri due mafiosi, Roselli e Giancana. Tut ti e tre furono successivamente reclutati dalla Cia per organizzare attentati alla vita di Fidel Castro, secondo le rivelazioni fatte dal Senato Usa 10 scorso anno. Dei tre, Trafficante è il solo sopravvissuto: Sam Giancana è stato ucciso nella sua casa e Roselli è stato trovato morto in un bidone vuoto di petrolio che galleggiava — si noti la coincidenza — al largo di Miami. Se si mettono tutti insieme i pezzi di questo allucinante puzzle politico, spionistico e criminale e li si incollano con 11 sospetto che Trafficante conoscesse in anticipo il piano contro Kennedy, si ha un quadro: la Cia, la mafia, l'assassinio di Dallas. A Santo Trafficante (che la polizia di Miami citò come uno dei possibili mandanti dell'assassinio dei suoi ex «amici» Roselli e Giancana) la commissione ha chiesto: «Sapevate in anticipo dell'est stenza di un complotto contro la vita del presidente Kennedy a Dallas?». Risposta: «Mi rifiuto di rispondere in base al quinto emendamento della Costituzione». Domanda: «Eravate all'epoca collegato con la Cia per la preparazione di attentati contro Castro?». «Mi rifiuto...». «E' vero che Jack Ruby, l'uomo che uccise Oswald, era vostro amico e venne a trovarvi mentre eravate in carcere a Cuba, prima della rivoluzione?». «Mi rifiuto...». «Godete voi di speciali immunità giudiziarie da parte del governo degli Stati Uniti in cambio della collaborazione prestata nei complotti contro Castro?». «Mi rifiuto...». Vittorio Zucconi

Luoghi citati: Cuba, Dallas, Florida, Miami, Stati Uniti, Washington