Usa e Belgio mandano aiuti allo Zaire per fermare la guerriglia nel Katanga

Usa e Belgio mandano aiuti allo Zaire per fermare la guerriglia nel Katanga Torna la guerra secessionista nella ricca regione dell'ex Congo Usa e Belgio mandano aiuti allo Zaire per fermare la guerriglia nel Katanga Kinshasa, 16 marzo. La situazione nello Zaire (ex Congo belga) sembra essersi aggravata nelle ultime ore e i governi di Washington e di Bruxelles hanno inviato massicci aiuti al governo di Kinshasa, che ha subito un'invasione nella provincia meridionale dell'ex Katanga, ora Shaba. Lo Zaire ha chiesto aiuti anche alla Francia. Oggi il ministro degli Esteri dello Zaire Nguza Karl I Bond ha detto che i «mercenari» penetrati nello Zaire sud-orientale sono 5000 e sono comandati da «specialisti d'oltre-Atlantico in guerra sovversiva». E' chiara l'allusione ai militari cubani che combatterono a fianco dei guerriglieri dell'Angola di Agostinho Neto. Quanto ai «mercenari invasori», si tratta con tutta probabilità di ex militari dell'esercito del Katanga, rifugiatisi nell'Angola (allora colonia portoghese) quando Mobutu rovesciò il primo ministro Ciombé dopo aver schiacciato la secessione del Katanga. Tuttavia a Bruxelles studenti congolesi «progressisti» hanno detto che le forze d'in¬ vasione appartengono al Fronte nazionale per la liberazione del Congo (Fnlc), formato da ex soldati di Ciombé e che essi stessi appartengono ad una branca del Fronte nazionale di liberazione. Washington ha sinora escluso la presenza di cubani a fianco dei mercenari stranieri, ma ha risposto con sollecitudine alla richiesta di aiuti inviando apparecchiature per comunicazioni, parti di ricambio per elicotteri, carburante, viveri (soprattutto razioni militari) e medicinali per un milione di dollari. Le operazioni militari che inizialmente erano limitate a poche località, sembra che si siano ora estese ad un vasto territorio, e che la forza di invasione si sia spinta per una profondità di circa 200 chilometri nel territorio dello Zaire. I soldati di Kinshasa avrebbero avuto una cinquantina di morti. , Il Belgio (ci sono attualmente da 5 a 7 mila belgi che vivono nello Shaba, la provincia invasa) ha inviato due C-130 con armi leggere. (Agi - Ap)

Persone citate: Neto, Shaba