Si vuole il sorteggio

Si vuole il sorteggio ro sei tu a cura di G.Gandolfi Si vuole il sorteggio Ogni volta che esplodono sui campi della serie A incidenti in cui sono più o meno coinvolti gli arbitri, inevitabilmente si riparla di designazioni attraverso il sorteggio. La proposta è stata rilanciata dal presidente del Napoli, Ferlalno, ma non ha trovato molti consenti. « Anche perché — dicono alla Can, la Commissione arbitri nazionale — // nostro criterio di selezione equivale ad un sorteggio: per ogni gara vengono eliminati in partenza gli arbitri che per motivi vari non possono dirigerla ». Anche l'aw. Campana, presidente dell'associazione calciatori, concorda che il sorteggio potrebbe meglio rispondere alle esigenze di uno sport moderno (come avviene nel basket) se « giocatori, dirigenti e tifosi — dice — credessero nell'istituzione arbitrale al punto da accettare anche un " fischietto " locale. Cosa che purtroppo non avviene: questo tipo di designazione pertanto si presterebbe ad un condizionamento psicologico dell'elemento designato, specialmente se dovesse dirìgere una gara troppo vicina alla sua città. Almeno lino a prova contraria ». • Una cosa è certa — prosegue Campana —. eliminati alcuni " mostri sacri ", la categoria arbitrale sta attraversando una fase positiva. Le ultime leve sono latte di ragazzi in gamba con migliori caratteristiche atletiche rispetto al colleglli del passato, anche se certuni non rifuggono da gesti plateali. L'arbitro Ideale è quello che non si fa notare: alcuni al contrario cercano ancora d'essere I protagonisti della partita. Nei tempi passati, abbiamo tatto molti rilievi alla categoria arbitrale ma ora, ripeto, c'è un certo avvicinamento. Si è aperto un dialogo anche se qualche giocatore — diclamo pure la verità — non lo facilita col suo comportamento sul campo contribuendo ad irritare la folla con atteggiamenti provocatori nei confronti del direttore di gara. Fortunatamente sono casi limitati ». L'arbitro, Insomma, non è più un « intoccabile »? « Proprio così, o meglio, l'Aia ha capito che tacciamo parte di una sfera comune d'Interessi anche se I loro affiliati restano dei dilettanti e noi slamo più che mai rivolti verso II professionismo. Con la maturazione dei calciatori, con l'abbattimento del luoghi comuni sia da una parte che dall'altra, si è arrivati ad un equilibrio che ha portato appunto al "disgelo" e all'apertura di un dialogo. A nome della categoria mi auguro che sìa sempre più positivo. Nell'interesse di tutti, ma soprattutto del nostro calcio ».

Persone citate: Campana, Gandolfi

Luoghi citati: Aia