Figlio del presidente Eni nega la spesa proletaria

Figlio del presidente Eni nega la spesa proletaria Figlio del presidente Eni nega la spesa proletaria Il processo ripreso in assise a Roma - E' accusato con altri 17 giovani di rapina pluriaggravata Roma, 16 marzo. E' ripreso stamane in assise il processo per un raid teppistico compiuto lo scorso 22 febbraio in via del Tritone. Imputati, in stato d'arresto, 19 giovani, tra cui due ragazze e Alessandro Sette, figlio del presidente dell'Eni, tutti denunciati per rapina pluriaggravata e continuata, lesioni personali volontarie e porto di armi improprie. La sera di martedì grasso, in quaranta, gridando slogans che annunciavano la «spesa proletaria», assalirono e devastarono due negozi di abbigliamento e uno di elettrodomestici. Armati di spranghe di ferro, rubarono numerosi capi d'abbigliamento, due televisori portatili, pacchi di dischi, cinque radio e una decina di mini-calcolatrici, fracassando alcuni televisori a colori e malmenando la cassiera e una commessa del negozio «Telestore». Alla ripresa del dibattimento, i giudici hanno interrogato gli imputati: Anna Mariani, 23 anni: Sergio Sanguedolce, 22; Fabrizio Santoro, Pao¬ 10 Quinti, Gabriele Anella e Giorgio Carrotta, 21; Giuseppe De Santis, Alberto Leggeri, Sandro Sergola, 20; Giulio Di Carli, Sandro Ranalli, Fulvio Blari, Roberto Zara, 19; Mauro Scutri, Giampiero Menni, Adriano Alklazaal (libanese), Rachele Farandi, 18; Luca De Simone e Alessandro Sette, 17. Quest'ultimo ha detto di essere stato fermato dalla polizia nei pressi di piazza del Collegio Romano. «Stavo andando verso il Pantheon per prendere l'autobus e tornare a casa». Ha poi aggiunto di essersi spaventato perché aveva visto la folla che correva e udito alcuni colpi d'arma da fuoco. «Scappavo anche perché ero mascherato da indiano. Venivo da Villa Borghese, dove, con un gruppo di amici, avevo festeggiato il carnevale». Il presidente dell'Eni, Pietro Sette, ha detto: «Mio figlio ha sempre studiato con profitto. Penso che sia un ragazzo notevolmente maturo». 11 processo è stato quindi rinviato a venerdì. g. fe.

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