Gli eroi che vengono dal fumetto di Ugo Buzzolan

Gli eroi che vengono dal fumetto «Supergulp!», strisce sul video ancora per quattordici settimane Gli eroi che vengono dal fumetto Se è vero — come è vero, pensiamo, all'ottanta per cento — che i ragazzi non guardano quasi mai i programmi dei ragazzi e guardano costantemente quelli degli adulti, da questa settimana, per quindici settimane, hanno una ragione in più, una precisa ragione, tutta loro, di assistere alle trasmissioni serali. Ogni martedì (la serie è cominciala ieri l'altro) va in onda Supergulp!, fumetti in tv a cura di Guido De Maria e Giancarlo Governi, che riprende, dilata e rinforza una rubrica consimile apparsa nel 1972 e accolta da frenetico successo. Stavolta si sono fatte le cose in grande, anzitutto ciascuna puntata ha una certa consistenza, 35 minuti, e tra l'altro è stata piazzata in apertura della rete 2, quindi in una collocazione molto in vista (ed è anche a colori, per chi può). Poi c'è una allettante varietà di personaggi, e diremmo che i principali protagonisti del fumetto di oggi sono rappresentati in misura più che soddisfacente. Comunque in Supergulp! abbiamo per ogni trasmissione una media di tre « strisce », che accomunano e mettono in competizione eroi e autori profondamente diversi per segno grafico, tono e origine. C'è naturalmente (e farà da presentatore all'intera serie) il simpatico Nick Carter, ideato da Guido De Maria e da Bonvi nel 1970 proprio per la televisione, caricatura del celebre detective americano che con le sue avventure aveva appassionato i lettori di tutto il mondo dalla fine dell'Ottocento sino alla metà degli Anni 30: il Carter edizione tv è un ometto maldestro che non capisce mai niente ma che riesce a risolvere sempre tutto perché assistito da una fortuna sfacciata la quale gli permette di trionfare ogni volta sul suo mortale nemico, Stanislao Moulinski, campione di travestimenti. Nick Carter ha due aiutanti: Patsy, tanto grosso quanto minchione; e il cinese Ten che si esprime attraverso sentenze in versi. Ci sono quindi i «super-eroi» dell'americano Stan Lee: « I fantastici quattro » e « L'uomo ragno », nati negli Anni 60, esseri superumani, dotati di poteri straordinari, simboli talora inquietanti e sconcertanti di una forza che non conosce limiti. L'elenco prosegue con i cosiddetti anti-eroi, « Jonny Logan » di Garofalo e Ghilbert, « Jack Mandolino » di facovitti e « Alan Ford e il gruppo T.N.T. » di Max Bunker: legato il primo alla realtà politico-sociale dell'Italia contemporanea vista attraverso il paradosso e la satira; piccolo ladruncolo di periferia, jellatissimo, il secondo; un'armata brancaleone di agenti segreti, squinternati e privi di scrupoli, i compagni del bello, gentile e timido Alan Ford. Completano lo schieramento « Corto Maltese » di Hugo Pratt, l'avventuriero con la divisa da capitano di marina e l'orecchino d'oro, e « Tintin » del belga Hergé, praticamente sconosciuto in Italia, figura di lindo gio¬ vanotto dal ciuffo ben composto che con il suo cagnolino Milou si trova a vivere le storie più mirab'olanti. Alcune strisce sono filmate, cioè sono state trasformate in veri e propri cartoons (ad esempio « I fantastici quattro », con animazione di Hanno e Barbera): ma parecchie altre, da Nick Carter a Jack Mandolino, da Alan Ford a fonny Logan, sono a quadri fissi che sfilano via via sul teleschermo con maggiore o minore rapidità creando una nuova e originale forma di movimento, diremmo particolarmente adatta al video. La prima puntata è stata giudicata dai ragazzi « ottima, eccellente, magnifica, forte, veramente super » e soprattutto «bestiale» (aggettivo adoperato in senso di elogio supremo). E' sicuramente un programma de¬ stinato ad un grosso successo, solo pensando alla popolarità che hanno questi fumetti di Supergulp! tra i giovani: non c'è genitore che non scorga nella stanza dei figli pile pericolosamente tremolanti di fascicoli e libretti. Sono tutti lì gli eroi che cinquant'anni fa si andavano a cercare nei romanzi di Salgari e di Verne (soltanto verso la metà degli Anni 30 ricordiamo la sconvolgente apparizione di Gordon ne «L'Avventuroso »). Sarà diffìcile, molto difficile nelle prossime quattordici settimane, in case dove ci siano ragazzi, pretendere di vedere al martedì qualcosa di diverso da Supergulp! Ma gli adulti, poi, come si comporteranno? Non diventeranno anch'essi accaniti consumatori di fumetti in tv? Ugo Buzzolan Da Jak Mandolino di Jacovitti a Nick Carter di Bonvi: alcuni tra i divi fumetti per la tv

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