Sciopero, 4 ore nell'industria

Sciopero, 4 ore nell'industria Domani in Piemonte Sciopero, 4 ore nell'industria Interessa anche la scuola - Ci saranno sei cortei di lavoratori - Comizio (alle 10,30) di Pio Galli in piazza S. Carlo Domani sciopero generale di 4 ore nell'Industria, nella scuola e nel settore dell'energia. Lo hanno proclamato Cgll, Cisl, UH per sollecitare Investimenti, difendere l'occupazione, sottolineare l'urgenza di uno sviluppo produttivo nel Mezzogiorno. I sindacati precisano: « Le nostre controparti sono: Governo, Regioni, grandi gruppi Industriali ». Ieri i temi della manifestazione sono stati approfonditi In una conferenza-stampa tenuta nella sede della Uil dai segretari provinciali Delpiano e Romagnolli (Cisl), Puppo (Cgil) e Bordon (Uil). «Al governo — ha detto quest'ultimo — i sindacati chiedono un piano di scelte produttive ed occupazionali, il varo del programma per l'energia e per l'acqua, il via alla realizzazione del progetti di investimento industriale dotati di parere di conformltà». Dalle Regioni Cgil, Cisl, Uil «vogliono la rapida utilizzazione dei residui passivi, anche con interventi di legge, e provvedimenti per sveltire le procedure degli enti locali», allo scopo di mettere in moto opere che rilancino il lavoro e l'economia. In favore dell'agricoltura: «Approvazione di leggi che attuino quelle nazionali già finanziate». Per 1 giovani: «Piani ed iniziative che favoriscano l'occupazione giovanile». Nei confronti dei grandi gruppi industriali la richiesta del sindacati si collega alle trattative In corso per il rinnovo del contratti integrativi che fanno largo spazio ai problemi degli Investimenti e dell'occupazione. Per quanto riguarda in particolare la Fiat, Cgil, Cisl, UH sollecitano: costruzione dello stabilimento di Grottaminarda per circa 3 mila dipendenti; un nuovo stabilimento al Sud; espansione dell'occupazione a Termoli fino a 4500 unità; consolidamento della Fiat Allls di Lecce. Delpiano ha aggiunto che lo sciopero di domani ha anche il significato di una protesta contro il decreto del governo sulla «sterilizzazione» della scala mobile (U decreto prevede che non si calcolino gli aumenti dell'Iva) ed il blocco della contrattazione integrativa, derivante dal divieto alle aziende di detrarre nella denuncia dei redditi gli aumenti ai lavoratori. Infine la manifestazione ha lo scopo di sottolineare 11 proposito dei sindacati — ribadito ieri da Puppo della Cgil — di imprimere una svolta nei rapporti con il governo, perché si passi «dal confronto ad un vero e proprio negoziato» su precise richieste sindacali. Domani durante lo sciopero si formeranno sei cortei che partendo da Miraflori, barriera di Nizza, di Milano, piazza Crìspi, corso Mortara e San Paolo raggiungeranno alle 10,30 piazza San Carlo dove parlerà Pio Galli della Federazione nazionale unitaria Cgll, Cisl, Uil. Allo sciopero di 4 ore partecipa anche la Flsmlc-Sida. In un comunicato-stampa rileva: «I sacrifici dei lavoratori non hanno le contropartite che essi richiedono per il risanamento del Paese». IPO-GEPI — Presso la sede della Regione Piemonte a Roma si sono riuniti i rappresentanti di tutte le Regioni Interessate ai problemi delle aziende ex Ipo-Gepi. Hanno chiesto al governo 11 rapido sblocco del decreto relativo alla Cassa Integrazione, non più pagata da ottobre (Interessa 7500 dipendenti, di cui 1500 della Singer) ed una ripresa produttiva nelle fabbriche. OLIVETTI — Entro U 30 marzo 4 ore di sciopero per il contratto Integrativo.

Persone citate: Bordon, Delpiano, Pio Galli, Puppo, Romagnolli, Singer

Luoghi citati: Grottaminarda, Lecce, Milano, Nizza, Piemonte, Roma, San Paolo, Termoli