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Quattro donne colpite da tetano per aborto con mezzi rudimentali Quattro donne colpite da tetano per aborto con mezzi rudimentali Presso Agrigento - Una è morta - Un'altra sposa di 22 anni è in fin di vita Palermo, 15 marzo. Una giovane donna, Luigia Mannara di 22 anni, di Palma di Montechiaro (Agrigento), sposata, è stata ricoverata in gravi condizioni nel reparto rianimazione dell'ospedale civico di Palermo per una infezione tetanica contratta in conseguenza di un aborto procurato con sistemi rudimentali. L'affezione è già ad uno stadio avanzato: le contrazioni del sistema nervoso si sono estese dalla nuca alla muscolatura facciale, al dorso, gli arti, impedendo alla donna di parlare, di deglutire e di muoversi. I sanitari stanno tentando una terapia intensiva per evitare che la paralisi interessi l'apparato respiratorio. La donna è stata visitata oggi dal medico legale dottor Alfonso Verde per disposizione del sostituto procuratore della repubblica Vittorio Aliquò che conduce l'inchiesta giudiziaria e che ha interrogato il marito della donna. Negli ultimi mesi, nel reparto rianimazione sono state ricoverate altre tre donne, tutte provenienti dalla provincia di Agrigento, affette da tetano provocato da pratiche abortive: due sono state salvate per la tempestività delle cure, una è morta perché è arrivata in ospedale troppo tardi. (Ansa) to e posto in vendita sostanze stupefacenti ». La loro posizione è aggravata dall'aver commesso il fatto in più persone. I tre vennero arrestati il 6 febbraio scorso, a Biella, da una pattuglia di carabinieri del nucleo radiomobile, insospettiti dal loro comportamento. L'hashish, in tavolette, era nascosto sotto uno dei sedili anteriori. Furono inoltre sequestrati un bilancino da farmacista con i pesi in grammi e decigrammi, alcune pipe, due coltelli a serramanico di misura proibita e altri oggetti. I giovani hanno dichiarato che non avevano alcuna intenzione di vendere l'hashish. « Era esclusivamente destinato — continuano a ripetere — al nostro uso personale ». In questo caso non sarebbero punibili, ma la legge precisa che la droga per uso personale deve esse re in piccoli quantitativi.