Urss: liberato Sterri

Urss: liberato Sterri Urss: liberato Sterri Mosca, 15 marzo. Alla sempre più stretta spirale dissenso-repressione, si è aggiunto oggi un altro anello con l'arresto di un attivista del movimento ebraico e la scarcerazione di un altro. Segni, forse, di momenti contraddittori del potere sovietico. Ma che negli ambienti israeliti di Mosca alimentano invece di attenuare i timori dì una ondata antisemita. Risorgono foschi ricordi, antichi e meno lontani. L'articolo del quotidiano Izvestia che la scorsa settimana attaccava sei cittadini ebrei, accusandoli di lavorare per i servizi segreti americani, ne sarebbe un testimonio esplicito e minaccioso per la sua autorevolezza. «Questa è la prima volta dai tempi di Stalin che viene dichiarato pubblicamente un simile collegamento», ha detto un dissidente. In mattinata si era sparsa la notizia del rilascio del dottor Mikhail Sterri, condannato nel 1974 ad otto anni di lavori forzati per corruzione e frode. Il medico, un endocrinologo di qualche fama, era anche un membro attivo della comunità israelita. Suo figlio è emigrato in Israele, raggiunto più tardi dallo zio. L'autorità giudiziaria cominciò ad occuparsi di Mikhail Stern in seguito ad alcune denunce anonime. Quindi ne decise l'arresto, accusandolo di essersi fatto pagare visite mediche dai suoi pazienti del policlinico di Vinnitsa, il piccolo centro dell'Ucraina presso il quale lavorava. Durante l'istruttoria, venne fuori che il medico aveva per di più rilasciato certificati falsi di invalidità. Ma i suoi amici dissero che non c'erano prove, che si trattava di una montatura. Andrej Sacharov comparò il suo caso con quello celeberrimo di Dreyfus, dunque un nuovo affaire costruito per alimentare l'antisemitismo. Cinquecento medici inglesi firmarono una petizione in favore della liberazione di Stern e la spedirono al presidente Podgorni. Ma la giustizia fece il suo corse fino alla condanna. Riesaminando il precesso, la giustizia ha invece confermato pienamente la colpevolezza dell'endocrinologo, riducendogli però la pena al periodo già scontato per ragioni umanitarie. Senza altre spiegazioni ne dà conto l'agenzia Tass, sorprendendo per informare tanto tempestivamente di un caso presentato peraltro in termini del tutto comuni. Di ciò stavano parlando il tecnico elettronico Anatolij Scharanskij ed il suo amico Wladimir Slepak con due giornalisti statunitensi, quando la polizia ha circondato il luogo in cui si trovavano riuniti. Qualche tempo più tardi Scharanskij è stato arrestato. Sharanskij è il terzo dei dirigenti del «gruppo per l'osservanza degli accordi di Helsinki sui diritti civili» che finisce in carcere. Prima di lui sono stati arrestati Yuri Orlov e Alexander Ginzburg, accusati prima dalla stampa e sempre attraverso le «rivelazioni» di un presunto compagno politico successivamente «ravvedutosi». • 1. z.

Persone citate: Alexander Ginzburg, Anatolij Scharanskij, Andrej Sacharov, Dreyfus, Mikhail Stern, Mikhail Sterri, Stalin, Stern, Wladimir Slepak, Yuri Orlov

Luoghi citati: Helsinki, Israele, Mosca, Ucraina, Urss