McGovern: Nixon ebbe denaro greco per la sua campagna dai colonnelli

McGovern: Nixon ebbe denaro greco per la sua campagna dai colonnelli L'ex candidato alla Casa Bianca dice: "Agnew fu il tramite,, McGovern: Nixon ebbe denaro greco per la sua campagna dai colonnelli (Dal nostro corrispondente) Washington, 15 marzo. Il ruolo della Cia in Grecia, e i suoi rapporti con il colpo di stato militare dei colonnelli, è tornato improvvisamente di attualità grazie ad una lettera — destinata a rimanere segreta — del senatore democratico ed ex candidato alla presidenza George McGovern. In una nota dell'autunno scorso, improvvisamente affiorata oggi pubblicamente grazie al giornalista Jack Anderson, McGovern chiede la riapertura delle indagini parlamentari sulla vicenda, affermando in pratica che danaro greco, in segno di riconoscenza per l'aiuto ai colonnelli, sarebbe servito i finanziare parte della campagna elettorale di Nixon nel 1968, appunto contro McGovern. Al centro della vicenda è, secondo il senatore americano, un ricco petroliere greco, Thomas Pappas, un personaggio citato da Nixon ai suoi collaboratori come possibile fornitore dei «fondi segreti» destinati a comprare il silenzio dei testimoni sul Watergate. La lettera di McGovern è stata indirizzata alla commissione parlamentare per la sorveglianza delle attività spionistiche, ma il presidente della commissione, senatore Inouye (che fu già membro anche della commissione speciale di inchiesta sul Watergate) l'aveva ignorata fino ad oggi. Di fronte alla pubblicazione della nota, che sarebbe dovuta restare segreta, Inouye ha finalmente chiamato il collega McGovern per studiare le possibili azioni. In sostanza, McGovern sostiene che «il ruolo degli Stati Uniti nel colpo di Stato fu profondo abbastanza da mettere in pericolo i nostri rapporti con il nuovo governo democratico». McGovern rivela poi che un'inchiesta voluta dal nuovo governo greco fu fatta interrompere per l'insistenza e le pressioni della Cia in Grecia, e non tanto, insinua l'ex candidato, per le possibili scoperte sui misfatti della Cia in Grecia, quanto per gli oscuri rapporti tra il mondo dei grandi finanzieri e uomini d'affari greci e la Casa Bianca. Il punto d'incontro fra i due «mondi» sarebbe stato Spiro Agnew, l'oscuro personaggio di provincia che Nixon scelse nel '68 — fra lo stupore generale — come compagno di corsa alla Casa Bianca e che divenne poi vicepresidente. Agnew, che è di origine greca, è assai legato alla cerchia degli immigrati greci a Baltimora (egli fu governatore dello Stato del Maryland, dove appunto si trova Baltimora) conobbe proprio nel 1968 un brusco cambiamento di opinione sulla dittatura greca: dopo averla pubblicamente criticata, ne divenne — proprio mentre era in corso la campagna elettorale in Usa del '68 — un accanito sostenitore. Una «via di Damasco», sostiene oggi McGovern chiedendo la riapertura delle indagini, favorita da massicci e segreti contributi elettorali del petroliere Pappas ed altri importanti e «grati» uomini d'affari greci. La ripresa di un'inchiesta parlamentare sul ruolo della Cia nel colpo di Stato fascista in Grecia e sui possibili legami con Agnew e Nixon può apparire un esercizio inutile oggi, un «frustare il cavallo morto» come si dice negli Usa. Ma il senatore McGovern obietta che la presenza di vastissime zone d'ombra in tutta la vicenda Cia-Nixon Watergate-Grecia lascia una specie di bomba ad orologeria sotto il tavolo dei rapporti attuali fra Washington e Atene, una bomba capace di esplodere in ogni momento e precipitare la già difficile crisi greco-turco-americana. Infatti, come corollario all'indagine sulla Cia in Grecia, McGovern suggerisce che si faccia luce anche sulla parte avuta dagli Stati Uniti nel colpo di Stato a Cipro del '74, l'azione che gettò le premesse dell'intervento turco sull'isola e della più grave crisi interna Nato della storia. Uno dei maggiori problemi che un'inchiesta parlamentare sulla materia dovrebbe affrontare sarebbe la raccolta di testimonianze. Per fare luce sulla vicenda greca e cipriota, osserva stamane la Washington Post, sarebbe necessario portare sul banco dei testimoni personaggi come Nixon, Agnew, Kissinger e l'ex direttore della Cia Colby. creando di fatto un vero e proprio «processo» al passato governo e in sostanza provocando inevitabili imbarazzi interni ed internazionali alla nuova amministrazione Carter. Vittorio Zucconi Washington. George McGovern e Spiro Agnew (Ansa-Ap)