Disoccupati, 19 anni, hanno ucciso per due milioni l'uomo "condannato a morte" da moglie e figlia

Disoccupati, 19 anni, hanno ucciso per due milioni l'uomo "condannato a morte" da moglie e figlia Presi dai carabinieri i due killer per il delitto in riva al Sangone Disoccupati, 19 anni, hanno ucciso per due milioni l'uomo "condannato a morte" da moglie e figlia Il pagamento del crimine stabilito in alcune rate - Ora in carcere sono in sei: i due assassini, un loro amico (per gravi sospetti) le due donne e il fidanzato della ragazza - L'omicidio deciso per porre fine alle insane pretese dell'uomo Il « giallo del Sangone » non ha più misteri: ieri sono stati presi i killer che hanno sgozzato su commissione l'operaio Luigi Bianchine Sono Nicola Sansonna nato a Barletta, 19 anni, abitante a Chieri, disoccupato, e Domenico Alessandria, nato a Sorianello (Catanzaro), 19 anni, abitante a Santena, disoccupato. Con loro è stato arrestato anche Angelo Soncin nato a Porto Tolle, 26 anni, abitante a Chieri, disoccupato. Certa quasi al cento per cento la partecipazione al delitto del primi due, qualche dubbio resta sulla corresponsabilità del Soncin. In carcere anche i congiunti della vittima: la moglie Maria Morello, 35 anni, la figlia Franca di 15 ed il fidanzato ventenne di questa. Luigi Volpe, nonché il cognato del Bianchine., Roberto Cepparone, 38 anni, ma per lui il fermo è ancora cautelativo. Per gli altri Invece è stato confermato l'arresto dal pretore Russo di Moncalleri il quale entro un paio di giorni, terminati gli interrogatori urgenti, lnvierà gli atti alla procura della Repubblice. Tutto chiaro, grazie alle tempestive indagini dei carabinieri, in particolare del capitano Sechi e del capitano Devita di MonnaIteri e di Chieri che hanno lavorato in sintonia coordinati dal colonnello Calabrese. Il fatto. Domenica 6 marzo viene trovato cadavere sulla riva del Sangone Luigi Bianchine 33 anni, operaio, padre di sei figli di cui la più grande, Franca, 15 anni, da alcuni mesi è fidanzata con Luigi Volpe. Abitava a Santena in via Asti 6. Il Bianchi no è stato sgozzato e pugnalato alla schiena: l'autopsia rivela 19 ferite, tutte da coltello a serramanico. L'arma è introvabile. Chi l'ha ucciso e perché? Si pensa che l'uomo sia stato eliminato per uno sgarro fatto ai compagni col quali la sera di sabato ha giocato a «passatella». Viene fermato il cognato Cepparone presente alla partita. Le indagini puntano su un primitivo regolamento di conti saldato a colpi di coltello. 22 movente. La causa è però un'altra, più torbida. Il movente autentico emerge non appena si fruga la personalità del morto e nel suol rapporti con 1 fami¬ liari. Luigi Bianchino ha la sbronza cattiva e quando rincasa in quelle condizioni sono botte per tutti, schiaffi e insulti a moglie e figli. Inoltre coltiva un'insana passione per Franca. «Sei bella» le ha detto un giorno e da allora la ragazza non ha più avuto requie. I rapporti sono diventati addirittura sfacciati quando Franca porta a casa 11 fidanzato. «Se vuoi uscire con lui — le intima il padre — prima devi venire a letto con me». La moglie Maria Morello, sfiorita dalle maternità, dalle violenze e dal lavoro scopre la tresca: una mazzata: «Perché lo hai fatto?» chiede. «Perché sei brutta, hai la pancia e puzzi» le risponde torvo Luigi. Ed è proprio Maria Morello che decide: «Bisogna ucciderlo». Raduna in cantina Franca e Luigi Volpe: «Cercate gente pronta di coltello». Pronunciata la sentenza bisogna mettere a punto 11 delitto. Se ne incarica 11 Volpe. Il giovane contatta alcuni sbandati, ne trova due disposti ad uccidere per 5 milioni. «Troppi». Altra riunione in cantina: «Possiamo spendere soltanto due milioni quando incasseremo la liquidazione di Luigi e l'assicurazione che ha fatto, sulla vita». Luigi Volpe riprova, fa passare voce, gli rispondono Sansonna e Alessandria. «Un milione subito l'altro a rate». L'agguato. Quando e dove far fuori il «condannato»? Il pretesto è la gelosia che fa scattare nel Bianchino la molla della violenza e dell'onore offeso. «C'è uno che mi sta attorno» insinua la moglie. E il marito pronto: «Dimmi chi è e lo uccido». Lui regola cosi i rapporti, al Volpe ha già sparato una fucilata e la doppietta l'ha usata contro altri senza però ferire nessuno. E' fatta. Sabato 6 marzo il futuro genero lo avvicina: «Quel tizio a cui piace Maria ti aspetta al Sangone». Luigi Bianchino va sul posto e trova i sicari che lo abbattono a coltellate. Messi alle strette il Volpe prima, la Morello poi ed Infine anche Franca ammettono scaricando però l'uno sull'altro le responsabilità più gravi. La madre accusa la figlia e 11 Volpe; Franca ribatte che è stata la madre a fare tutto, 11 fidanzato dice di aver soltanto presentato 1 sicari alla Morello. E vengono fuori i nomi del Sansonna e dell'Alessandria che a loro volta negano; troppi indizi però sono a loro sfavore. E' arrestato anche il Soncin perché amico dei due: con loro è stato visto la sera del delitto, con 1 due ha commesso un furto la settimana scorsa e con entrambi è stato a Barletta alcuni giorni dopo 11 delitto. l l mgccspzftasamcs Domenico Alessandria e Nicola Sansonna; il presunto complice Angelo Soncin ac