Ora anche Habash dice si allo Stato palestinese
Ora anche Habash dice si allo Stato palestinese Cambia politica il "fronte del rifiuto,,? Ora anche Habash dice si allo Stato palestinese (Dal nostro inviato speciale) Il Cairo, 15 marzo. Piccolo colpo di scena stamane al Consiglio nazionale (Parlamento) palestinese. Il delegato Taysir Kobba, del fronte popolare di George Habash (che ha disertato i lavori) ha detto nel suo intervento: «Noi siamo pronti a stabilire uno Stato anche a Gerico» (in Cisgiordanla). Come si sa George Habash, capofila del Fronte del rifili- I to, postula la lotta ad oltraniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii za contro Israele, dichiarandosi contrario alla creazione di un mini-Stato nella cosiddetta West Bank, la riva occidentale del Giordano. Come mai questo voltafaccia? E' proprio quello che ha chiesto Arafat a Kobba: «Avete cambiato idea?». Risposta: «Consideriamo opportuno alzare la nostra bandiera in qualsiasi lembo della patria liberata. Una piccola patria potrà essere infatti il trampolino di lancio, un primo passo verso la liberazione della nostra terra. Noi non siamo contro una soluzione ragionata della nostra lotta di liberazione». Un fragoroso applauso ha accolto le parole di Taysir Kobba. Il Fronte del rifiuto ha cambiato strategia? E' troppo presto per dirlo, anche perché i fedayn delle organizzazioni legate in qualche mode all'Irak e alla Libia non si sono associati all'applauso dell'assemblea. E' certo comunque che Kobba non ha parlato a titolo personale ma come rappresentante, appunto, del fronte popolare di liberazione. Qualcosa si muove dunque? E' quello che abbiamo domandato ad Arafat in una pausa dei lavori. «La nostra è una libera e democratica assemblea — ha risposto —, dove ognuno può esprimere le proprie opinioni con assoluta franchezza». In quanto al «muoversi», i fatti dimostrano che la resistenza non è mai stata ferma, ha sempre progredito. In seno all'Olp «il dibattito è permanente». Accettereste uno Stato nella Cisgiordania e a Gaza, che possa convivere con Israele? «Non possiamo parlare di uno Stato "proprio" nella West Bank. Nel giugno del 1974, qui al Cairo, in questo stesso palazzo della lega araba, stabilimmo dieci punti di azione. Il punto due dice che la resistenza è pronta a instaurare uno Stato in qualsiasi lembo della Palestina liberata o evacuata dagli israeliani». Andrete a Ginevra? «Un momento, non posso rispondervi ora. "Se" ci inviteranno dovremo discutere democraticamente come comportarci. "Se" questo accadrà potrò darvi una risposta "dopo"». Qui un collega americano — della Cbs — ha detto ad Arafat: voi criticate la politica americana noi vostri riguardi. Ma cosa vi attendete in concreto dagli S.U., che aiuto può darvi l'America? «Vorremmo soltanto che il governo americano si ricordasse dei famosi quattordici punti del presidente Wilson. Ma io ho fiducia nel popolo americano, un popolo che ha lottato per conquistare la propria indipendenza, così coIgor Man (Continua a pagina 2 in prima colonna)
Persone citate: Arafat, George Habash, Habash, Kobba, Taysir Kobba
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